Sto iniziando il secondo giorno senza di lui e non sono pronta. Ripenso continuamente a noi, quel noi che eravamo prima; sapere che eravamo un noi solo per me mi stordisce. Per lui non sono mai stata niente mentre Davide per me era tutto. Me ne sto sdraiata sul mio letto, sono sotto le coperte nonostante facci ancora caldo. Fisso il soffitto bianco. Il bianco é il colore della purezza e il mio amore per quel ragazzo era puro. Non riesco a capire perché in questo mondo tutti vogliano solo ferirti, farti a pezzi; io sono stanca. "Mad, buongiorno." Arianna apre lentamente la porta della mia camera, lo aveva detto che sarebbe tornata e lo ha fatto. Dietro di lei c'è Alessandro con un mazzo di fiori in mano. Li posa sul mio comodino affianco alla foto mia e di Davide che ho abbassato per non vedere più. "Stai meglio oggi?" Ari si siede si piedi del letto, Ale invece si é seduto sulla sedia girevole della mia scrivania. "Bene." Mento. "Si vede che non stai bene, ma non puoi restartene qui così. Devi prendere in mano la tua vita, devi reagire." Le sue parole non sono del tutto sbagliate, ma io proprio non ci riesco ad andare avanti, a dimenticarlo. "Io Davide non lo capisco, era così romantico quando stava con te. Non può essere tutto finto." Alessandro gioca con una penna, "Invece lo era, era tutto un gioco." Urlo io. Urlare, ecco di cosa ho bisogno. Di andare da qualche parte e urlare più forte possibile per liberarmi da questa agonia. "Sono sola, non ho più nessuno." Dico ad occhi bassi, "Madison, ma che dici?! Ci sono io, tua madre, Marco; anche Alessandro tiene a te." No, non é vero. Ari e Ale vengono qui per compassione, lui mi conosce appena. Non lo avrei mai fatto, non avrei mai dubitato della mia amicizia con Ari, ma Mattia era come lei per me e se mi ha tradito lui chi mi assicura che non lo farà anche Arianna? "Andate via, vi prego." Ho bisogno di restare da sola con i miei problemi, con la mia malinconia. "Madison io sono qui per te e se anche per un solo secondo tu pensassi che ti lascerò da sola in questo stato sappi che sbagli. Io non ti abbandono." Rimango in silenzio con i loro occhi fissi su di me. "Dai ora andiamo a fare colazione, tua madre ha preparato i punkcakes e noi abbiamo portato un vaso enorme di nutella." Mi alzo lentamente e con la velocità di un bradipo arrivo in cucina. Il tavolo é ricoperto di cibo, latte, succo di frutta. Nel lavandino c'è una pentola sporca di impasto, questo vuol dire che i punkcakes sono ancora caldi. Marco é seduto a tavola, mi siedo accanto a lui e poi prendono posto anche Ari, Ale e mamma. "Ti piace questa colazione? L'ho preparata per te con tanti amore." No, l'amore non esiste, é una stupida illusione dell'essere umano; ormai l'ho capito. La colazione é buona, devo ammetterlo, ma l'amore non c'è. Non so più chi sono. Fino a pochi giorni fa ero una ragazza felicissima e innamorata, ma ora? Cosa sono ora? Di certo non sono più quella ragazza. Sono sola e con il cuore appezzi. "L'amore non esiste." Borbotto, con lo sguardo perso nel vuoto. "Madison, tutto bene?" Chiede mia madre, "L'amore non esiste, l'amore non esiste." Finisco in lacrime, "L'amore non esiste." Ripeto. Io non sto bene, lo so. Ho paura che in questo modo li stia spaventando e che anche loro si allontaneranno da me lasciandomi più sola di quanto non lo sia già. "Non é vero..." Mia madre si avvicina a me e poggia una mano sulla mia spalla, "L'amore esiste ma a volte é doloroso. Purtroppo é così. Grazie al nostro amore tu ti rimetterai e tornerai ad amare." Scuoto la testa. Vorrei poterlo fare, ma dubito di esserne ancora capace. Cerco di fare finta di niente e ricomincio a mangiare come se niente fosse.
***
É tutto inutile, ogni film che vedo, ogni libro che leggo, niente mi aiuta a superare questo mio stato di dolore. Corro sotto la doccia, l'acqua é ancora fredda e la sento riscaldarsi goccia per goccia sul mio corpo nudo. Arianna e Ale sono andati via prima di pranzo, Marco invece resterà qui finché non parto per l'università. L'università, il mio futuro, e se non fossi pronta? Se stessi sbagliando tutto nella mia vita? Queste domande non me le ponevo più quando c'era Davide al mio fianco. Ora invece mille pensieri e mille domande si impossessano della mi mente strappandomi l'ultima speranza che avevo. Perché la vita é così? Perché non può andare tutto bene? Faccio una doccia lunga, forse la più lunga che ho fatto in diciannove anni di vita. Non mi preoccupo del prezzo della bolletta che salirà, non mi preoccupo più di niente. Rappresento un peso per tutti adesso: mia madre non lavora da due giorni e credo che non lo farà fino al mio trasferimento a Roma; Marco ha lasciato il suo coinquilino da solo per venire qui ad assistermi; Arianna soffre vedendomi in questo stato. Mi chiedo come sarebbe andata la mia vita se mia madre e mio padre non mi avessero adottato, come sarebbe andata se i miei genitori biologici non mi avessero abbandonato ma mi avessero tenuto con loro nonostante le difficoltà. Una cosa é certa, in quel caso nessun ragazzo si sarebbe avvicinato a me per i soldi invece ora lo fanno. Ovviamente non voglio dare la colpa di ciò che é accaduto alla mia famiglia, loro non si meritano tutto questo e io sto diventando un ostacolo nella loro vita, sto diventando un peso e non mi piace esserlo. Pensandoci bene io non sono come loro, non appartengo alla loro famiglia e questo complica le cose. Mi dispiace mettere in dubbio tutta la mia vita ma purtroppo é così. I brutti pensieri si stanno impossessando del mio cervello, non ne posso più.
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Buongiorno! Avete già mangiato? Io ancora no...
Allora, Madison sta mettendo in dubbio tutto, cosa farà? Riuscirà ad uscire da questa sorta di depressione? Questa volta non vi darò indizi, dovrete continuare a leggere per sapere come va a finire. Mancano pochissimi capitoli.14/09/2019
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Il segreto per essere felici
RomanceGli opposti si attraggono? E se invece alcune volte si è uguali? Forse la storia di Madison e Davide potrà rispondere a queste domande. La loro storia è un po' diversa, i protagonisti non sono uguali mas nemmeno del tutto opposti, si troveranno e si...