80

5 0 0
                                    

"Ti prego!" Cerco di intenerirlo, lui mi guarda, "No." Una risposta secca, "Ma perché no? Dai solo per un'ora. Ti prego."

"No."

"Dammi una spiegazione valida."

"Perché non finirebbe bene, non come ti aspetti."

"Cosa intendi?"

"Niente."

"Se andiamo lì solo per salutare tutti? Salutiamo e torniamo a casa. Oppure andiamo in pizzeria, faremo quello che vorrai tu. Ti scongiuro."

"Va bene." sbuffa, lo abbraccio ma lui non ricambia. Nel suo sguardo noto la paura, ma paura di cosa? E' solo una festa, cosa potrebbe succedere? Niente, non succederà proprio niente perché andremo lì solo per salutare. "Come sta venendo il disegno?" Chiudo un po' il finestrino per far sentire meglio la mia voce, "Bene." Perché mi risponde così? Dov'è l'amore che metteva in ogni singola lettera? "Lo hai finito?" Non mi rivolge nemmeno uno sguardo veloce, tiene lo sguardo fisso davanti a sé mentre le macchine ci sorpassano a velocità spaventosa. "No." Sto perdendo la pazienza, "Sei in grado di formare una frase complessa, una frase che contenga almeno un verbo?" Le sue mani stringono il volante, "No, il disegno non è ancora finito. Sto cercando di realizzare qualcosa di magnifico e ci vuole tempo." Il suo tono non mi è piaciuto per niente. "Fermati. Scendo qui." Mi slaccio la cintura di sicurezza, "Che stai dicendo?" Lo guardo, "Mi sembra che oggi tu non abbia tanto voglia di parlarmi. Sei arrabbiato con me per una stupida festa. Sai che ti dico? Che se non vuoi parlarmi farai meglio a farmi scendere, almeno non dovrai sopportare la mia voce fino a casa." Cerca di guardarmi, "Ora smettila. Mettiti la cinta." Mi impone, "Fammi scendere." Urlo. Lui mi guarda confuso e accosta la macchina, io apro lo sportello e scendo. "Alla festa io ci andrò, con o senza di te." Sbatto la portiera e mi incammino verso casa.

***

"Mamma, vai ad aprire tu. Io mi sto finendo di preparare." Davide non si è fatto più sentire da oggi. Io lo avevo avvertito: alla festa ci sarei andata anche senza di lui e lo sto facendo. Andrò con Arianna ed Ale. Sono arrivati in anticipo ma non gli dispiacerà aspettare. "Ari, scusate il ritardo." Scendo le scale guardando i gradini, con queste scarpe alte sarà facilissimo cadere, meglio stare attenta. Alzo lo sguardo ma davanti a me non vedo né la mia migliore amica, né il suo ragazzo. In piedi davanti a me c'è Davide con un mazzo di fiori in mano. "Mi dispiace per come mi sono comportato oggi. La mia reazione è stata esagerata, si tratta solo di una festa e nonostante io non sopporti più quelle persone tu hai il diritto di salutarle prima di partire." Avrebbe dovuto dirlo dall'inizio, avrebbe dovuto comprendere il motivo per cui voglio andare a quella festa. "Perdonami." Apre le braccia ancora con i fiori in mano. Io non posso stare lontana da lui, l'ho sempre saputo e non posso fare a meno di perdonarlo. Poggio la testa sul suo petto mentre lui mi stringe. "Sei pronta?" Io annuisco, saluto mia madre e le lascio i fiori. "Però solo un'ora." Mi ricorda salendo in macchina, "Va bene, saluterò tutti e poi andremo da un'altra parte." Il mio sportello si chiude contemporaneamente a quello di Davide, "Prima non te l'ho detto, ma sei bellissima." Arrossisco e abbasso lo sguardo. Sono vestita più elegante di Davide, lui e l'eleganza non vanno molto d'accordo. Indosso un vestito rosa cipria che arriva poco più su del ginocchio, la gonna ha le balze con delle strisce bianche che s'intonano alle mie scarpe. Accendo la radio e parte Passione Maledetta. Questa canzone è diventata la nostra canzone, l'umore di Davide cambia sempre quando l'ascoltiamo, in effetti la storia che racconta non è bellissima ma si tratta solo di una canzone e quello che mi piace di più è che possiamo definirla nostra. "Credo che siamo arrivati." Davide ferma la macchina davanti ad una pizzeria. Sulla porta c'è Antonio che in lontananza ci saluta con la mano. "Ciao amico." Batte il cinque a Davide, "Ciao Mad." Gli sorrido, "Ciao. Arianna e Alessandro sono arrivati?" Domando, "Si, sono tutti dentro. Mancavate solo voi." Davide mi afferra la mano mentre entriamo, "Solo un'ora." Mi ripete. Entrando noto che eravamo veramente gli unici a mancare, sono già tutti qui. "Eccovi qui, vi stavamo aspettando." Alessandro ci viene in contro accompagnato dalla mia migliore amica. "Alla fine siete venuti." Annuisco, "Si ma resteremo poco." Precisa Davide. Tutti e quattro insieme raggiungiamo gli altri. "La coppietta dell'anno!" Urla Mattia. Ha già un bicchiere in mano. Davide fa una smorfia. "Bevete qualcosa?" Ci mancava solo Martina. Esce dal bagno con un vestito attillato, forse anche troppo. Sotto il vestito indossa delle calze a rete che ritengo troppo volgari indossate in questo modo. "No, grazie siamo qui solo per salutare." Dico io afferrando Davide per il braccio. "Non potete andarvene proprio adesso. Deve arrivare ancora il bello." Davide afferra più forte la mia mano e serra la mascella. "Antonio, Giorgia, a voi l'onore." Sento Davide tremare accanto a me, "Volevamo rendere ufficiale la nostra relazione." Antonio abbraccia la sua ragazza. Non c'era bisogno che lo facessero, tutti noi sapevamo della loro relazione. Non sanno nascondere così bene i loro sentimenti. Mattia si avvicina a Davide, "Però non tutte le coppie stanno insieme per amore vero, o sbaglio?" Appoggia un braccio sulla sua spalla, Davide guarda Mattia e scuote la testa. Non sto capendo il perché di questa conversazione, "Cosa intendi?" Alzo un sopracciglio, "Ma come Davide, lei non sa ancora niente? Eppure il tempo mi sembra scaduto." Mi sta facendo male la testa. Davide continua a tremare e sta sudando, Mattia lo sta mettendo sotto pressione. Il comportamento di Mattia non é normale, si sta rivelando diverso. "Che cosa non so?" Cerco di capire a cosa si stia riferendo, "Se ti riferisci a Davide e Martina so già tutto. Io e Davide ne abbiamo parlato, abbiamo chiarito la situazione." Mattia scuote la testa, "Andiamo via." Mi dice Davide, "Ma dove andate, la festa é appena iniziata." Tutti gli altri ci guardano increduli. Anche Arianna e Ale sono nella mia stessa situazione, cercando di capire cosa stia succedendo.

————————————————————————
Non vi do io buongiorno perché per me non lo é! Non potrò più usare il computer per scrivere: la tastiera non funziona più. Questa cosa mi ha rovinato la giornata, il computer é nuovo, l'ho comprato a giugno e già non funziona. Oggi molti di voi hanno ricominciato la scuola, come é andata? Io sono ancora in vacanza e cercherò di godermi questi ultimi giorni. Torniamo a noi. Questo é il capitolo 80 e da qui in poi cercherò di lasciarvi senza fiato creando suspense e colpi di scena. Vi immaginate già il finale? Io ho in mente qualcosa che vi stupirà. Allora, non ho risolto il problema della tastiera e per ora mi sto arrangiando a scrivere con il tablet, spero di riuscire ad aggiustare il computer. La storia ormai la finirò scrivendo con il tablet nonostante sia scomodissimo.

12/09/2019

Il segreto per essere feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora