Capitolo 53

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Christian's pov

La vacanza è uno spettacolo, tutti si stanno divertendo, stiamo vivendo dei giorni fantastici. Tra pranzi e cene, visite alla cittadini, gare di scii tra di noi, e solito shopping "terapeutico" per le donne.. sembra di essere in un film di Natale. Invece no, è la vita reale, e questa è la mia famiglia..
Nonostante i pensieri tristi ogni tanto attraversino la mia mente, e un senso di inquietudine mi attanaglia proprio al centro del petto come un macigno, Cloe fa di tutto per evitarlo, cerca di distrarmi il più possibile.. non so come faccia, dice che lo legge dell'espressione del mio sguardo. Ed è più forte di lei, se io sono triste automaticamente lo diventa anche Cloe. E siamo vacanza e il tempo per i pensieri tristi, non è ora.. è vero non siamo noi a controllare i nostri pensieri, ma quando vorresti qualcosa per quanto tu possa far altro e andare avanti, una parte remota del tuo cervello ti ricorda che c'è un piccolo spazio vuoto che fa troppo tempo cerca di essere colmato.
Ogni tanto mi deprimo pensando a quello che la mia testa elabora.

"Ehi, sei qui" sorriso spontaneo spunta sul mio viso, quando la vedo raggiungermi in cucina.
"Ehi, non riuscivo a dormire" ammetto, invitandola ad accoccolarsi sul mio petto. "Ti ho svegliata?"
Emette un sospiro di sollievo non appena la sua testa si appoggi su di me "No no, dove andare a far pipì e mi sono accorta che non c'eri" strofina il naso sul mio collo, e il mio corpo automaticamente si riempie di brividi rilassandosi. È incredibile!
"Tutto okay?" mi chiede dopo un pò.
"Adesso si" ammetto, stringendola di più a me, ed è vero. Il peso al petto si è alleggerito, la mancanza di mia madre no. Ma Cloe lo sa e rispetta ciò.
"Christian, lo so che non ti piace ciò però penso che una volta a New York, potremmo andare a trovare tuo fratello e di conseguenza vedere tua madre" il mio cuore perde un battito e l'ansia ritorna a prendere possesso di me. Respira Christian respira è tutto okay, Cloe è con te... lei non potrebbe più farti del male non più di quanto te ne abbia fatto già. Tuo padre non lo permetterebbe, e neanche Mary... per non parlare di Cloe. Devo parlare con la dottoressa Payne prima di ciò.
"Non fare così" mi guarda, accarezzandomi una guancia. "Lo so, che questo ti riporta indietro con la mente, ma non possiamo più andare avanti così. Tutto questo ti distrugge. Sei felice che siamo tutti qui, ma vorresti che ci fosse anche lei e tuo fratello. Che fossimo tutti insieme a festeggiare. Quindi l'unica soluzione e afferrare il toro per le corna, e affrontarla."
"E se dovessi perdere il controllo?" potrebbe accadere ho troppa rabbia e troppo dolore represso per non scoppiare e perdere le staffe.
"Allora interverrò io, e ti porterò via" risponde in modo ovvio. "Adesso però non pensiamoci, una volta a casa sistemeremo ogni cosa" si allontana da me per prendere il bollitore dell'acqua.
"Cosa fai?"
"Ti sto preparando una tisana con limone e alloro, tu vatti a lavare il viso e mettiti a letto, io arrivo subito" prima di fare ciò che mi ha detto, più che altro ordinato, la bacio.

"Buongiorno famiglia" dico sedendomi al tavolo. Quella tisana di questa notte, e l'essermi accoccolato a Cloe, sono stati un combo perfetto per farmi dormire serenamente.
"Buongiorno figliolo" mi saluta mio padre dandomi una pacca sulla spalla sedendomi poi al mio fianco.
"Che programmi abbiamo per oggi?" chiede Joseph, addentando una forchettata di pancake.
"Avevo pensato per noi donne di darci una bella sistemata in un centro benessere" propone tutta su di giri, Elizabeth.
"Sauna, bagno turco, piscina, massaggio, pulizia del viso" continua altrettanto entusiasta Mary, battendo le mani.
"Idea fantastica, ci servirà."acconsente Gloria.
"Beh allora noi uomini potremmo fare trekking, una bella passeggiata all'aria aperta. Che ne dite?" propone Noah.
"Ci sta, ci farebbe proprio bene, butteremo viva tutte le energie negative" dice mio padre.
"Okay, allora vada per trekking" confermo.
"Allora noi donne andiamo, a più tardi"

Il trekking è stato un toccasana perfetto, mi sento rigenerato.. stare tra uomini ci ha fatto bene.
Abbiamo parlato di tante cose, ci siamo fatti delle belle risate, e una volta tornati ci siamo fatti anche un aperitivo. Mio padre, Joseph e Michael sono diventati molto amici, ho scoperto che hanno dei rituali.. tipo il venerdì fanno la serata hamburger, il sabato escano tutti e sei insieme alle donne e provano tutte le cucine possibili. La domenica perché ci riuniamo tutti insieme per il pranzo e la cena.
"Dovremmo farlo più spesso ragazzi, abbiamo passato una fantastica giornata insieme" dice mio padre.
"Hai ragione papà, è stato molto terapeutico" confermo.
"Da rifare sicuramente" alza il bicchiere di birra Michael a mo' di brindisi.
"A noi" dice Noah alzando a sua volta il suo bicchiere.
"A noi" diciamo in coro.

I'm in love with my bossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora