83

6 0 0
                                    

"Io ti avevo avvertito sin dal primo giorno." Urla Marco. Le sue grida non generano nessuna reazione da parte mia, non mi fanno né caldo né freddo. "Ma tu non mi hai voluto dar retta e ora guarda come ti sei ridotta. Sei finita in lacrime su un divano con i pezzi del tuo cuore infranto tra le mani. Davide dovrà vedersela con me!" Aggiunge. "Marco lasciala stare. Sta già abbastanza male così, urlarle contro non é il rimedio adatto al dolore." Resto qui, su questo divano a fissare il vuoto. "Mamma io quello non voglio più vederlo. Ti rendi conto di quanto male le stia provocando? Andrò da lui e..." mamma lo interrompe, "Tu non andrai da nessuna parte. Non farai proprio niente, le cose andranno a posto da sole. Madison tra pochi giorni partirà e non vedrà più Davide quindi non c'è da preoccuparsi." Marco incrocia le braccia al petto. "Per fortuna lei si trasferisce altrimenti sarebbe un casinò tremendo." Mi fa piacere che vogliano difendermi, ma non si rendono conto che continuano a parlare davanti a me di una cosa che mi provoca tanto dolore. Parlano di ciò non curandosi di me che li ascolto. Ci saranno trenta gradi ma il mio corpo non percepisce più la temperatura e mi copro con una coperta. "Ora venite a tavola, é pronta la cena." Marco segue mia madre in cucina ed io anche se vorrei muovermi non ci riesco. Mi sento imprigionata, legata a questo divano. "Madison, ti va di mangiare?" Mamma si abbassa alla mia altezza, mi parla come se si stesse riferendo ad una bambina. Io annuisco lentamente, i miei movimenti sembrano robotizzati; riesco solo ad annuire ed a scuotere la testa. Il mio corpo non risponde ai comandi. Il cervello però funziona benissimo e nella mia testa rivedo a ripetizione la scena dell'altra sera. E se fossi caduta in depressione? Non credo, altrimenti non ragionerei così bene. Il mio cervello é attivissimo, mi girano in testa delle domande a cui dare una risposta é troppo difficile persino per me. Perché, perché lo ha fatto? Era davvero interessato ai miei soldi oppure provava veramente qualcosa per me? Non ha più importanza, quel che é fatto é fatto e non si può tornare indietro. Bussano alla porta, mamma si alza e va ad aprire. "Vattene!" Dice, vorrei voltarmi per vedere se é Davide, se magari fosse tornato. "Ho bisogno di vedere mia figlia." É la voce di papà, un'altro uomo che mi ha fatto a pezzi. "Ora é tua figlia? Cosa é cambiato?" Marco raggiunge mia madre, "È cambiato che ora le hanno spezzato il cuore. Fatemela vedere vi prego." Mamma guarda Marco e poi vedo un uomo avvicinarsi a me. "Piccola mia, come stai?" Mi accarezza la guancia. La sua mano sul mio volto mi fa venire la nausea. Ha già dimenticato cosa ci ha fatto? Cerco di spostarmi. "Non voglio farti del male. Sono qui per aiutarti." Mi sta spaventando. "Lasciala stare. Non vedi che non ti vuole al suo fianco?"  Marco é appoggiato al muro con le braccia conserte. "Io l'avevo avvertita, quel ragazzo lo avrebbe fatta solo soffrire." Marco si avvicina "L'avevo avvisata anche io, ma nella vita si sbaglia. Guarda te ad esempio, per una vita hai sbagliato famiglia, ora sei sicuramente più felice."
"Se sei venuto qui per rinfacciarle gli errori fatti puoi anche tornartene a casa e non tornare mai più." Non voglio causare un'altra lite, non ne posso più. "Va bene, allora me ne vado." Mio padre, l'uomo che mi ha cresciuta non mi degna nemmeno di un ultimo sguardo ed esce sbattendo la porta. Mamma é arrabbiata, il suo sguardo é spaventoso. Marco mi aiuta ad arrivare in cucina, "Mangia almeno un po'."

A cena non ho toccato quasi niente, il mio letto é caldo ma mi sembra sconosciuto. Sto talmente male che anche questa casa non mi sembra più la mia, per arrivare in camera sono finita prima nel ripostiglio e poi in bagno. Mi giro su un lato, il mio sguardo finisce subito sulla foto mia e di Davide. Sento le lacrime che stanno per scendere. Mi fa male il cuore, lo sento piangere e lamentarsi. Vorrei poter trovare rimedio a questo dolore tanto atroce. La stanza é buia e sento i demoni di Davide venirmi a fare visita, vogliono impossessarsi anche di me, della mia mente e del mio corpo. Ma io non glielo permetterò. Non posso lasciarmi divorare così dal dolore. Ho bisogno di sentirmi dire che andrà tutto bene, che starò meglio e che non tutti gli uomini sono così. Ho mio fratello, mia madre, Arianna e Alessandro eppure senza Davide mi sento così sola e vuota. Sento che la mia vita non ha più senso. L'amore, che prima definivo una cosa meravigliosa, ora é diventato il più atroce dei sentimenti.

————————————————————————
Scusate se lo pubblico solo ora ma oggi é stata una giornata impegnativa. Come si metterà la situazione secondo voi? Siete curiosi di sapere come va a finire? Se si, continuate a leggere perché mancano pochi capitoli alla fine di questo splendido viaggio.  Vi do la buonanotte così!

13/09/2019

Il segreto per essere feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora