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Vengo spesso in questo centro commerciale ma non ci sono mai venuta con il mio ragazzo, mi fa ancora strano chiamarlo il mio ragazzo ed ora stiamo insieme da poco più di un mese. Afferro la sua mano mentre percorriamo questi enormi corridoi. "Che ne pensi di questa maglia?" Mi fa vedere una maglia a maniche corte completamente nera, faccio una smorfia, "E' completamente nera, ogni tanto potresti indossare qualcosa che mette allegria. Questa per esempio." Gli mostro una t-shirt celeste con una fantasia a fiori, "Si, peccato tu l'abbia presa nel reparto femminile." Ride e si morde il labbro, io rido con lui. Non mi ero accorta che fosse un capo femminile. Trovo dei jeans stupendi, un po' lenti e scuri. "Voglio provarli." Dico correndo verso il camerino, Davide mi insegue correndo; ha quasi urtato una ragazza che lavora qui, la quale è rimasta a guardarci con aria di disapprovazione. Mi appoggio al muro per riprendere fiato ma Davide non me lo permette e mi bacia. "Come mi stanno?" Esco dal camerino come se fossi una diva, lui sorride, "Ti stanno benissimo." Faccio una piroetta e torno a cambiarmi. Dopo aver discusso davanti alla cassiera per decide che dovesse pagare o no, e dopo aver vinto prendiamo le scale mobili e saliamo al primo piano. Anche qui ci sono negozi a non finire e Davide entra in un negozio per occhiali, inizia a provarsi quelli da sole ed ogni volta che ne prova uno fa una faccia buffa, lo imito mentre il cassiere ci guarda storto, "Avete intenzione di comprarli oppure no?" Mette le mani sui fianchi, "No, volevamo solo provarli tutti." Dice Davide. Rimettiamo a posto gli occhiali ed usciamo prima che ci cacci il cassiere. "Perché non ti compri qualcosa del genere?" Davide mi indica il manichino con indosso un tubino nero smanicato, scuoto la testa, "Non mi piace." Lui insiste, "Dai almeno provalo." Ne prende uno appeso e me lo passa io sbuffo e controvoglia mi dirigo verso i camerini. Non ho mai indossato un tubino, alcuni modelli sono volgari e io non voglio risultare volgare indossandone uno. "Sei pronta?" Mi chiede, "Ho quasi fatto." E' troppo attillato secondo me. Mi guardo allo specchio, giro da un lato, poi da un altro. Finalmente mi decido ad uscire dal camerino anche se con un po' di vergogna. Davide mi guarda da capo a piedi e sorride, "Sei bellissima." Dice con quella luce negli occhi. Io arrossisco e torno a cambiarmi. "Quindi lo prendi?" Stiamo andando alla cassa, "No, mi dispiace." Vado a rimetterlo dove lo abbiamo preso. "E' davvero un peccato, ti stava benissimo."

***

"Ti va se ci fermiamo al bar?" Chiede Davide, "Ti offro qualcosa." Aggiunge, "Va bene, ma solo perché offri tu." Ci sediamo ad uno dei pochi tavoli vuoti, "Io prendo una granita alla coca-cola, tu Mad, che cosa vuoi?" Ci penso un po' su, "Prendo anche io una granita all'amarena, grazie." In pochi istanti ci vengono servite le nostre rinfrescanti granite, con questo caldo ci proprio voleva. "Sai di cosa non abbiamo mai parlato noi due?" Dico dopo due sorsi, "No." Risponde lui, "Del nostro futuro. Non ci siamo mai chiesti che cosa faremo ora che abbiamo finito il liceo." Si pulisce la bocca, "Cosa farai ora che hai finito il liceo?" Continua a sorseggiare la sua granita, l'ha quasi finita. "Sicuramente l'università. Lettere moderne precisamente. Fra qualche giorno devo andare a Roma per il test d'ingresso." Bevo un altro po', "Wow, non me lo avevi detto." E' deluso, "Te ne volevo parlare ma l'ho dimenticato. Se vuoi puoi venire anche tu." Gli torna il sorriso, "Non lo so devo controllare l'agenda." Mi prende in giro, "E tu invece? Non hai mai parlato di università o sbaglio?" Scuote la testa, "Non sbagli. Non ho mai parlato di università perché la mia passione è il disegno."

"Beh potresti fare qualche corso online oppure iscriverti a qualche facoltà di design."

"Non lo so, non ne sono troppo convinto."

"Dovresti decidere, non ti rimane molto tempo prima che inizino i corsi."

"Ci penserò, valuterò un po' di cose."

"Ti dico solo questo: se quello che vuoi fare nella vita è l'artista allora vai all'università altrimenti non potrai mai diventare ciò che vuoi e finirai per fare un lavoro come gli altri."

"Tu quindi ti trasferirai a Roma. Non ne abbiamo mai parlato."

"Si, mi trasferirò i primi di settembre credo. Così posso seguire i precorsi. Se tu sceglierai una facoltà a Roma non ci saranno problemi, altrimenti potremmo comunque provare una relazione a distanza. Io comunque nei weekend tornerò qui."

"Io non voglio perderti."

"Non mi perderai, te lo prometto."

"Ecco a voi il conto." Un cameriere si intromette. Davide paga e poi andiamo via. "Ti va se facciamo una passeggiata?" Gli chiedo, lui annuisce e mi prende la mano. Abbiamo poggiato tutte le buste in macchina ed ora stiamo passeggiando per queste strade. "Hai già trovato una casa a Roma?" Mi chiede dopo un lungo periodo di silenzio, speravo che avessimo chiuso l'argomento. "Si, l'ho trovata. Io ed Arianna vivremo insieme, lei studierà medicina. E da quanto ho capito con noi ci sarà anche un'altra ragazza che conosceremo solo ad ottobre quando inizieranno le lezioni." Davide tira un calcio ad un sasso, "Mi fa piacere che resti con Arianna, mi sento tranquillo se so che sei con lei. Alessandro invece? Abiterà con voi?" Alzo le spalle, "Sinceramente non lo, non ne abbiamo ancora parlato ma è possibile che per il secondo anno venga a stare lì anche lui. Vedremo cosa ci riserva il futuro." Davide mi guarda, "Il futuro è sempre incerto." Mi appoggio a lui mentre torniamo verso la macchina. "Quando devi andare a fare il test d'ingresso?" Tira giù il finestrino, "Dopodomani. A breve avrò anche l'esame teorico per la patente." Mi metto la cintura di sicurezza, "Quanti esami!" Dice lui, "Quanto è vero, figuriamoci dopo che avrò iniziato l'università." La strada non è molto trafficata e in poco tempo Davide mi ha riaccompagnata a casa.

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Buongiorno e buona domenica! Solo io pensavo che oggi fosse sabato? Non ci sto capendo più niente, so solo che fra quindici giorni ricomincio la scuola. Che fate di bello oggi? Io più tardi andrò a visitare un castello qui vicino, si dice che sia infestato: chissà!? Poi forse questa sera esco con delle amiche ma non ne sono sicura perché non ho tanta voglia ma quest'estate ci siamo viste pochissimo, quindi vedremo. Ho una domanda per voi, visto che in questo capitolo si è parlato parecchio di università e di futuro: voi sapete cosa volete fare da grandi? Sapete già quale facoltà frequenterete? Oppure non avete intenzione di andare all'università?

01/09/2019

Il segreto per essere feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora