42. Posto segreto

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"Che ci fai qua? Altri insulti gratis?" mi manca casa mia, ma non loro.
"Sono venuto a dirti che hai ragione... su Rachel" non credo di aver sentito bene.
"Puoi ripetere?"
"Rachel cambia ogni giorno il ragazzo" l'ha notato solo adesso, ma meglio tardi che mai.
"E a me cosa cambia che tu l'abbia scoperto o meno?" dubito che le cose che mi ha detto l'altra volta non le pensa, credo che quando uno è arrabbiato tende a dire ciò che pensa veramente.
"Volevo chiederti di tornare"
"Papà io non sono andata via perché Rachel è troia, sono andata via perché te te ne sbatti di quando sono triste, arrabbiata e addirittura felice... è come se fossi un fantasma"
"Io ho sempre creduto che tu te la cavassi da sola, non credevo che tu avessi bisogno delle mie attenzioni"
"Mamma veniva da me senza che io glielo chiedessi, sapeva da sola che avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno" odio mettere in mezzo lei, è il punto debole di tutti ormai.
"Tesoro mi dispiace..." allunga un braccio verso di me ma io mi sposto.
"Troppo tardi papà... hai dovuto aspettare un mese prima di venire qua e chiedermi scusa, che c'è? Rachel non sa fare la pasta o te non sai passare l'aspirapolvere?"
"Smettila di fare la bambina, hai intenzione di rompere ancora ad Elena?" quindi secondo lui sono un peso per Elena?
"Che tu ci creda o meno, lei mi è stata più vicina in questo mese che te in diciassette anni" mi giro ed entro in casa lasciandolo nel vialetto.

"Alyssa che è successo?" sto stringendo forte i pugni e le unghie mi stanno tagliando il palmo della mano, ma se non faccio così rischio di spaccare qualcosa a terra.
"Un cazzo, è un pezzo di merda che si ricorda di avere anche un'altra figlia solamente quando non la vede dopo un mese a casa" non mi viene da piangere, ma solamente perché mi sono rotta di piangere per queste persone di merda a cui non frega un cazzo di me.
"Che ne dici se ti sfoghi scrivendo sul diario? So che se ti chiedessi di parlare tu non sapresti cosa dirmi" ha ragione, devo andare a scrivere.
"Grazie James, davvero" lo abbraccio e lui sembra rimanere scioccato per qualche secondo.
"Di niente piccola" mi stacco e vado di sopra.

Non ho punta voglia di scrivere, quindi scrivo a Steven di darmi la posizione del suo posto speciale.
"Passo a prenderti tra dieci minuti" mi alzo dal divano e mi metto una tuta lunga e un maglione, sono le nove di sera e inizia a fare freddo.
Scendo di sotto e mi siedo sul divano.
"Esci?" James si siede accanto a me e mi da un bacio sulla fronte.
"Si, Steven mi porta in un posto così posso sfogarmi... o qualcosa di simile" mi arriva un messaggio da lui dove dice che è qua davanti.
"Va bene, poi dimmi se torni a dormire qua o meno così sto tranquillo" annuisco ed esco di casa.

"Ciao Stev" si gira verso di me e mi sorride "dov'è questo posto?"
"Lo vedrai, anche se non credo che tu lo conosca" okay ansia.
"Va bene... eri con Chiara?" prendo il telefono e lo collego alla macchina così posso mettere un po' di musica decente.
"Si, ma le ho detto che stai giù e che conosco un posto adatto per te" merda i sensi di colpa si fanno sentire.
"Merda Steven me lo potevi dire, possiamo andarci anche domani" non voglio rovinare la loro serata.
"Ma stai zitta, abbiamo già scopato prima" questa cosa mi dovrebbe far levare i sensi di colpa?

"Mi spieghi perché siamo qua?" mi sono resa conto solamente quando siamo scesi dalla macchina che mi ha portata in un lago circondato dal bosco.
"Qua ho una casetta, vieni" spero solamente di non incontrate animali o giuro che torno a casa correndo.
"Ma è sicuro questo posto?" arriviamo subito davanti ad una casetta di legno.
"Beh si e no, siamo circondati dal nulla ma non credo che ci possa essere qualcuno fuori" questo non mi tranquillizza affatto.

Entriamo nella casa e vedo che è pure arredata, che carina.
"Scegli cosa vuoi prendere" apre un baule e all'interno c'è di tutto, letteralmente.
"Cosa stracazzo ci fa una pistoia Steven!" lui mi sorride e la prende in mano.
"Tranquilla non è qua per uccidere qualcuno, prendi quello che vuoi e ti faccio vedere a cosa servono queste cose" torno a guardare il baule e prendo una confezione di piatti.
"Okay, seguimi adesso" accende varie luci ed usciamo fuori.

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