"Mad, fermati!" Cammino il più veloce possibile cercando una fermata dell'autobus, Davide mi rincorre. "Mad, dai. Non fare così." Io lo ignoro e continuo a camminare, "Scusi, sa dirmi dove potrei trovare una fermata dell'autobus?" Attiro l'attenzione di una signora anziana, "No, non ci serve. Scusi per il disturbo e grazie." Davide mi ha raggiunto, mi afferra per un braccio e mi allontana dalla vecchietta. "Scusa! Ho sbagliato, non posso scegliere io chi tu debba o no frequentare. Ma non posso assicurarti che all'improvviso inizierò a fidarmi di Mattia quindi promettimi solo che starai attenta, ok?" Mi sorride, le sue mani sono sulle mie braccia e mi guarda dritto negli occhi. Io annuisco e lui mi bacia la fronte, "Dai ora andiamo a trovare nonna." Mi dice, "Aspetta!" lo fermo e indico un fioraio, "Non possiamo mica presentarci a mani vuote." Lui sbuffa. Abbiamo comprato una composizione bellissima con delle rose bianche e gialle, "Secondo te le piaceranno?" Sono un po' preoccupata e agitata, è come se stessi andando a conoscere i suoi genitori. "Ma si, stai tranquilla." Dopo una breve battaglia su chi dovesse pagare i fiori, giungiamo ad una conclusione: metà e metà, così i fiori saranno un regalo di entrambi. Guardo l'ora, è mezzogiorno passato. Sullo schermo del mio cellulare appare un messaggio di mia madre. Torni per pranzo? Le rispondo velocemente, No, rimango a pranzo da Arianna. Ho dimenticato di avvertirti. Scusa. "Andiamo?" Davide mi afferra la mano e torniamo verso la macchina. "Forse è meglio andare via." Dice aprendo lo sportello dell'auto, "No, perché mai?" Guarda i mattoni del marciapiede, "E se fosse arrabbiata con me perché in tutto questo tempo non mi sono fatto vedere? Se non volesse più vedermi?" Non avevo mai visto questo lato di Davide, il lato fragile, insicuro. Gli prendo le mani nelle mie, come fa sempre lui: "Davide, una nonna ti ama a prescindere dal tuo comportamento, avrà sicuramente compreso il motivo per cui non ti sei fatto vivo. Sono sicura che sarà felice di vederti. Le sarai mancato tanto, non puoi arrenderti ora." Noto nei suoi occhi la paura, gli do un bacio per rassicurarlo e lui accenna un sorriso. Bussa alla porta solo dopo un altro incoraggiamento. Una signora anziana appare davanti a noi, i lunghi capelli bianchi e grigi sono raccolti in uno chignon più preciso del mio. Sul naso sono posati degli occhiali finissimi con le rifiniture dorate. Indossa dei vestiti chiari, una gonna azzurra e una maglietta bianca. Le rughe sul viso le danno un'aria stanca. "Davide?" La signora si sistema gli occhiali, "Sei proprio tu?" Davide sorride timidamente, "Si nonna, sono io." Gli da dei pizzicotti sulle guance, credo che non mi abbia notata. "Nonna, lei è Madison." Quegli occhietti quasi spenti e scuri spostano il loro sguardo su di me, "Molto piacere." Mi abbraccia, è così gentile ed amorevole. "Entrate." Dice poi. Veniamo accolti da un fresco soggiorno piccolino con molti centrini. "Questi sono per lei." Le dico, lei guarda le rose e ne accarezza i petali. "Sono bellissimi, grazie." Scompare dietro una porta di legno, "Venite, venite." Ci urla dall'altra stanza. Io e Davide ci guardiamo, poi lui va avanti e mi fa strada. La cucina è molto più piccola del salotto, le pareti sono di un colore che sembra sporco. Questa casa avrebbe bisogno di essere pittata nuovamente per portare un tocco di colore e felicità. Il tavolo è apparecchiato per due persone, guardo Davide per cercare una spiegazione, "Nonno." Mi sussurra lui. La nonna è occupata nel cercare qualcosa nella dispensa, "Mia nonna non ha ancora accettato del tutto la sua morte, quando mangia mette sempre un posto in più per lui." Aggiunge. Quel gesto, che potrebbe essere giudicato una pazzia è secondo me il più bel gesto d'amore che abbia mai visto. E' come se nonna Marina sappia che suo marito le è sempre vicino e con questo gesto si capisce quanto lei lo amasse. "Sedetevi, vi faccio mangiare qualcosa." Questa frase è bellissima. Ho una fame da lupi. Ci sediamo e nonna Marina ci mette davanti due bei piatti di spaghetti, sono anche buonissimi. "Complimenti signora." Mi pulisco la bocca, "Chiamami nonna Marina." Sentendo questa frase a Davide va qualcosa di traverso, faccio finta di niente. Solo adesso noto una cuccetta affianco al frigorifero. C'è un cagnolino che dorme, sembra molto anziano. "Si chiama Spiderman, ha quasi quindici anni." Quel cagnolino non fa una piega, se ne sta lì buono buono a dormire, non ha nemmeno abbaiato quando siamo arrivati. "Ti ricordi Davide quando lo abbiamo preso? Eri così felice. Te lo regalammo quando a otto anni fosti affidato a noi. Stavi guardando Spiderman e allora decisi di chiamarlo così." Sorrido al pensiero di un piccolo Davide che non sta mai fermo, un piccolo Davide che gioca con il suo cucciolo rincorrendolo per tutto il giardino. "Davide non è che potresti aggiustare la porta sul retro? Non si chiude molto bene." Davide non ha parlato per niente durante il pranzo e la sua espressione durante il racconto della nonna era quella di sempre. Si alza e scompare nel corridoio. "Allora, da quanto state insieme?" Nonna Marina deve essere molto impicciona, "Da quasi due settimane, non molto." Bevo, "Sai lo vedo diverso." Queste sue semplici parole rappresentano per me qualcosa di unico, mi sento quasi... speciale. "Quando il cancro, un anno fa, si è portato via mio marito; Davide è uscito fuori di sé, Giuseppe per lui era il padre che Davide non ha mai avuto." La interrompo, "Davide non aveva il padre?" Lei agita le mani, "Oh, no no. Mi sono spiegata male io. Davide il padre lo aveva e lo ha ancora, ma lui non si è mai comportato come tale. Non credo che tu sappia tutta la storia, Davide è uno che preferisce tenersi tutto dentro; ma non posso essere io a raccontartela. Lui deve affrontare le sue paure e il suo passato e se tiene veramente a te sono sicura che ti racconterà lui stesso quello che ha passato; devi solo dargli tempo." Davide torna e purtroppo nonna Marina non può finire di parlare. "Tutto ok, la porta si chiude perfettamente." Mi alzo e vado ad accarezzare Spiderman, è così carino. Sarà anche vecchio ma le coccole gli piacciono molto.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Buongiorno fanciulli! Questo è il capitolo di oggi ed ho anche una sorpresa per voi. Questa settimana sono più libera quindi potrei pubblicare anche due capitoli al giorno. Giovedì è Ferragosto ed essendo festa ho deciso di prendermi un giorno di ferie. Venerdì invece sono impegnata e non sono sicura al cento per cento di riuscire a pubblicare due capitoli, ma mi impegnerò e farò il possibile per pubblicarne due. Ieri sera ho aspettato le stelle cadenti, ma niente; non ne ho vista nessuna. Vi ricordate il libro che stavo leggendo? A un metro da te, lo avevo comprato giovedì e ieri l'ho finito. Non potete capire quante lacrime ho versato, avrei potuto riempire non so quanti secchi. Oggi volevo vedere il film ma non ci sono riuscita, più tardi ci riproverò ma non vi prometto niente. Allora: cosa ne pensate del capitolo? E della storia? Ora vi lascio pranzare anche perché devo andare a mangiare anche io. Ci vediamo dopo pranzo con un altro capitolo.
11/08/2019
STAI LEGGENDO
Il segreto per essere felici
RomanceGli opposti si attraggono? E se invece alcune volte si è uguali? Forse la storia di Madison e Davide potrà rispondere a queste domande. La loro storia è un po' diversa, i protagonisti non sono uguali mas nemmeno del tutto opposti, si troveranno e si...