Capitolo 55

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"Tic-tac-tic-tac... il tempo scorre  Rachel" e riecco Crono, mi ritrovo nello stesso posto dell'ultimo sogno che ho fatto.

"Vediamo quanto manca... ah si ecco qua... 7 ore, 43 minuti e 16 secondi..." prende un grosso libro rosso e nero, simile ad un'enciclopedia, da dove legge il tempo.

"Tieni il conto del tempo che rimane a ciascuno di noi... in quel libro?" Chiedo indicandolo.

"Ottima intuizione Sherlock. Avresti potuto fare La detective..." riprende a sfogliare il libro.

"Ecco qui il tuo nome, ragazzina" al suono di quelle frasi mi si gela il sangue.

"Su di te c'è un grosso punto interrogativo. Perché? Bhe, semplice, potresti morire da un momento all'altro. Forse potresti anche non svegliarti più. Ah... non è fantastico il futuro? Così incerto, ti mette sulle spine... non saprai ma dove come e quando si terrà il tuo ultimo respiro" sorride in modo maledico.

"Mi hai già detto troppo, ora vattene via" Dico con voce flebile, come se invece di ordinarglielo glielo stessi chiedendo per favore.

"Forse non hai ancora capito... io sono il padrone dei tuoi sogni... ti distruggerò pezzo per pezzo Rachel... e quando lo avrai finalmente capito, sarà troppo tardi"

Mi sveglio di soprassalto, spaventando Tara, che faceva il suo turno.

"Tutto... ok?" Dice incuriosita.

"Si, si... stupidi incubi"

"Dopo tocca a te fare il turno" dice la bionda, rimettendo gli occhi sul fuoco.

Mi siedo sul sacco a pelo e la guardo.

"Sei diversa" dico squadrandola.

Lei mi guarda, per poi girarsi.

"Lo pensano tutti" dice, sempre di spalle.

"Sai... prima non prendevo quasi nulla seriamente. Pensavo che, essendo figlia di Zeus, avrei potuto fare ciò che mi pare, senza preoccuparmi delle conseguenze..." ritorna a mettere gli occhi sul fuoco.

"Prima ci hanno catturato... e Kori mi chiese di evocare un fulmine su Luke. Quando capii che senza di me potevamo morire... si accese qualcosa in me, mi resi finalmente conto che dovevo iniziare a preoccuparmi di ciò che facevo, senza prendere tutto alla leggera. Insomma, mi sentivo in dovere di difendere i miei amici, senza fare la bambina capricciosa. In quel momento mi sentivo davvero spacciata... le vecchia Tara avrebbe fatto qualche battutina stupida, per poi incrociare le braccia. Ma ora mi sento una persona migliore... una semidea migliore" una lacrima le riga il viso.

Da lei non mi aspettavo un discorso così profondo. È cambiata davvero.

"Bhe... sono felice per te." Dico sorridendo.

"Però promettimi di non dirlo a nessuno, ok? Voglio far notare questa cosa il meno possibile, almeno per ora" dice lei guardandomi.

"Ma si, certo. Come vuoi tu." Mi fa ancora un po' strano parlare con Tara, ma forse posso provare a darle una possibilità.

Dopo molto silenzio lei si alza.

"È il tuo turno. Io vado a riposare". Si mette nel suo sacco a pelo e si gira dall'altro lato.

Mi alzo e la vado a sostituire. Guardando il fuoco penso a tutto ciò che ho fatto in queste ultime settimane. Ho conosciuto Garfield, un ragazzo gentile e simpatico... che potrebbe morire; Kori, la mia attuale migliore amica... lo è veramente?; Dick, un ragazzo irascibile ma comunque un bravo leader... gli state facendo perdere la testa; Victor, il fratello maggiore che non ho mai avuto... secondo te non gli è scocciato fare tutte quelle cose per te? e infine Tara, una ragazza leggermente arrogante, ma comunque una persona... che ha cambiato umore da un momento all'altro.

Ormai sento Crono dappertutto. Ogni mio pensiero le rende dubbioso o triste.

Stiamo passando troppo tempo qua dentro.

"Ragazzi sono tornato, fortunatamente qualcosa c'era" la voce di Charlie mi fa sobbalzare, e poi lo vedo arrivare con una scatolina bianca leggermente arrugginita, con sopra una croce rossa scolorita.

"Ah... state già dormendo" poggia il kit medico vicino al sacco a pelo di Dick, per poi avvicinarsi a me.

Stiamo in silenzio per lungo tempo. Lui guarda Kori dormire e poi parla sottovoce.

"Vorrei scusarmi" dice tutto ad un fiato.


Charlie pov

Penso che sia arrivato il momento di darle delle spiegazioni.

"Vorrei scusarmi" dico velocemente.

Lei mi guarda ma rimane in silenzio.

"Non avrei dovuto lasciarti da sola così... di punto in bianco" dico in tono triste.

"Ero l'unico su cui potevi contare e ti ho deluso"

"Vorrei solo sapere cosa hai fatto tutto questo tempo. Siamo sempre stati insieme" dice lei non guardandomi in faccia.

"Promettimi di non arrabbiarti" dico. Oh ma che dico, è ovvio che si arrabbierà! Oltre che a lei ho tradito anche la sua squadra, il campo mezzosangue, New York, Gli Stati Uniti e altre 7 miliardi di persone!

"Ok... proverò a stare calma" dice respirando e guardandomi finalmente in faccia.

"Ecco... io... ho lavorato per Crono..."

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