"Davide ha davvero fatto i biscotti con te?" Arianna è sbalordita ed ha iniziato a ridere come una pazza, "Si esatto. Ma non è questo il punto." La rimprovero, "Ok, scusa. Torno seria." Smette di ridere e quel rossore comparso sul suo viso inizia a scomparire. "C'è solo una cosa da fare: tornare in camera sua!" Fa una risata malefica che le viene male, "No, non possiamo farlo di nuovo. E poi cosa credi di poter trovare lì?" Alza gli occhi al cielo, "La camera di una persona racconta la propria storia, la propria personalità." Forse ha ragione. La propria camera é uno spazio sacro che può definire il carattere di una persona. "Su questo sono d'accordo, ma dimentichi che qui non c'è la sua vera camera." Le ricordo che siamo in vacanza, "Hai ragione, dimentico sempre questo particolare. Però tu non devi preoccuparti, scopriremo chi è Davide." Non so bene cosa voglio scoprire su di lui, non so nemmeno se voglio avere a che fare con lui. Tutti mi dicono di stargli lontana e poi mi spingono nella sua direzione, come fece quella volta Marco. Marco, ecco con chi parlerò. Arianna mi ha lasciata da vari minuti, sta andando a fare una camminata con Alessandro. Prendo il telefono e digito il numero di Marco, avvio la chiamate e...: "Siamo spiacenti ma il credito non è sufficiente." Attacco. Ho finito i soldi, questa non ci voleva. Mi ritrovo praticamente isolata dal mondo, niente credito, niente internet, niente migliore amica. Mi affaccio alla finestra della mia stanza e il mio sguardo ricade proprio su Davide che sta baciando Martina, chiudo le tende e mi allontano. Voglio scoprire qualcosa in più su Davide, ma non posso chiedere informazioni a nessuno. Le chiederei a Mattia se fosse ancora quello di una volta. Quando Arianna e Alessandro torneranno chiederò a lui, essendo uomo, di aiutarmi a scoprire qualcosa, sono sicura che mi aiuterà.
"Davide è solo, vive con la nonna. Ma Antonio non mi ha voluto dire di più." Alessandro è venuto a dirmi quel poco che ha scoperto. E' tardi, sono le undici ma Antonio ha ordinato da mangiare, credo che si mangerà pizza, solo pizza. I miei biscotti se li sono già finiti tutti e nessuno si è preoccupato di portarmene uno dopo che sono scoppiata in lacrime. Odio piangere davanti a loro, ma non posso farci niente se Davide mi tratta male. "Grazie Ale." Dico prima che possa andare via. Io non capisco. Il giorno dell'esame sono andata da Marco e lì c'era anche Davide, aveva detto che i genitori lo costringevano a continuare la scuola nonostante fosse stato bocciato svariate volte. Però se lui vive con la nonna, cosa c'entrano i genitori? E' tutto così complicato e da quando l'ho conosciuto mi sembra di non riuscire più a capire niente. "Mad, è arrivata la pizza!" Arianna si affaccia in camera mia sorridendo. Mi tolgo gli occhiali e scendo di sotto. Non ho molta voglia di passare la serata in compagnia, magari se ci fossero solo Arianna e Alessandro, ma gli altri non mi stanno molto simpatici. Mi siedo sul divano senza dire niente, non ho nemmeno fame a dire la verità, infatti non prendo niente. Davide e Martina continuano a baciarsi, non potrebbero andare di sopra? Che senso ha baciarsi così davanti a tutti?
***
Mi sono appena svegliata, sono le dieci e qualcosa credo: senza occhiali non vedo benissimo. Mi avvicino alla finestra e scosto le tende per far entrare un po' di luce. Antonio e Giorgia sono già in piscina. Velocemente mi faccio una doccia e mi cambio, devo assolutamente trovare un luogo dove fare la ricarica. "Io esco!" Annuncio scendendo le scale, non so nemmeno se ci sia qualcuno in salotto. "Aspetta dove vai?" Davide spunta da dietro una porta, sbuffo nel vederlo, "Vado a fare una ricarica da qualche parte." Senza dire altro o dargli il tempo di replicare esco. Davide non mi segue, me lo aspettavo. Questa zona è piena di villette, ma la più grande rimane quella di Antonio. Qui è proprio bello, c'è pace e silenzio e le strade non sono asfaltate. Dopo mezz'ora forse, riesco a trovare un tabaccaio, entro. "Buongiorno, volevo sapere se fate ricariche telefoniche." Il proprietario ha un'aria trasandata, è un omone grande e grosso con una lunga barba scura. "Si." Risponde secco senza nemmeno ricambiare il saluto. "Ora va via, non mi piacciono i ragazzini!" Mi ha chiaramente insultata ma da brava ragazza decido di non replicare ed esco. "Non mi piacciono i ragazzini!" dico imitando Hagrid mentre esco. "Già, Americo non è proprio un simpaticone é?" Mi volto in direzione della voce, un ragazzo alto mi copre dal sole, i suoi capelli biondi sono perfettamente pettinati e i suoi denti brillano quando mi sorride. "Ciao. Io sono Federico." Mi porge la mano, non so se fidarmi, infondo è uno sconosciuto, "Ciao, sono Madison." Decido di presentarmi, il modo in cui è vestito mi ispira fiducia. Indossa una camicia bianca perfettamente stirata e pulita e un pantalone nero semplice. "Non ti ho mai vista da queste parti." Devo ammettere che é proprio un bel ragazzo, "No, infatti non sono di qui. Sono in vacanza con degli amici. Antonio ha casa qui e ci ospita." Ci siamo spostati dalla porta del tabaccaio prima che Americo ci sgridi. "Antonio? Hai detto Antonio?"
"Si."
"Non veniva qui da anni ormai."
"Aspetta tu lo conosci?"
"Eccome se lo conosco, sono suo cugino."
"Davvero?"
"Mia madre e suo padre sono fratello e sorella."
Mentre ascolto Federico il mio telefono squilla, mi arrivano vari messaggi da Arianna. Buongiorno bella! Visto che questa sera c'è una partita importante Antonio ha deciso di guardarla in piscina, ma mancano un po' di patatine e schifezze varie. Già che sei fuori potresti pensarci tu? "Scusa Federico, rispondo un attimo al messaggio." Non mi piace che lui continui a parlare mentre io messaggio, non lo ascolterei. Ha una bella voce. "Ma certo, fai pure." É molto gentile ed educato, possibile che sia imparentato con Antonio? Ci penso io non preoccupatevi. Invio il messaggio e torno a guardare Federico. "Non è che potresti indicarmi un supermercato? Questa sera c'è la partita e Antonio vuole qualche schifezza da mettere sotto i denti." Ruoto gli occhi. "Certo, se vuoi ti accompagno io, ho la macchina." Sono consapevole di aver accettato un passaggio da uno sconosciuto, ma mi ha rapita al primo sguardo. "Si grazie." Ha davvero una bella macchina, non so riconoscere che modello sia ma devo ammettere che è bella e comoda. "Ti ringrazio. Magari ci si vede in giro." Gli sorrido, mi dispiace doverlo salutare, è simpatico. "Se vuoi ti accompagno a casa.." è proprio un gentiluomo, ma non voglio approfittarne. "No grazie, non vorrei dare fastidio." Sorrido timidamente, "Ma quale fastidio! Hai tutte quelle buste pesanti, non puoi andare a piedi e poi sono curioso di rivedere Antonio." Mi apre lo sportello. "Se la metti così, accetto." Entro in macchina.
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Buon lunedì! Come va? Siete pronti per affrontare una nuova settimana? Io abbastanza. Volevo dirvi che in questi giorni non sono sicura di poter pubblicare un capitolo al giorno perché il nonno di mio cugino sta molto male e da come dicono non dovrebbe rimanergli molto da vivere, forse pochi giorni. Io ovviamente spero sempre che possa rimettersi e che possa sentirsi un pochino meglio. Vi prego di comprendere la mia situazione.
Grazie.
15/07/2019
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Il segreto per essere felici
RomanceGli opposti si attraggono? E se invece alcune volte si è uguali? Forse la storia di Madison e Davide potrà rispondere a queste domande. La loro storia è un po' diversa, i protagonisti non sono uguali mas nemmeno del tutto opposti, si troveranno e si...