"Cosa ci fanno qui?" chiedo sentendo improvvisamente la bocca super asciutta. Sarà il riscaldamento troppo alto o la bellezza del mio fidanzato che non vedo ormai da troppo tempo e in tenuta casual è illegale?
"Li ho chiamati io" ammette Donna.
"Perché? Doveva essere la nostra serata" urla Kim scocciata, e non posso darle torto avevamo deciso di staccare la spina per un giorno, di bere e alleggerire i nostri pensieri e invece? Donna chiama i nostri principali problemi. Specialmente il MIO!
"Ragazze voi due avete bevuto un pò più del dovuto e io al ritorno a casa non avrei potuto occuparmi di entrambe, così ho chiamato i rinforzi" spiega.
"Ed era necessario chiamare Christian?" la guardo male, perché so come andrà finire, attenzione non che mi dispiaccia vederlo tutto il contrario non aspettavo altro, ma non questa sera non in queste condizioni. Lui vorrà parlare e per quanto io sia stata forte cederei al suo profumo, ai suoi occhi e alle sue labbra. È come una droga più la provi e più ne vuoi. Ed io non parlo solo del sesso con lui, ma parlo di sentirlo vicino di accoccolarsi tra le sue braccia, beandomi di quella sensazione di pace e serenità."Si" risponde lui, facendomi irrigidire sul posto. "Era necessario, tu e Kim siete troppo ubriache, e Donna non può pensare ad entrambe" ripete le parole che la rossa aveva precedentemente detto. Non sapendo cosa dire, afferro il mio gin tonic e cammino via verso l'uscita, seguita ovviamente da lui.
"Sei impazzita? Mettiti questo o ti ammalerai" appoggia il mio cappotto sulle spalle, ed io trattengo il fiato, la sua vicinanza mi destabilizza ancor di più della sua presenza. Lui lo nota e subito dopo si allontana di qualche centimetro.
"Perché non mi parli?" mi domanda.
"Cosa dovrei dirti?" i miei occhi incontrano i suoi sentendomi completamente risucchiata da questi.
"C'è tanto da dire" mando giù un sorso di gin per poi avvicinarmi pian pian a Christian sentendo non solo l'alcol arrivarmi in testa ma soprattutto l'adrenalina che questo mi dà.
"Cosa vuoi detto Christian che mi sei mancato? Che ti amo? Che sono stanca di svegliarmi e addormentarmi senza di te? Che sono stanca di non sentire il tuo profumo? Che ho voglia di fare l'amore? Che odio il tuo orgoglio e la tua corazza da ragazzo forte e strafottente? Cosa vuoi detto ah?" la mia voce diventa sempre più fine a causa delle lacrime, tutto questo è straziante. È vero che i rapporti sono fatti così e che la vita presente sempre ostacoli ma tutto questo è esagerato.
"Cloe" mi afferra il viso mandando via con i pollici le mie lacrime che continuano a uscire senza sosta "Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto, io ho davvero capito il tuo messaggio. Ti prometto che non salterò più nessuna visita dalla psicologa e che prima di agire o parlare penserò di più. Mi scuserò con Louis e con tutto lo studio lunedì, spiegando ogni cosa. Incontrerò i tuoi genitori per conoscerli e ti farò conoscere mio padre e Mary la sua compagna. Credimi non sono solo parole le mie, tu sei tutto quello di cui io ho bisogno. Prima di te io non ho assolutamente conosciuto il vero amore. Ma in soli due mesi sei riuscita a dimostrarmi più di tanti altri in diversi anni." le sue parole mi riempiono, nonostante sia ubriaca ogni sua parola è arrivata forte e chiara. I suoi occhi colmi di lacrime e pieni di sincerità, forse ha capito ma ha bisogno comunque di essere aiutato sia da uno specialista che dalla sua fidanzata che fai suoi amici. Ha bisogno di attenzioni e certezze più degli altri, e va bene così perché io sono completamente sua e lui è completamente mio, e non riesco ad immaginarmi in nessun altro posto se non al suo fianco.
"Christian" tiro su col naso "È vero la gente è cattiva, però tu sii superiore, sii gentile non aprirti con tutti ma solo con chi dimostra di esserti davvero amico e poi per ogni cosa io sono qui con te" sorride e non riesco a fermarmi, dopo quindici giorni lo abbraccio. Lasciando andare qualsiasi cosa, io non lo so dove arriveremo o cosa accadrà più avanti, l'unica certezza che ho è questa. Lui mi ama e io lo amo, così tanto sempre di più che è inspiegabile."Mi sei mancata così tanto"
"Anche tu" alzo la testa per incontrare nuovamente il suo viso e finalmente mi bacia, e sento lo stomaco fare mille giri, altro che semplici farfalle. Non sento nient'altro che le sue labbra sulle mie, le sue mani che mi stringono forte come se avesse paura che potessi scappare e poi il nulla attorno.
Ci siamo solo io e lui, niente freddo, niente contorno di New York, niente sofferenza, senza alcun problema.
Non so neppure che ore siano, né tantomeno mi interessa saperlo.Ci stacchiamo dopo minuti ansimanti e con le labbra gonfie, appoggia la sua fronte sulla mia e io beo di questa pace che ci avvolge.
"Vieni a casa con me?"
"Si" non ci penso due volte ho bisogno di lui, ho bisogno del suo corpo e non solo della sua camicia con cui ho dormito in questi giorni per cercare di sentirlo vicino.Dopo essere rientrati nel locale, e aver fatto una lunghissima pipì e aver scambiato qualche chiacchiera siamo ritornati a cada ognuno con i rispettivi partner.
Il tragitto in macchina non l'ho neppure sentito visto che sono crollata come una pera cotta.
"Siamo arrivati" mi sussurra all'orecchio, lasciandomi poi un bacio sulla fronte. E con ancora gli occhi chiusi sorrido, a quel piccolo gesto, aprendo poi lo sportello dell'auto.
I piedi chiedono pietà e la voglia di camminare fino all'ascensore è proprio sotto zero, ma mi aggrappo a Christian per evitare di spiaccicarmi per terra.
"Finalmente a casa" dico sollevata, togliendo le scarpe e il cappotto. Lui posa le chiavi e il cappotto per poi prendermi a mo' di sposa portandomi in camera.
"Già, finalmente a casa" il suo tono è malizioso. Famelico si avvicina sempre di più, fino a far ricongiungere le nostre bocche.
"Ti amo Cloe, ti amo tanto" dice tra un bacio e l'altro spogliandomi pian piano.
"Ti amo Christian, più di ogni altra cosa al mondo"
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I'm in love with my boss
RomanceQuando Cloe Lively intraprende la strada del lavoro, non si aspetta minimamente tutto quello che dovrà affrontare. Tra l'invidia dei suoi colleghi e delle sue colleghe, le richieste dei suoi superiori e in modo particolare di LUI! Christian Spenser...