"Posso" busso nonostante la porta di Louis sia aperta, non appena mi vede interrompe ciò che sta facendo per dedicarmi la sua completa attenzione.
"Certo, accomodati pure" mi fa cenno con la mano di entrare. Così faccio come dice. Sono agitata poiché mi dispiace dirgli che mi sento in colpa per aver trascurato Christian tanto da non rendermi conto che fosse un pò in difficoltà. In queste due settimane mi sono davvero trovata bene con Louis, ha dato a me e a Kim grandi consigli e ci ha fatto imparare tanto. Si vede proprio l'amore che mette in ciò che fa, ma io sono l'associata di Christian e al di là di tutto quello che è successo tra me e lui... lo studio ed il lavoro sono una cosa, la vita privata è un'altra.
"Io avrei una cosa da dirti" torturo le mie povere mani per l'ansia.. si lo so, cerco dimostrare agli altri che sono una persona forte ma in realtà sono ansiosa e paranoica per tutto. Vado nel panico anche per una cosa da niente.
"Spara" appoggia il mento sulla sua mano, e quel viso paffutello è così adorabile che potrei stare tutto il giorno a stringergli le guance.
"Louis, come più volte ti ho detto, io non so davvero in che modo ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per me. Mi sono trovata benissimo, sei stato così disponibile e solare che hai reso queste due settimane così piacevoli che neppur sembrava che stessimo lavorando." mi fermo afferrandogli l'altra mano, sapendo anche quanto lui sia sensibile. In questi giorni a stretto contatto ci siamo conosciuti meglio, e per quanto certe sue fisse, siano strane è davvero un uomo d'oro.
"Ma sono una persona precisa, io sono l'associata di Christian, lui mi ha scelta e per quanto non sia una persona molto semplice, lavoriamo bene insieme e in questi giorni seppur per una buona causa l'ho trascurato. E tu più di me sicuramente sai quanto odia far brutta figura con i suoi clienti. E per colpa mia stava quasi per perdere una causa, ed io non posso permettere ciò. Per cui so che tu per me ci sarai sempre, e io ci sarò sempre per te. Ma tu hai Kim, che è strepitosa tanto quanto me se non di più ed è così che deve essere" interrompo la nostra presa per poi alzarmi e andarlo ad abbracciare. E sento che gli sfugge un piccolo singhiozzo, sta piangendo? Sorrido, è davvero così tenero.
"Grazie di tutto" mi stacco e gli do due baci sulle rispettive guance, lui non dice nulla ha gli occhi lucidi, e trattiene il labbro tra i denti, infine apro la borsa per prendere i cioccolatini preferito di Louis.
"Non ci credo, ti sei ricordata?" sembra un bambino, per quanto sia contento.. faccio di si con la testa e glieli porgo, per poi finire nuovamente stretta in un suo abbraccio. E mi va bene, perché adesso mi sono tolta questo pensiero che mi rendeva nervosa.Toc toc toc toc
Busso forte per far sì che mi apra il più veloce possibile, prima che le pizze insieme alla vaschetta di patatine fritte mi cadano per terra.
"Arrivo" lo sento urlare in lontananza e il mio cuore in pochi secondi è già impazzito, sento le vampate e tutto ciò senza neppure averlo visto.
Dopo poco apre la porta e lo trovo in tenuta casual ed è così bello, da lasciare senza fiato.
"Cloe? Cosa ci fai qui?" la sua faccia è completamente scioccata tanto quanto il suo tono di voce. Si fa da parte per permettermi di entrare, lo ringrazio e mi inoltro nell'attico, poggiando il tutto sul tavolo insieme anche alle birre che nel sacchetto legato al polso.
"Ho portato patatine, pizza e birra per farmi perdonare" ammetto cominciando a spogliarmi per poi sistemare il tavolo con piatti, posate, bicchieri e tovaglioli. "Hai salse d'accompagnare con le patatine?" con il mento indica il frigo, e sotto il suo sguardo divertito prendo la maionese.
"Non era necessario tutto questo" dice aprendo il cartone contenente la sua pizza, dove ho fatto mettere un post-it con su scritto 'per te' . "Come facevi a sapere che la mia pizza preferita è con il salame piccante?" devo dire che Donna è sempre di gran aiuto.
"E c'è anche la doppia mozzarella" aggiungo, asciugandomi le mani, e lui mi regala uno splendido sorriso così vero che quasi mi viene voglia di baci.. STOP, CLOE STOP!
"Quindi come facevi a saperlo?" la sua domanda mi far ritornare al pianeta terra e con un'alzata di spalle accantono l'argomento.
"Dai adesso mangiamo che si fredda" entrambi ci sediamo e cominciamo a mangiare. Mi era mancato, e non potevo negarlo. Il suo viso, i suoi occhi, il suo profumo.. lui. Sia con il muso lungo che con quel sorriso meraviglioso che coinvolge anche i suoi piccoli occhietti."Comunque dico sul serio, mi dispiace. Non volevo lasciarti solo. Ho provato a svolgere le tue cause e i miei nuovi clienti e le lezioni di Louis, non pensavo di poter avere neppure il tempo di accompagnarti in tribunale. Mi sento davvero in colpa." abbasso lo sguardo verso il piatto di patatine davanti a me, immergendoli nella maionese.
"Stai tranquilla, io non sono arrabbiato con te." afferra il mio mento invitandomi ad alzare lo sguardo verso lui, ed è lì che io non capisco più nulla. Mi perdo, nell'oscurità dei suoi occhi così malinconici nella maggior parte del tempo, e ci ho provato a leggerli ma nel momento in cui cerco di fare un passo lui ne fa cento indietro.
E questo mi fa dannatamente male.
"Non voglio comprarti con la tua pizza preferita o con delle patatine, voglio solo dirti che non accadrà più, e che io stasera prima di venire qui ho parlato con Simon spiegandogli la nostra prossima mossa" lui sgrana gli occhi, e inclina il capo sempre più confuso da me e dalle mie parole.
"Prossima mossa?" chiede infatti stranito.
"Si si, oltre al cibo ho portato anche il lavoro svolto, dovrai solo leggerlo e dirmi cosa ne pensi. Avremo tutta la notte, per fare tutto nei minimi dettagli" il mio entusiasmo sprizza da tutti i pori, sono così sollevata che Louis non sia offeso con me e che Christian non sia altrettanto arrabbiato con me. E per quanto avrei voluto abbattere piano piano i suoi muri per conoscerlo meglio e scoprire cosa si cela sotto quei vestiti costosi e la faccia da cinico e stronzo avvocato, capisco che l'unica possibilità che abbiamo sia questo.. ciò che siamo in questo preciso istante, e a me va bene purché mi sorrida e mi guardi così sempre. Ma abbiamo deciso di lasciarci prima ancora di poterci amare. E non è facile, soprattutto per una come me di reprimere ciò che sento. Ma così abbiamo deciso e così sarà.
Meglio questo che niente..."Abbiamo tutta la notte" sorride, facendo poi tintinnare i nostri bicchieri.
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I'm in love with my boss
RomanceQuando Cloe Lively intraprende la strada del lavoro, non si aspetta minimamente tutto quello che dovrà affrontare. Tra l'invidia dei suoi colleghi e delle sue colleghe, le richieste dei suoi superiori e in modo particolare di LUI! Christian Spenser...