38

14 0 0
                                    

"Nonna, io volevo dirti grazie." Sto aiutando nonna Marina a sparecchiare e quando sente queste parole si blocca, "Tu e nonno ci siete sempre stati per me, sin da quando ero piccolo; ma io, io ti abbandonata proprio quando avevi bisogno di aiuto. Mi paghi l'affitto di quel buco di casa con la tua pensione, e non è giusto. Quindi se tu vuoi puoi smettere di pagare tutto, io non sarò più un problema per te." Continua. Marina va a sedersi al suo fianco, "Tesoro mio, tu non sei mai stato un problema per me. Io ho perso tuo nonno come lo hai perso tu e non ti giudico perché mi hai abbandonata, avevi bisogno di stare da solo. E poi, io non sono sola ho Spiderman e tu hai Madison." Gli occhi mi si riempiono di lacrime, Davide abbraccia sua nonna e non posso fare altro che pensare a quanto vorrei anche io dare uno di quegli abbracci alla mia. "Nonna, ora però dobbiamo andare." Marina lo guarda con il viso bagnato di lacrime, "Promettimi che tornerai, che tornerete." Davide annuisce anche se non molto sicuro, "Te lo prometto." L'abbraccia di nuovo. Nonna Marina viene verso di me e mi abbraccia forte, Davide nel frattempo fa qualche carezza al cane che finalmente scodinzola. "Tu invece promettimi che lo riporterai sulla giusta strada, promettimi di dargli il tempo di cui ti ho parlato prima." La stringo forte. Lei si che può essere ritenuta una vera donna. Oggi ho ritrovato in nonna Marina un affetto che mi mancava da un po', un affetto che i miei nonni non mi facevano mai mancare e solo ora a distanza di anni posso godere di questo privilegio che va ben oltre un bene materiale.

***

"Tua nonna è unica." Dico durante il tragitto di ritorno, "Lo so. Lo so." Davide mi sorride, questo è un sorriso diverso dagli altri, è un sorriso vero, luminoso. Metto la mano sulla sua, "Stavo pensando: visto che mi sono iscritta a scuola guida avrei bisogno di un aiuto perché non so proprio dove mettere mano, conosci qualcuno che sia disposto a darmi lezioni?" Chiedo ironica, "Conosco un ragazzo molto bravo che da lezioni gratis, inoltre è anche bellissimo e affascinante." Risponde lui, io rido, "Scommetto che è anche modesto." Mamma apre la porta di casa, "Ben tornata!" La casa profuma di qualcosa di dolce, "Che cos'è questo profumino?" Chiedo annusando l'aria, "Sto preparando dei biscotti." Il mio sorriso si allarga e gli occhi si trasformano in cuoricini rossi. Con la bava alla bocca vado verso al cucina e trovo sul tavolo una quantità enorme di biscotti al cioccolato, "Non sapevo dovessi sfamare un esercito." Dico, ne prendo uno, è ancora bollente e lo passo da una mano all'altra cercando di non bruciarmi. Mamma ride, "Papà?" Chiedo, "E' andato a svolgere delle commissioni." Che strano, è domenica. "Posso aiutarti a fare qualcosa?" La mamma cerca disperatamente qualcosa facendo avanti e indietro per la cucina. Ignora la mia domanda, "Che cosa cerchi?" Continua ad aprire tutti gli sportelli, "Una ciotola, quella trasparente con le strisce rosse." Risponde senza fermarsi, "Questa?" Chiedo alzando l'oggetto sperduto, mamma si ferma e rimane a guardarmi, "Cosa faresti senza di me!" Rispondo guardandomi le unghie corte e smaltate. "Madison, dovresti per favore andare nella dispensa a prendere delle altre gocce di cioccolato."

"Vado!" La dispensa è piena di cibo, pentole, pile di giornali. Non so dove mettere mano. L'occhio mi cade su una mensola e così, per caso, trovo le famose gocce. Torno in cucina vittoriosa e le porgo a mia madre, "Ora prendi la vanillina, dovrebbe essere sul tavolo da qualche parte." Mi dice, alzo teglie, vassoi, scodelle, pentole, zucchero, farina, e mille altre cose. Se papà vedesse tutto questo disordine diventerebbe pazzo, forse ha fatto bene ad uscire."Ora aiutami a mettere tutto in ordine prima che torni tuo padre." Si asciuga il sudore sulla fronte con il grembiule legato in vita. Nella lavastoviglie non c'entra tutto, quindi mi offro per lavare qualcosa a mano. Mamma invece inizia a pulire casa da cima a fondo. Mi chiedo cosa dobbiamo farci con tutti questi biscotti, sono davvero troppi, non li finiremo mai tutti. Sfinita mi sdraio sul divano, ma mi rialzo subito. "Mamma, vado a farmi una doccia e poi andrò a riposare." Lei urla, "Va bene!" salgo di sopra e mi faccio una lunga doccia, l'acqua tiepida mi scorre addosso e la stanchezza va via velocemente, sono già molto più rilassata. Lego i capelli ancora umidi, accendo il condizionatore e mi sdraio sul letto per leggere un po'. I miei occhi però si chiudono velocemente ricordando quando io e Davide abbiamo fatto i biscotti in vacanza. Quel giorno ebbe inizio tutto, Davide scatenò in me qualche strano sentimento che solo adesso riesco a definire: amore.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Secondo capitolo della giornata. Sono felicissima, oggi il mio adorato cagnolino compie quattro anni. Sta crescendo

11/08/2019

Il segreto per essere feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora