Capitolo 47

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"Grazie per essere venuta" mi abbraccia Anastasia, per poi farmi entrare dentro casa. Il calore che arriva dai termostati mi colpisce gradevolmente in pieno volto, e mi sento un pò meglio visto che fuori si gela.
"Grazie a te per avermi chiamata" rispondo a mia volta, entrando dentro casa. Lei mi sorride e mi fa cenno di seguirla, entriamo nel soggiorno dove un piccolo tavolino in vetro è ben apparecchiato.
"Ho preparato il tè e ho fatto una torta"
"Non avresti dovuto disturbarti così tanto, in fin dei conti sono semplicemente io"
"È stato un piacere" sorride e io ricambio, questa ragazza è davvero dolcissima. Lei e Adam sono una coppia stupenda, sono così premurosi l'uno nei confronti dell'altra è palese quanto si amino e quanto siano legati.
"Allora" comincia verso il tè nelle rispettive tazze "ti ho chiamata perché avevo bisogno di parlare con qualcuno e tu più o meno sei coinvolta al mio stesso modo." la guardo stranita non capendo cosa voglia dirmi, prendo il piatto con la fetta di torta che mi porge.
"Ma è successo qualcosa di grave?" chiedo leggermente allarmata.
"No, si tratta del rapporto di Christian con la madre" la torta mi va di traverso, e comincio a tossire. Lei preoccupate mi viene al fianco dandomi dei colpetti alla schiena, avvicinandomi poi il tè.
"Tutto okay?" annuisco, asciugandomi le lacrime che mi sono uscite per lo sforzo.
"Si si" balbetto. Argomento molto molto delicato. "E io cosa posso fare al riguardo?" non so davvero cosa voglia che io faccia, per quanto amo Christian non posso costringerlo a fare qualcosa che non si sente. È un tasto dolente per lui, ha sofferto e continua ancora a soffrire tanto per l'abbandono della madre. Ha dovuto fare i conti con gli incubi e la paura che tutti volessero fargli del male.

"Vorrei che la perdonasse, vorrei che smettessero tutti quanti di soffrire. Tra qualche giorno arriveranno le feste natalizie ed è bruttissimo passarle divisi. A Gennaio ci sarà il battesimo di Tommy e sarebbe davvero orribile, se Christian non dovesse venire perché c'è la madre... Cloe" mi guarda, con le lacrime agli occhi e sento una forte pesantezza al petto per tutta questa situazione così difficile. "Cloe, lui sarà il padrino" la voce le si incrina. Spalanco gli occhi sorpresa, non posso permettergli di mancare in quel giorno così importante per suo fratello e sua cognata. L'odio, se così possiamo definirlo, non può prevalere sull'amore e il rispetto che prova per loro.
"Io beh.. ecco.. davvero Ana, non so cosa dire è una bellissima notizia, Christian ne sarà felicissimo. Ma" mi fermo, bevo un sorso di te "So che questa situazione non è semplice per nessuno, è un argomento che abbiamo affrontato tante.. troppe volte e credimi lui vorrebbe perdonarla ma sua madre non l'ha mai cercato." il fatto non è che sua madre ha tradito il padre, ma che l'abbia costretto a mentire per diversi anni, e quando Christian è esploso lei è scappata via, non cercandolo più.
"Adam ne soffre davvero tanto" mi dice avvilita.
"Lo so"

Sta per rispondere ma viene interrotta dal pianto di Tommy, sospira esausta alzandosi ma la blocco.
"Vado io se permetti?" chiedo titubante.
"Dici sul serio? Non devi sentirti obbligata"
"Tranquilla, dimmi dove è la sua stanza"
"Seconda porta a destra" sorride sollevata. Immagino non sia facile gestire un bambino, in particolare modo quando si tratta del primo figlio. È tutto nuovo, grande responsabilità la più grande, aggiungo io.
Vado dove mi dice, e piano piano lo prendo in braccio cullandolo leggermente. Smette di piangere e stringe forte il mio dito con la sua minuscola manina. Adoro il profumo dei neonati, adoro i bambini. Sono così innocenti, così pieni di vita con quegli occhietti furbi, basta poco per renderli felici.

"Sei riuscita a farlo smettere di piangere"
"A quanto pare" mi siedo sul divano, continuando a cullarlo.

"Cloe" mi chiama dopo qualche minuto di silenzio.
"Si?"
"Per quanto riguarda quel discorso, come faremo?" il suo nuovamente si rabbuia.
"Niente, aspetteremo che le cose vadano come devono andare. Non possiamo forzarlo, dobbiamo semplicemente cercare di rendere il tutto meno duro di quanto già lo sia" le rispondo ma non la guardo, troppo occupata a perdermi in questo bambino, che continua a sorridermi, non lasciando neppure per un secondo la mia mano.
Tra me e me penso che sarei un'ottima madre in futuro.
"In che senso?" domanda confusa.
"Che gestiremo tutto al meglio, a prescindere dalla presenza della madre Christian sarà al battesimo. E per le feste pensavo visto che a capodanno Mary ci vuole tutti da lei non verrete dai miei per Natale." spiego.
"Sarebbe ottimo" dice con leggero entusiasmo.
"Andrà tutto bene o quanto meno proveremo a far andare tutto per il verso giusto."
"Grazie Cloe" mi si avvicina, abbracciandomi poi facendo attenzione a Tommy che si è riaddormentato.

I'm in love with my bossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora