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"Scusa, hai ragione. Non ho so come mi sia venuta in mente un'idea simile. Tu hai il tuo futuro e non puoi, non devi rinunciarci." Davide è rimasto un po' deluso, ma credo abbia capito. Fare un viaggio adesso stravolgerebbe troppo le nostre vite e io non posso permetterlo. Gli do un bacio sulla guancia. "Ci vediamo domani." Scendo dalla macchina. "Ecco la mia sorellina preferita." Mi ritrovo Marco davanti appena apro la porta di casa, mi stringe forte a sé. "E' normale che sono la tua sorella preferita, sono l'unica." Mi lascio abbracciare, "Ho saputo che sei stata ammessa all'università. Sono felicissimo." Mi divincolo dall'abbraccio, "Aspetta però, anche tu sei stato ammesso. Dobbiamo fare i doppi festeggiamenti!" Qualche giorno fa Marco mi aveva chiamata per darmi la buona notizia ed ora possiamo festeggiare insieme. "Eccoli qui i miei due universitari." Mamma ci viene incontro con il sorriso, "Che i festeggiamenti abbiano inizio." Urla mamma suonando una trombetta rossa. Mi tappo le orecchie mentre Marco ride. "Mamma mi ha detto che domani hai l'esame di guida, sei pronta?" Ci stiamo sedendo a tavola per pranzare, "Si, mi ritengo abbastanza pronta. Ho fatto molta pratica con Davide." Penso a lui e tocco il mio ciondolo. "E quello? Te lo ha regalato lui?" Marco sta facendo un po' troppe domande, "Si." Mi limito a rispondere, "Ora che tu ti trasferirai a Roma come farete?" Il mio sorriso si spegne e torno seria, "La nostra relazione continuerà. Molte persone sono fidanzate a distanza e riescono a mantenere il loro rapporto senza difficoltà." Stringo le spalle, "Io non voglio che tu soffra. Te l'ho detto il primo giorno e te lo ripeto adesso: stai attenta." Marco mi ha sempre detto di stare attenta a Davide e io sono finita per innamorarmi di lui. Sta andando tutto bene e non mi piace che lui abbia dei ripensamenti su Davide, lui mi ama e me lo ha dimostrato. Questa conversazione mi infastidisce un po' ma so che Marco vuole solo il meglio per me e cerca di proteggermi. "Stai tranquillo." Mamma serve il pranzo e così diamo inizio ai festeggiamenti. Il posto di papà è vuoto ma vederlo così non mi dispiace. Se lui non si fosse comportato nel modo sbagliato ora potrebbe essere qui a festeggiare con noi, ma lui ha fatto la sua scelta. Se papà fosse stato qui non ci sarebbe stato Marco e al mio fianco preferisco avere qualcuno che tiene veramente a me e non una persona che si è rivelata l'opposto di quello che tutti pensavamo. Queste fettuccine sono buonissime ma la parte più bella e buona del pranzo arriva quando mamma posa sul tavolo un dolce, lo scopre e mi accorgo che è il ciambellone di Nonna Marina, spero sia venuto buono come il suo.

***

"Madison sbrigati! Davide è qui." Urla mia madre, la giornata è iniziata male: sono in ritardo per il mio esame di guida. "Eccomi." Scendo le scale correndo e cercando di saltare qualche scalino. "Buongiorno." Davide posa le sue labbra sulle mie. Abbiamo già dimenticato la storia del viaggio e siamo pronti a vivere al massimo gli ultimi giorni che ci rimangono prima che io debba partire. "Su, andate!" Davide sta facendo di tutto per farmi arrivare in tempo all'esame, cerca qualche scorciatoia e va più veloce del solito. "Siamo un po' in ritardo, vedo." Dice la donna che esaminerà il mio esame, "MI scusi, ci sono stati un po' di imprevisti." Cerco di giustificarmi, "Non è il momento di parlare, salga in macchina e facciamo questo esame." Lei sale sul sedile del passeggerò, rivolgo un ultimo sguardo a Davide che mi sorride e mi mostra il pollice alzato. Ho paura che verrò penalizzata a causa del mio ritardo. Timorosa entro in macchina. Guida come se al tuo fianco ci fosse Davide. Mi ripeto mentalmente, sospiro e mi allaccio la cintura. Inserisco le chiavi e metto in moto. "Andiamo per il corso" Per il corso? Davide aveva ragione, ha fatto bene a farmi fare pratica anche lì. "Parcheggi lì ora." Mi indica un posto vuoto. Questa donna è troppo severa, non credo di potercela fare. "Bene. Dichiarerei l'esame finito. Torniamo da dove siamo partiti." Percorro la strada per tornare a scuola guida dove Davide mi starà sicuramente aspettando. "Congratulazioni. Lei ha superato l'esame." Sorrido, non credevo di potercela fare dato il mio ritardo e la severità di questa donna. Anche questa è fatta. "La ringrazio." Mi lascio trasportare troppo dall'emozione e l'abbraccio, "Ora torni in sé e vada a ritirare la patente." Davide mi guarda entrare a scuola guida seguita dall'esaminatrice. Quando esco la mia espressione è seria, quasi delusa. "Allora, come è andata?" Mi alza il mento, "Io non non." Mi interrompe, "Andrà meglio la prossima volta." Mi afferra la mano, "No. Io non riesco a dirti che ho passato l'esame!" Gli mostro la tesserina rosa che ho in mano. "Pensavo non lo avessi superato." Mi butto su di lui che mi abbraccia ridendo mi alza e mi fa fare un giro. "Questo vuol dire che ora posso portare la tua macchina senza infrangere il codice stradale." Lui mi apre la portiera al lato del volante, "Vediamo un po' se meritavi di superarlo oppure no." Scherza lui. Guido fino a casa di Arianna e una volta fuori inizio a suonare il clacson come una pazza fin quando lei e Ale non escono. "L'ho passato!" Urlo da finestrino. Loro esultano dalle scale e io premo sull'acceleratore, questa volta diretta verso casa mia.

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Impegnatevi al massimo per ottenere dei risultati migliori. Vi lascio con questa frase. Ci vediamo domani!

08/09/2019

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