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E' iniziato un altro giorno. Oggi ho scuola guida e scoprirò la data dell'esame teorico. Domani invece mi aspetta il test d'ingresso per l'università e sono molto preoccupata. "Tesoro è da ieri sera che ripassi, riposati un po'. Il test di domani andrà bene, ne sono sicura." Mamma sa che sono molto paranoica, per sicurezza voglio ripassare bene. Ho paura che mi possano capitare domande troppo difficili, ho fatto varie simulazioni online e quelle sono sempre andate bene, ma questo non mi garantisce che andrà bene anche quello reale. Ansia, ansia, ansia. Ei bro! Domani ho il test d'ingresso a Roma, volevo sapere se puoi venire per darmi conforto. Scrivo un messaggio veloce a Marco per poi tornare sui libri. Ciao sorellina, mi dispiace ma sono impegnato. Anche io a breve avrò il test e ho un gruppo studio quindi non posso. Sorry. Sono felice che si trovi bene con i suoi nuovi amici. Un gruppo studi è importante, non può lasciare. Tranquillo! Studia studia, perché per i prossimi anni potremmo fare solo questo. E' strano iniziare insieme l'università visto che lui è più grande, però è anche bello, lo studio potrebbe farci avvicinare di più. Inoltre trasferendomi a Roma saremo più vicini e potremmo incontrarci più spesso. Se dici così non sei molto d'aiuto. Cosa potrei rispondere? E' solo la  verità e lo sai anche tu. La sua risposta arriva in fretta, Ahaha. Ora devo andare a studiare. Ciao. Gli rispondo con un saluto e poi scendo in cucina. "Madison, il pranzo è quasi pronto. Potresti apparecchiare?" Vedo cosa bolle in pentola: spaghetti. "Certo! Ma solo perché hai cucinato la pasta per cui vado matta." Mamma ride mentre io apparecchio la tavola, ora che siamo solo in due è molto più facile perché impiego meno tempo. Sto pensando a quando partirò per l'università, mamma resterà da sola. Spero proprio che possa trovare un compagno che la ami davvero, dovrebbe iscriversi a qualche sito d'incontri. "Oggi cosa farete di bello tu e Davide?" Mi chiede. Vedo che i lividi sul suo corpo stanno sparendo piano piano. "Niente di che, le solite cose. Mi accompagnerà a scuola guida e poi andremo da sua nonna." Metto il formaggio sugli spaghetti, "A che ora uscite?"

"Credo per le quindici, perché? Ti serve qualcosa?"

"No, era così per  chiedere. In questo modo posso organizzarmi per le faccende domestiche."

"Ecco da chi ho ripreso l'ossessione per l'organizzazione."

"Il nostro è un disturbo ossessivo-compulsivo." Scherza.

"Non hai mai fatto spaghetti più buoni di questi."

"Io sono una maga in cucina, lo sai."

"Si e sei anche molto modesta vedo."

"Se vuoi posso lavarli io i piatti, tu riposati." Le dico dopo aver finito di mangiare, "No tranquilla, metto tutto in lavastoviglie." La aiuto a sparecchiare, "Come vuoi!"

***

Prima di uscire vado a farmi una bella doccia e mi do una sistematina per evitare di assomigliare ad uno dei mostri che si nascondevano sotto il mio letto quando ero bambina. "Ciao Davide!" Sento mia madre aprirgli la porta. Mi preparo il più in fretta possibile e scendo di sotto. "Ciao." Lo saluto, lui mi risponde con un sorriso, "Io sono pronta, possiamo andare." Do un bacio sulla guancia di mia madre, "Mi raccomando." Dice lei un istante prima che possa chiudere la porta. "Come sta andando la preparazione per il test?" Davide si allaccia la cintura, "Impegnativa!" Rispondo, "Ma Arianna come farà per il test visto che torna venerdì?" Abbasso il finestrino per far entrare un po' d'aria, "Lo farà  inseguito credo. Sei sicuro che non ti dispiace se per ferragosto non facciamo niente?" Davide mi guarda, "Che scherzi? Non fa niente, passeremo una giornata tranquilla." Menomale, credevo volesse fare per forza qualcosa. Non sono un'amante delle feste e delle uscite, adoro il confort che c'é a casa e non vedo perché dovrei abbandonarlo per un posto affollato e rumoroso. Eccoci arrivati. Buona lezione!" Mi dice mentre scendo ed entro nella scuola guida. Quando esco lo trovo appoggiato alla sua macchina, è rimasto qui ad aspettare che finissi: che carino! Mi viene in contro con una strana espressione. Guarda me e poi un ragazzo che stava lì fuori. Quel tipo mi fissa, mi fa paura. Cerco di comportarmi normalmente. Davide nota il mio stato di inquietudine, va dal ragazzo e lo afferra per il colletto. "La smetti di guardare la mia ragazza?" Urla, "Si, la smetto. Ma amico, calmati." Risponde, "Amico? Io non sono tuo amico!" Davide non lo molla e la situazione sta diventando seria così gli prendo un braccio, "Davide ti prego, lascialo andare. Ha detto che la smetterà." Davide lo lascia e il ragazzo cade a terra. Cerco di allontanare Davide che continua a guardarlo, "Chissà forse era qui fuori proprio per te, forse ti ha aspettata altre volte!" Gli passo una mano sulla schiena, "Ma no tranquillo, era qui per caso. Non l'ho mai visto prima d'ora." Mento. Spesso se ne sta qui fuori a guardarmi, spero che abbia capito che non deve farlo!

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Secondo capitolo per oggi, come vi avevo promesso. E' un pochino più corto scusate! Noi ci vediamo domani.

01/09/2019

Il segreto per essere feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora