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"Buongiorno!" Oggi sono stranamente felice, sarà per il chiarimento di ieri sera con Mattia. Mamma e papà sono già seduti al tavolo in giardino pronti per fare colazione. Oggi è domenica eppure loro sono già in piedi a quest'ora. Anche io mi sono svegliata presto perché oggi voglio essere produttiva e fare qualcosa di nuovo. "Buongiorno." Risponde mamma rilasciando con il suo sorriso amore e felicità, papà alza gli occhi dal tablet, "Buongiorno Mad." Risponde. Mi siedo e mangio un bel cornetto con la nutella, ci voleva proprio. "Mamma, papà stavo pensando..." attiro la loro attenzione, mi guardano aspettando che continui la frase. "Ormai la maturità è passata e ho deciso di volermi iscrivere a scuola guida. Fra pochi mesi comincia l'università e non potrò più muovermi a piedi o con l'autobus." Papà annuisce, "Hai pienamente ragione, è ora di prendersi la patente e le proprie responsabilità." Anche la mamma è d'accordo. "Allora oggi potrei passare alla scuola guida a fare l'iscrizione." Mamma sorseggia il suo ginseng, "Se vuoi ti accompagno io." In realtà pensavo di farmi accompagnare da Davide, "No mamma tranquilla. Prenderò l'autobus." Finisco il mio succo all'albicocca e salgo in camera. Questa notte il telefono non si è caricato quindi non l'ho portato di sotto, ho preferito lasciarlo qui a caricare in modo che oggi posso usarlo senza problemi. Guardo se c'è qualche notifica e ci sono tre chiamate perse di Davide, sarà successo qualcosa? Mi affretto a richiamarlo.

*a telefono*

"E' successo qualcosa?" chiedo senza nemmeno dargli il buongiorno.

"Buongiorno anche a te Madison! No, non è successo niente. Perché me lo chiedi?"

"Ho visto che mi hai chiamato diverse volte."

"Ah, no. Tranquilla non è successo niente. Volevo solo dirti di si." Di si? Non capisco!

"Si cosa?" Domando,

"Quando siamo andati al mc, mi hai detto che se un giorno io volessi andare da mia nonna tu mi avresti accompagnato. Beh, quel giorno è arrivato, voglio andarci oggi."

"Davvero? Ma è bellissimo." Non potrei mai perdermi una cosa del genere, sono felice della scelta che ha fatto, è la decisione giusta.

"Ti passo a prendere per le dieci?"

"Si, vediamoci all'angolo così i miei non si accorgono di niente." Esita a rispondere,

"Va bene! A dopo."

"A dopo!" Davide chiude la chiamata.

Ho tutto il tempo di prepararmi, vado in bagno e dopo essermi lavata i denti faccio una lunga doccia. Indosso un pantaloncino nero sportivo e una canotta rosa. Odio asciugarmi i capelli di estate, ma sono troppo lunghi e se li lasciassi asciugare senza il phon ci impiegherebbero un'eternità e prenderei sicuramente il torcicollo. Raccolgo i capelli in uno chignon e infilo le scarpe da ginnastica. Guardo l'orologio, segna le nove e trentadue. Mentre aspetto le dieci potrei leggere un po', così riprendo La ragazza di Bube e continuo a leggere da dove mi ero fermata. Mi piacerebbe un sacco vedere il film, una ragazza che conosco lo ha visto e dice che è molto bello.

***

Sono uscita di casa dieci minuti prima, di Davide ancora non c'è traccia. Non è che ha cambiato idea? Forse non vuole più vedermi, ma cosa gli ho fatto di male? Ma che cosa vado a pensare, certo, io e Davide non andiamo proprio d'amore e d'accordo ma abbiamo fatto un bel passo avanti da quando ci siamo conosciuti. Io lo amo, lui lo sa ma lui? So che è troppo presto, stiamo insieme da poco tempo, ma vorrei che fosse più facile capire cosa prova.  Sento una macchina suonare il clacson, non sopporto più questo rumore dalla sfilata della scuola. Mi volto e vedo Davide fermo in una piazza, non credo che si possa parcheggiare lì. "Buongiorno!" Dico dopo averlo raggiunto, lui mi bacia e mi apre la portiera. "Non è che dopo potresti accompagnarmi a scuola guida? Voglio fare l'iscrizione." Sono un po' spaventata dal prendere la patente, non ho mai fatto pratica. E' già tanto se so come si mette in moto, spero di non essere troppo negata; ma sono anche felice, non vedo l'ora di avere tra le mani quella tesserina rosa con la mia foto stampata sopra. "Certo." risponde lui. "Cosa mi racconti?" Dice per spezzare il silenzio, io sto scrivendo ad Arianna, deve coprirmi con mamma e papà. I miei sanno che sono andata a iscrivermi a scuola giuda ma se dobbiamo andare anche dalla nonna di Davide ci metteremo sicuramente più tempo. Arianna come sempre mi appoggia, così scrivo subito a mamma: Dopo aver fatto l'iscrizione passerò a casa di Arianna, vogliamo passare un po' di tempo insieme. "Ci sei?" Mi chiede Davide, "Dimmi." Lo guardo. "Ti ho chiesto: cosa mi racconti?" Mi lancia qualche breve sguardo per non perdere di vista la strada. "Niente di che. Ieri sera Mattia si è presentato da me." Davide fa una strana smorfia, "Mattia?" Chiede come se non se lo aspettasse, "Si, Mattia. E' venuto a chiedermi scusa per come si è comportato ultimamente e mi ha detto che vuole tornare ad essere mio amico come lo eravamo una volta." Stringe forte il manubrio, "E tu?" Noto qualcosa di strano nel suo sguardo, qualcosa che prima non avevo mai visto; mi fa quasi paura. "Io cosa?" Guardo la strada davanti. "Lo hai perdonato? Siamo bloccati nel traffico ed ora Davide mi può guardare fisso, "Si, certo. In fondo è sempre stato il mio migliore amico e poi tutti meritano una seconda opportunità." Non riesco a decifrare il suo sguardo, è un misto di preoccupazione, rabbia, gelosia. "Mad, io sinceramente non è che mi fidi tanto di quel Mattia. Mi sembra falso." Sta giudicando Mattia? "Ma tu non lo conosci, lui non è falso. Avrà avuto un periodo di confusione. Può capitare a tutti." Lo difendo, non mi piace quando qualcuno viene giudicato. Ammetto che io stessa ho giudicato male Davide, e guarda come è andata a finire: mi sono innamorata di lui. La mamma ha risposto al mio messaggio: Torna per cena però. Altrimenti disturberai lì a casa di Arianna. Rispondo con un semplice: ok. "Mi ascolti?" Mi urla Davide. Sta urlando, non è un buon segno. "Non voglio che lo frequenti, non mi ispira molta fiducia." Parcheggia davanti ad una casetta modesta, quasi spoglia, grigia. "Non ti ispira fiducia? Tu invece si? Ho accettato di fidanzarmi con te perché ti amo e non so nemmeno se la cosa è reciproca oppure cerchi solo un modo per passare il tempo, perché è questo che sembra. Non mi dici mai niente di te, chissà cosa nascondi!" Questa volta non potevo restare in silenzio, non potevo lasciare che mi umiliasse. Ho reagito, e mi sento diversa: libera, ribelle. Scendo dalla macchina sbattendo la portiera e mi incammino da sola, "Mad, dove vai?" Urla lui dal finestrino, "A cercare una fermata dell'autobus." Si, ho proprio intenzione di cercare una fermata e di tornare a casa, o magari di andare sul serio da Arianna e chiederle come va con Alessandro. Oppure potrei addirittura andare da Marco.

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Gunaydin! Indovinate chi sta imparando il turco? Ioooo. Le serie tv turche mi stanno dando alla testa, salvatemi. Non ci bastava l'inglese, lo spagnolo, il francese e il latino. Comunque, vi consiglio vivamente di leggere La ragazza di Bube di Carlo Cassola, è un libro molto bello che parla di una storia d'amore durante il dopoguerra. A me personalmente piacciono di più i libri "moderni", infatti quando la prof ci ha assegnato questo libro per le vacanze ero un po' titubante ma mi è piaciuto. Vi consiglio anche A un metro da te, di cui avete sicuramente sentito parlare oppure avrete già visto il film; c'è molto da piangere e sono curiosissima di sapere come va a finire: vi prego di non spoilerare niente perché faccio parte di quella piccolissima minoranza di persone che non hanno ancora visto il film. Una raccomandazione per questa sera e poi vi lascio alle vostre cose: sta sera vi voglio tutti a guardare il cielo in cerca di qualche stella cadente, io non ne ho mai vista una e vorrei tanto, quindi mi sdraierò sul lettino da spiaggia giù in giardino e fisserò il cielo. Spero di poterci scrivere anche un capitolo. Vi lascio, ci vediamo domani.

10/08/2019

Il segreto per essere feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora