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Stiamo vedendo Ho cercato il tuo nome, un film con Zac Efron che tra l'altro ho visto decine e decine di volte. E' un bel film lo ammetto, mi piace molto e l'ho sempre visto in compagnia di Arianna, ora per la prima volta lei lo vede con la persona che ama e credo non ci sia niente di più bello al mondo. Se devo essere sincera mi pesa poco il fatto di essere single, da sola sto bene, non mi lamento di niente. Mattia posa un braccio sulle mie spalle e resto sbalordita dalla sua sfacciataggine. Dovrebbe sapere che io e lui siamo solo amici, ma ciò che mi lascia sbalordita è il suo gesto: Mattia è un ragazzo timido, non avrebbe mai fatto questo gesto ne con me ne con una sua possibile fidanzata. Proprio mentre il braccio di Mattia è sulle mie spalle Davide, che è seduto qualche fila più avanti accanto a Martina, si gira nella mia direzione, mi guarda e poi sposta lo sguardo su Mattia, uno sguardo diverso però da quello che ha rivolto a me, uno sguardo più aspro. Faccio un leggero movimento con le spalle per far capire a Mattia di togliere il braccio, ma niente. Dopo vari tentavi il film è giunto quasi alla fine e quindi decido di resistere a quel gesto che mi ha dato tanto fastidio ed ecco finalmente i titoli di coda.

Arianna è mano nella mano con Alessandro mentre torniamo al piano terra. "Allora ragazzi, che si fa?" Chiede Antonio uscendo in veranda con noi tutti che lo seguiamo. Ci sediamo sulle sdraio a bordo piscina e Antonio si accende una sigaretta, poi la passa a Giorgia che dopo un paio di tiri allunga la mano verso Davide porgendogli la sigaretta quasi a metà, Davide scuote la testa, "Non fumo più, lo sai." lo guardo, non sapevo avesse smesso. Giorgia sposta lo sguardo su di me, "Oh no grazie." La rifiuto gentilmente e con piccolo sorriso, "Dai prova, che ti costa?!" Insiste, "Se non vuole non costringerla." Si intromette Davide difendendomi; questo gesto mi fa piacere devo ammetterlo, anche se non me lo aspettavo. "Provo io!" Dice Mattia attirando l'attenzione che era concentrata su di me. Non proverebbe mai, lo ha detto solo per dire e per farsi notare: lui in questo gruppo vale quanto me, cioè poco se non zero. Invece lo fa, prende la sigaretta dalle mani di Giorgia e fa un tiro. Non tossisce, sembra che già lo abbia fatto altre volte. Arianna mi guarda, poi si alza e viene verso di me lasciando Alessandro lì fuori. "Andiamo a prendere qualcosa da bere." Mi dice, io mi alzo e gli altri non dicono niente. Scommetto che a quest'ora gli andrebbe una bella birra fresca anche se loro bevono a tutte le ore. Una volta passavo davanti al bar non molto lontano da scuola e affacciandomi dentro vidi Giorgia e Antonio bere una birra a testa, non erano nemmeno le otto. "Cosa sta succedendo a Mattia?" Arianna  apre gli sportelli della cucina alla ricerca di qualcosa. Tira fuori un vassoio, "Te ne sei accorta anche tu quindi?" Prendo dei bicchieri, "Certo che me ne sono accorta." Ha uno sguardo serio, "Non so cosa gli stia prendendo ma sta cambiando troppo e troppo velocemente. Prima mentre guardavamo il film mi ha posato un braccio sulle spalle."

"Cosa?"

"Ho anche cercato di fargli capire che doveva toglierlo ma non lo ha fatto. Ed ora inizia a fumare!"

"E' chiaro che ha fumato già altre volte, non ha tossito prima."

"Lo avevo pensato anche io."

"Mad, devo proprio chiedertelo: siamo sicure di conoscere veramente Mattia?"

"Non lo so." Restiamo in silenzio. "Magari è solo la nostra impressione." Aggiungo dopo pochi secondi, "Non credo e sai che raramente il mio intuito sbaglia."

"Quanto ci vuole a prendere da bere?" Urla Antonio da fuori, mi affretto a prendere delle bibite e torniamo dagli altri. "Scusate ma non trovavamo il vassoio." Mente Arianna. "Per chi è l'acqua?" Chiede Martina, è la prima volta che la sento parlare e la sua foce é fastidiosa quanto la sua figura. "E' per me!" Rispondo seccata. "Ci mancava solo un'astemia." Ghigna girandosi dall'altra parte. No scusa, fatemi capire solo perché non bevo mi riserva questo trattamento? Non ci posso credere.

E' quasi l'una quando decido di andare a dormire, anche gli altri fanno come me. Sono sul letto e guardo un po' le storie di Instagram prima di addormentarmi. Le storie sono intasate di foto dell'attore Cameron Boyce, ma inizialmente non ci do molto peso fin quando mi appare un post che dice: Morta la star di Disney Channel Cameron Boyce, aveva solo 20 anni. Sgranò gli occhi e continuo a leggere il post. A quanto pare Cameron è morto questa mattina a causa di un attacco epilettico, era in cura per la patologia. Mi accorgo che la mia vista viene annebbiata dalle lacrime che iniziano a scorrere sul mio viso e dopo poco mi ritrovo a singhiozzare, sto letteralmente piangendo. "Madison? Sei tu?" Qualcuno bussa, la porta si apre ed entra Davide, "Stai piangendo?" Si siede al mio fianco, sono troppo dispiaciuta e sconvolta per cacciarlo, per evitare che mi prenda in giro perché sto piangendo. Il telefono mi cade dalle mani e finisce sul letto. Ora che sa il motivo del mio pianto non ci penserà due volte prima di prendermi in giro. La sua mano si posa sulla mia schiena e mi accarezza lentamente, è uno dei suoi schifosi piani, fa così ma so che è solo una tattica per sbattermi in faccia quanto sono infantile e stupida, poi andrà sicuramente a raccontare ciò che è successo a gli altri e domani dovrò subirmi anche le loro battutine. "Non piangere..." il suo tocco mi fa venire i brividi mentre con un dito mi asciuga le lacrime sulla guancia. "Per favore, ne ho abbastanza delle tue prese in giro. So che ti diverti a vedermi così e so che poi racconterai che stavo piangendo anche a gli altri. Quindi risparmiati queste scenate e vai dai tuoi amici." Riesco finalmente a parlare tra i singhiozzi, "Non penserai davvero questo di me?!" Rimango in silenzio. É normale che penso questo di lui, ho osservato i suoi comportamenti ed ho tratto quelle conclusioni. "Senti Madison, è vero che io e te non ci sopportiamo, è vero che ci odiamo e ce lo dimostriamo sempre, è vero che rido di te, ma non sono un animale. Un ragazzo di vent'anni è morto, era un attore e non lo conoscevi ma ci stai male e ti capisco." Mi fa alzare lo sguardo e mi ritrovo a guardarlo negli occhi scuri. "Tu non capisci, Cameron Boyce era la mia infanzia. Ho visto tutti i film con lui, l'ho sempre visto in tv nei panni del buono perché sono sicura che lui fosse buono. Lo seguivo da quando interpretava Luke in Jessie, l'ho seguito in Descendants ed ora che lui non c'è più è come se non ci fosse più la mia infanzia. La mia fanciullezza è finita con la sua vita." Davide mi abbraccia senza dire niente e capisco che quell'abbraccio è vero e sincero.

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Buon inizio settimana a tutti! Scusate se il capitolo esce solo ora ma sono stata davvero troppo impegnata. In questo capitolo non ho solo continuato la storia ma ho parlato di Cameron Boyce, un'attore che proprio come Madison ho sempre seguito e sapere della sua morte mi ha sconvolto e intristito. Pensavo di dedicare il capitolo e la storia in sé a questo attore e mi farebbe piacere che commentaste con l'#restinpeacecameron per onorarlo. Ringrazio chi lo farà

06/07/2019 muore una stella e l'universo senza di te Cameron brilla di meno.

08/07/2019

Il segreto per essere feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora