Capitolo 65

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Sono stati i tre giorni più lunghi della mia vita. Penso che se quella sera non avessi ricevuto notizie su Christian sarei impazzita, ma una volta averlo visto tutto l'ansia e tutta l'angoscia accumulata si sono dissolte lasciando spazio a un pianto liberatorio frutto di tutte le emozioni che mi stavano attraversando.

La paura che da un momento sarei diventata madre, la rabbia per la delusione che la madre di Christian aveva causato nuovamente in lui, il bisogno di vedere al più presto mia madre per sentirmi ancora più al sicuro. Per non parlare del dolore che ora per ora aumentava sempre di più, diventando così intenso da togliermi il fiato.
Ho cercato di concentrarmi sul respiro, di pensare ad un momento di pace, e di lasciar andare tutte le tensioni, per quanto possibile, e devo riconoscermi di essere stata veramente tanto brava.
Ma senza di Christian sono sicura che non ce l'avrei fatta così come ho fatto, lui mi è stato d'aiuto, faceva gli esercizi di respirazione insieme a me.. mi sussurrava di essere orgoglioso, di non potermi amare più di così, che gli stavo facendo il regalo più grande e bello di tutta la sua vita e per questo mi sarebbe stato grato a vita.

I suoi occhi colmi di lacrime, le sue labbra che puntualmente lasciavano scie di baci sulle mie guance, il modo in cui mi distringeva le mani.. sono stati pura energia per dare carica alle spinte.

Ma il momento che credo non dimenticheremo mai e porteremo con noi fino all'ultimo giorno su questa terra, sarà quando abbiamo sentito il suo pianto.
Il secondo suono più bello che le mie orecchie abbiano sentito.
Il cuore pieno d'amore, gli occhi colmi di lacrime e felice come mai. Stanca ma soddisfatta di aver dato vita a piccoli esserino frutto di un amore pazzo e incredibile come quello che unisce me e Christian da ormai quasi un anno.

Il 7 Settembre alle ore 10:05 è nato Tobias Spencer.

Mamma e Mary, una volta in stanza e una volta ottenuto il permesso di poterci vedere, si sono catapultate dentro piangendo senza sosta e dicendo tremila cose in un minuto.

Ho visto mio padre come mai prima d'ora, completamente senza parole, solo tanta emozione e quando ha preso in braccio il suo nipotino mi ha guardato come se fossi la cosa migliore che avesse fatto.

Gordon era così su di giri che non smetteva di fare foto, e continua a ripetere "è mio nipote, signori è mio nipote, sono diventato nonno bis" facendo ridere tutti

Donna e Kim non mi hanno mollata neppure un secondo, mi hanno stretta a loro così forte da farmi sentire tutto il loro amore. Mi hanno dato una mano sistemarmi, mi hanno aiutata ad alzarmi sotto lo sguardo attento delle infermiere, mi hanno lavata e hanno cercato di rendermi presentabile.. sapendo quanto io odi essere in disordine..

E Noah? Beh lui una volta preso in braccio Tobias non ha smesso di piangere, tutti noi eravamo scioccati, l'hanno dovuto prendere di forza per farlo tornare a casa.

Adam e Anastasia, i miei eroi, erano anche loro tanto emozionati di essere diventati zii e di avermi nelle loro vite.

Lì in quel posto così caotico con le mie persone preferite mi sentivo benissimo, e non avrei potuto desiderare di meglio. Anche se c'era ancora qualcosa che dovevo sistemare e che non mi avrebbe fatta tornare a casa con la stessa felicità e con la stessa tranquillità.
Dovevo a tutti i costi portare Christian da sua madre, avrei dovuto far mettere loro un grande masso sopra al passato guardando il presente con nuovi occhi.

E così è stato, una volta dimessi, la prima cosa che ho chiesto a Christian è stato di andare da lei. Lui ha esitato un po' ma sapeva che sarebbe stata la cosa più giusta da fare.

Quando ha aperto la porta e ha visto suo figlio, è rimasta un po' sorpresa ma poi ha fatto un gesto che non saremmo mai aspettati. Ha abbracciato Christian, rifugiandosi tra le sue braccia e stringendolo a sé come a non volerlo perdere mai più e credo che in quel momento ogni parola fosse superflua che non serviva discutere di nulla. Tutto era proprio come doveva essere.

"Mamma" disse con voce spezzata dalle lacrime Christian "Ti presento Tobias tuo nipote" si spostò facendo emergere un me commossa con in braccio nostro figlio beatamente dormiente.

Claire mi guardò con sguardo colpevole e carico di collera ma non le diedi modo di chiedermi scusa, aveva messo le cose a posto con suo figlio e per me tutto quello che è stato detto quella sera si è dissolto nel nulla.

"Oh mio Dio è bellissimo" glielo diedi in braccio strofinandole più volta la mano su e giù per la schiena. Tobias sarebbe stato un nuovo inizio per tutti noi. "Marcus vieni qui, vieni a vedere" chiamò il marito, il quale poco dopo ci raggiunse, abbracciando anche lui prima Christian e poi me.

Ci accomodammo dentro e passammo tutto il resto della giornata con loro parlando di tutto e di più, lei mi diedi molti consigli su come fare con il bambino soprattutto quando sarei stata da sola in casa e il panico avrebbe potuto prendere possesso, consigli che ho davvero apprezzato molto. Ci siamo fermati per pranzo, abbiamo riso tanto e l'imbarazzo iniziale era del tutto scomparso.

Non avrei mai potuto immaginare che in tre giorni potesse avvenire tutto ciò, e invece ecco qui, la vita è davvero uno spettacolo incredibile. Fatto di alti e bassi.

Ritornare a casa è stato strano, ma piacevole.
Christian mi ha fatto trovare una sorpresa incredibile. Palloncini azzurri e bianchi ovunque, orsetti e mazzi di fiori qua e là per casa, il tavolo centrale stracolmo di confetti, caramelle e dolcini per noi e per le persone che sarebbero venute a farci le congratulazioni.
E per finire un bracciale d'oro con il nome di nostro figlio.

"Questo è per te, un piccolo pensiero.
Grazie per quello che mi hai donato, grazie per amarmi incondizionatamente, grazie per essere al mio fianco sempre. Sarai la madre migliore del mondo senza alcun dubbio. Con tutto l'amore del mondo.

Tuo Christian."

I'm in love with my bossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora