29. Papà

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"Avete già fatto?" siamo appena scesi in salotto e a me non sembra che abbiamo fatto così tanto in fretta...
"Se vuoi facciamo il bis, a me va più che bene" Logan mi prende per la vita e mi tira indietro, ma io gli do dei colpetti e continuo a camminare.
"Mia mamma arriva oggi, ho sbagliato a contare i giorni." come arriva oggi?
"Allora mi sa che devi andare..." dico rivolta a Logan.
"Tanto ormai mi conosce e gli sto simpatico, perché devo andare via?" si siede sul divano e io faccio lo stesso mettendomi tra lui e James.

Ci mettiamo a parlare di cose completamente a caso e sentiamo qualcuno aprire la porta: Elena.
"Sono tornata!" entra in salotto con due valigie enormi e quando vede che c'è anche Logan allarga ancora di più il sorriso.
"Elena!" vado verso di lei e l'abbraccio.
"Tesoro! Come sono andati gli esami?" guarda sia me che suo figlio e aspetta una risposta.
"Credo bene. A te come è andato il viaggio?" James si avvicina e l'abbraccia.
"Benissimo! Logan, come stai?" mi giro verso di Logan e vedo che le sta mostrando un sorriso a trentadue denti.
"Sto bene, lei come sta?" lei? A quanto pare Elena non gli ha detto quanto le da fastidio quando le danno del lei... come tutte le signore alla fine, o mi sbaglio?
"No! Non darmi del lei! Chiamami Elena."
"Come stai Elena?" lei risponde e va in cucina.

"Ragazzi ma il frigo è vuoto! Cosa avete mangiato in questi giorni?" cosa abbiamo mangiato?
"Siamo andati avanti a panini, pizza e kebab." ripensando all'hamburger di ieri mi viene l'acquolina in bocca.
"Diventerete dei maiali!" dice ridendo. "vado a fare la spesa, chi mi accompagna?" mi guarda e io le sorrido.
"Possiamo andare domani? Così riposi..." non è questo il motivo, ma adesso non ho per niente voglia di andare a fare la spesa.
"Certo tesoro, adesso vado di sopra e mi sdraio un pochino... non fate rumore." e fa l'occhiolino a me e a Logan.
"Tra poco arriva una mia amica, dubito che faremo poco rumore!" James corre di sopra e si chiude in camera.
Beh se vuole fare cose sporche farà meglio a cambiare le lenzuola...
Elena va di sopra e ci lascia soli.

"Devo mettere la crema al tatuaggio." mi alzo dal divano e vado in bagno.
"Ma perché l'hai fatto adesso? Non puoi più prendere il sole" a questo non ci avevo pensato, ma adesso non mi interessa prendere il sole.
"Tanto non mi abbronzo mai, posso evitare di stare al sole per niente" ho la pelle un po' pallida e non mi abbronzo mai... mi ustiono e basta.
"Ma non hai la pellicola?"
"Io sapevo che va tenuta per poco... te per quando la tieni?"
"Boh non ricordo. Comunque pure io mi farò un tatuaggio, ma non ti dico cosa." odio profondo.
Non sopporto quando qualcuno mi dice che sta per fare qualcosa, ma alla fine non mi dice cosa.
"Dai dimmelo!" torniamo in salotto e ci sediamo di nuovo sul divano, ormai è un'abitudine,
Tira fuori il telefono dalla tasca della tuta e va sulla galleria.
"Ti dico solo che è sulla galleria, se proprio vuoi saperlo prendi il telefono!"

Mi sporgo per prenderlo ma allunga il braccio, fin quando è seduto posso farcela.
Mi avvicino di più e lo sfioro, ma appena vede che lo stavo per prendere si alza in piedi.
"Non è giusto!" inizio a saltare così da poter raggiungere il telefono ma è impossibile.
Subito mi viene in mente di quando James faceva lo stesso e io per prendere quella cosa salivo sul divano e gli saltavo addosso, potrei fare lo stesso.
Salgo sul divano e cerco di allungarmi per prenderlo, così non capisce qual è il mio piano.
"Non ci riuscirai mai così piccola Alyssa." amo quando mi chiama così.

Appena salto lui si sposta, non mi resta che fare una cosa: far finta di essermi fatta male.
Per mia fortuna quest'idea mi viene appena finisco a terra, così mi accascio a terra e mi stringo la caviglia.
"Cazzo mi sono fatta malissimo" per adesso non fa niente, o almeno io non lo sento muoversi.
Continuo a lamentarmi fin quando non sento i suoi passi.
"Alyssa ti sei fatta male sul serio?" mette il telefono a terra e cerca di tirarmi su.
In due secondi vado via dalle sue braccia e prendo il telefono, devo correre.
"Stronza!" inizia a rincorrermi così apro la porta di casa e faccio per andare via, ma vado contro ad una ragazza.

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