Capitolo 54

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Rachel pov

"Non è molto, ma é tutto quello che abbiamo" dice Richard, dando l'ultimo granellino di ambrosia rimasto.

"Direi che così è più che sufficiente" Tara si avvicina a Garfield. Ero pronta per scansarla bruscamente con la mano, colpa dell'iperattività, o forse della gelosia.

Eppure non fece niente, lo squadrò dall'alto in basso e... e basta, tornò a fare compagnia a Kori.

"Venite, la cena è pronta!" Dice Kori felicissima.

"Tecnicamente potrebbe anche essere la colazione, quella" Se Victor non faceva una battuta non si poteva mangiare.

La rossa di limitò a sbuffare, per poi accennare un sorriso al ragazzo.

Richard e Tara ci seguirono. Venne pure Charlie, adagiando Luke vicino a se, controllandolo ogni tanto. È strano il fatto che si faccia vedere ormai da tutti noi, fino a qualche settimana fa nessuno sapeva nemmeno della sua esistenza. Il che è una cosa del tutto normale normale, anche se la faccio sembrare strana. Come fai ad essere a conoscenza dell'esistenza di un morto? Non lo vedi, non lo senti, non gli parli. In realtà non ci lasciano mai soli; a meno che non lo vogliamo. La maggior parte pensa che se ne vadano per sempre, magari ci danno un occhiata quando capita e poi trascorrono la vita negli inferi. Ma se il cuore decide di non lasciarli, allora rimangono. E So che tu sei sempre rimasta, mamma. Ricordo ancora tutte quelle ninna nanne sui pegasi e sui satiri. Tutte quelle storie su Zeus, Poseidone e Papà. Tutto ciò che abbiamo trascorso lo conservo qui, nel cuore. E anche se non posso vederti so che sei qui. Da qualche parte. Ma qui.

"Rachel che ne pensi?" Dopo vari tentativi di Richard di risvegliarmi dai miei pensieri, la prima cosa a cui  penso è il tempo: quanto ne sarà passato?

"S-su che cosa?" Chiedo un po' in imbarazzo.

"Sul fatto che la sottoscritta cucina male" dice Tara facendo la finta offesa, incrociando le braccia.

Non risposi, non sapevo che dire (anche perché non avevo dato nemmeno un morso all'hamburger di pollo).

Dopo qualche minuto Kori prese il discorso

"Allora, avete trovato il portale?" Chiese, guardando a me e a Victor.

"Si, l'abbiamo testato più volte" dice Victor addentando il suo hamburger.

"Dopo esserci riposati ci rimetteremo in cammino" Richard diede un altro sguardo alla mappa che portava sempre con se.

"Per ora siamo stati fortunati, ma potremmo anche perderci. Dobbiamo essere sicuri di star andando nella giusta direzione" dice Dick riposando la mappa.

"A questo penseremo dopo. Parliamo di cose serie ora" dico alzandomi in piedi e guardando tutti negli occhi.

"Garfield avrà bisogno di una trasfusione. Avrà perso minimo un litro di sangue. Qualcuno sa il suo gruppo sanguigno?"

Dopo un lungo silenzio Tara si decide a parlare

"AB+" dice in un sussurro.

"Grazie agli dei" dico sospirando.

Ed ecco quando la lezione alle elementari sui gruppi sanguigni ti può tornare utile.

"Possiamo donare tutti meno di mezzo litro? Anche solo 3 di noi, io compresa." Dico con tono disperato.

"E se avesse qualche reazione strana? Sai, ricevere il sangue di 3 persone diverse non è il massimo." Dick si alza, ma io lo zittisco con uno sguardo fulminante.

"Per favore..." dico poi io.

"Ma non abbiamo gli strumenti adatti" Kori si avvicina e si siede vicino a me.

"Forse Luke avrà un kit medico nella sua "stanza" Dice Victor grattandosi il mento.

"Dovremmo tornare indietro? Non siamo nemmeno sicuri se questo kit medico ci sarà" Tara non sembra convinta. In realtà nessuno lo è più di tanto.

"E allora che si fa?" Dico io.

"Andrò a controllare. Se troverò qualcosa ve la porterò" Charlie non aveva parlato più di tanto.

"Sta attento" dice Kori, mentre il fantasma si prepara per il viaggio.

"Grazie..." riesco a dire solo questo. Lui si limita a guardarmi negli occhi e annuisce deciso.

E in poco tempo la squadra era di nuovo divisa. Che bello.

"Lo aspetteremo qui. Intanto pensiamo a come uscire..." dice Kori, sedendosi al suo posto originale.

"E a come non perderci" aggiunge  Victor.

Richard riapre la mappa, girandola a destra e a sinistra. Poi, il suo sguardo si ferma su qualcosa in fondo a destra.

"Una bussola! Victor, riesci a costruirne una?" Chiede Dick speranzoso.

"E melo chiedi pure?" Victor inizia a frugare nel suo zaino, per poi far uscire innumerevoli pezzettini di rame, acciaio e bronzo celeste. Si mise subito ad armeggiare con i suoi attrezzini tascabili.

"Fantastico" disse Dick, sorridendo. Era una delle poche volte che riuscivo a vederlo sorridere.

"Parlami del portale" disse poi a me.

"Ti dico solo che se non sei un esperto in apnea non puoi oltrepassarlo" dico ridacchiando.

"Mh... quindi si deve mantenere il respiro?" Chiede lui.

"Si, più o meno per venti secondi" dico io, dando uno sguardo a Garfield.

"Appena Charlie torna dobbiamo rimetterci in cammino" dice Kori, prendendo il resto delle cose surgelate che ho portato.

"Con cerbero arriveremo in fretta" dico, sorridendo al cane di mio padre.

Dopo un po' di silenzio sento un flebile russare. Mi giro verso l'origine del rumore e mi accorgo di Tara che dorme.

"Ci conviene fare dei turni, per restare più al sicuro possibile" dice Dick.

"Concordo. Inizio io, tanto devo ancora finire la bussola, e non ci vorrà poco tempo" Victor si siede più comodamente, mentre tutto noi ci addormentiamo.

E ovviamente i sogni non tardano ad arrivare

Diversi | BBRAE 💚💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora