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"Dai Davide, aiutami ad apparecchiare." Arianna ed Alessandro fra poco saranno qui, ceneremo insieme da Davide e poi vedremo qualche film. Una serata semplice ma in compagnia di persone speciali. Il pollo è già nel forno, si deve solo apparecchiare. "Arrivo." Davide è in salotto ad impostare il mio profilo Netflix sul suo televisore. Mi abbraccia da dietro e rimaniamo stretti per alcuni secondi. "Quale tovaglia devo mettere?" Apro il cassetto delle tovaglie, "Quella bianca. Aspetta che ti aiuto." Prende due angoli della tovaglia, io afferro gli altri e due e la stendiamo sul tavolo. Prendo i tovaglioli mentre Davide apre la lavastoviglie per prendere piatti e bicchieri. Il campanello suona proprio quando il tavolo è apparecchiato. "Ciao!" Arianna si catapulta in casa appena Davide le apre la porta. Corro ad abbracciarla. Davide e Alessandro si salutano con un abbraccio breve e poi tutti prendiamo posto a tavola. "Allora, poi cosa avete deciso? Verrete alla festa?" Chiede Arianna assaggiando il pollo che ho cucinato. "Si" Rispondo nello stesso momento in cui Davide dice: "No." Arianna rivolge uno sguardo confuso al suo ragazzo, "Si o no?" Chiede Alessandro. "Non è sicuro, al massimo possiamo venire per poco tempo." Io non capisco a cosa serva andare ad una festa per solo un'ora, a questo punto non ci si va per niente. Però io voglio andarci, ora che mio padre non può dirmi più cosa fare mi sento libera e voglio divertirmi al massimo prima che cominci l'università. "Vedremo." Aggiunge. "Voi invece ci andate?"

"Si."

"Voglio salutare tutti prima di partire."

"E' quello che vorrei fare anche io ma qui non tutti hanno fidanzati permessivi." Scherzo. Davide mi lancia un'occhiataccia e anche quello sguardo per quanto possa essere cattivo e minaccioso mi fa innamorare. Ogni singolo sguardo, ogni singola carezza e sento uno zoo nello stomaco; dire farfalle sarebbe troppo riduttivo. E' come se dentro di me si scatenasse il più brutto dei terremoti. Basta uno sguardo e le mie gambe diventano gelatine e non riescono più a sostenere il mio peso. Mi chiedo se anche per lui sia ancora così, oppure se in questi due mesi lui abbia già dimenticato queste sensazioni. "Chi ha cucinato dei due?" Alessandro improvvisamente smette di mangiare, "Io, perché? Non è buono?" Nessuno ha detto niente, magari non volevano offendermi, "No no, è buonissimo. Pensavo avesse cucinato Davide, in quel caso saremmo potuti morire tutti." Davide risponde con una smorfia ed io rido. Non avrei mai pensato che Davide ed Alessandro sarebbero potuti diventare amici ed ogni volta che li vedo scherzare o parlare come due amici mi sorprendo; non posso farne a meno. Sono così diversi eppure hanno tante cose di cui parlare. A chi mi dice che gli opposti si attraggono non so più se credere o no, anni fa ci credevo ma ora non lo so più; io e Davide sembriamo così diversi ma in realtà siamo simili, congruenti. Secondo me non c'è una regola precisa in amore, sceglie il cuore di chi innamorarsi senza badare a differenze e similitudini. Il detto: gli opposti si attraggono potrebbe funzionare se fossimo calamite ma siamo ben diversi da esse. "Ale, mi passi l'acqua?" Alessandro passa la bottiglia alla sua ragazza che lo ringrazia con un bacio stampo, sono troppo sdolcinati, persino per me. Davide fa una faccia schifata, "E' inutile che fai così. Ormai lo sappiamo che tra i quattro sei tu quello più romantico." Ale fa un'altra battutina scatenando l'irritazione di Davide, "Io romantico? SI vede che mi conosci poco." Resto in silenzio ad osservarli mentre si prendono in giro, o meglio: mentre Ale prende in giro il mio ragazzo. "Io ti conosco abbastanza da dedurre che sei tu il più romantico qui in mezzo." Scuote la testa, "Io non credo proprio." Ale alza un dito a mo' di intellettuale, come uno studente alza la mano per chiedere al professore il permesso di intervenire. "Chi è quello che la notte di San Lorenzo ha portato la sua ragazza a dormire in spiaggia, sotto le stelle?" Davide fa per rispondere ma Alessandro non gli da tempo, "Tu! Chi sta facendo un ritratto della sua ragazza in un campo di margherite? Sempre tu. Chi ha regalato alla sua ragazza un ciondolo a forma di cuore che proviene dalla sua famiglia? Oh, ma guarda, sempre tu." Alessandro ride mentre Davide incrocia le braccia al petto e appoggia la schiena allo schienale della sedia. Non sa cosa rispondere. "Fossi in te non parlerei per niente. Tu e Arianna siete praticamente marito e moglie." Borbotta, "Obbiezione!" Si alza Ari, poi ridendo torna a sedersi. "Arianna ha già un anello al dito, le vostre famiglie si conoscono e tu sei andato in vacanza con Ari e i suoi genitori." Davide non ha tutti i torti. Arianna mi ha anche raccontato alcune sorprese che Alessandro le ha organizzato. Quando le ha dato l'anello ad esempio, Ale aveva creato una scia di petali di rose rosse, con candeline accese ovunque, il tutto conduceva alla scatoletta con l'anello. "Si tratta di un anello di fidanzamento, mica dobbiamo sposarci." Arianna che fino ad adesso era rimasta in silenzio come me per osservarli, interviene: "Ora basta, siete in parità." La cena procede benissimo con altre battutine ed evocazioni di tempi lontani. Davide è l'unico che non parla del suo passato, non voglio costringerlo. Raccontare tutto a me è stato difficile e non voglio vederlo piangere di nuovo, perché quando piange lui sto male anche io.

***

"Dimmi un po': come faceva Alessandro a sapere del ritratto che ti sto facendo?" Sto finendo di sparecchiare quando Davide mi fa questa domanda, "Io, non lo so." Evito di guardarlo, finirei per confessare e ridere come una pazza, "Io credo che tu mi stia mentendo?" Si avvicina furtivo, "Io? No, io non mento." Sto indietreggiando e sono arrivata in salotto, inciampo al divano e cado su di esso. "Dimmi la verità." Davide inizia a farmi solletico e io divento tutta rossa, non riesco a parlare con tutte queste risate. Sento una lacrima uscire dall'angolo dell'occhio." Confesso." Cerco di dire tra le risate, "Non ho capito?" So benissimo che ha capito ma si sta divertendo troppo. "Ho detto che confesso." Finalmente riesco a riprendere fiato, "Ne ho parlato con Arianna, io e lei parliamo di tutto." Davide mi guarda, "Si lo avevo immaginato era solo una scusa per farti il solletico." Dice con aria disinvolta. Mi è venuta un'idea: inizio a fargli solletico ma lui non reagisce. Mi guarda e scuote la testa, "Io non soffro il solletico, mi dispiace." Incrocio le braccia al petto, "Uffa però! Così non vale."

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Buongiorno! Come state? In caso ve lo stesse chiedendo, io sto bene. Volevo informarvi che oggi purtroppo non riuscirò a pubblicare due capitoli perché devo andare a comprare le ultime cose per la scuola tra cui anche i libri che mi mancano, quindi il capitolo importante e con rivelazioni shock lo vedrete domani. Evito di farvi altri spoiler perché ho già detto troppo. Ciao!

11/09/2019

Il segreto per essere feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora