Non ho per niente voglia di uscire, ma lo devo fare per forza visto devo accompagnare Logan al bar di mio zio.
Mi metto dei pantaloncini di tuta che arrivano sopra al ginocchio e sotto metto un costume da bagno della supreme, prendo una borsa piccola rossa che riprende i colori dei pantaloni e metto le airforce.
Lego velocemente i capelli facendo una coda e metto il mascara.
"Ci sono" rispondo al messaggio di Logan ed esco dalla stanza.
"Io vado!" esco di casa e vado verso la moto di Logan."Piccola" mi passa il casco e mi da un bacio sulla fronte facendomi automaticamente sorridere.
"Ciao Logan" dico sempre sorridendo.
Metto il casco e monto dietro di lui, mettendo le braccia intorno alla sua vita prima che parta, ormai so che parte senza avvisarmi."Ecco è questo, è anche vicino da casa tua" sono solamente dieci minuti ma per lui significano cinque minuti.
Entriamo e vado verso l'ufficio di mio zio.
"Zio!" entro nell'ufficio e lo trovo seduto nella stessa sedia dell'altra volta sempre davanti al computer, sembra così concentrato davanti a quello schermo.
"Alyssa!" si alza dalla sedia e viene ad abbracciarmi.
"Lui è Logan" allunga la mano verso di lui e Logan la stringe sorridendo.
"Beh stai tranquillo perché il lavoro è già tuo, mi fido della mia piccolina. Sedetevi così ti dico i giorni e gli orari e anche lo stipendio mensile e gli straordinari che puoi fare per ricevere un aumento"
Ci sediamo e lui inizia a parlare.
Gli dice i giorni, cioè cinque giorni alla settimana e sono alternati: un giorno va la mattina e l'altro il pomeriggio e quando va il pomeriggio può decidere se rimanere anche la sera e questo porta appunto ad un aumento."Che ne dici?" siamo usciti e ci stiamo avviando verso una gelateria.
"Dico che sei fantastica" mi mette il braccio intorno alle spalle e mi da un bacio a stampo.
Entriamo e ci mettiamo in fila.
"Vai a prendere un posto, i gelati li prendo io" gli dico i gusti e vado a prendere di corsa un tavolino."Hai visto che ci sarà una seratona il venticinque?" Logan è tornato a casa sua e James è uscito dalla sua tana dopo ben quattro ore.
"Dove?"
"Al The Street, può entrare gente dai diciassette in su" perfetto cazzo.
"Sicuro che non sia dai diciotto?" l'ultima volta che sono andata li avevo sedici anni e sono entrata di nascosto dalla finestra dei bagni, scena epica.
"Si, è una serata per l'inizio della scuola quindi fanno entrare anche te"
Io sono l'unica diciassettenne del gruppo, ma ancora per poco visto che a Novembre ne faccio diciotto.
"Ci sarà da bere?" dimmi di si ti prego.
"Si ma faranno un timbro ai maggiorenni, ma posso prenderti io da bere" menomale.Oggi è il primo giorno di scuola e siamo già in ritardo.
Abbiamo scoperto di essere passati solamente ieri sera, dopo che abbiamo parlato della serata ci siamo ricordati che dovevamo vedere se eravamo passati o meno, e appena abbiamo visto l'esito siamo andati a dormire per poterci svegliare presto, anche se erano già le due di notte."Oh muoviti" metto una maglia arancione acceso con dei pantaloni neri larghi, per completare il tutto metto le mie adoratissime Jordan4 e sono pronta a far vedere il mio outfit a tutta la scuola.
Saliamo in macchina e mancano cinque minuti al suono della campanella, merda.
A noi non interessa andare per primi a scuola visto che quasi tutti quelli di classe nostra vogliono fare i leccaculo quindi litigano per stare ai banchi davanti.
"Posso aprire lo sportello e buttarmi?" odio la scuola, la odio con tutta me stessa.
Vedere tutte le galline che si vestono benissimo e si truccano addirittura con il rossetto, non posso sopportare tutto questo."Merda è suonata da cinque minuti, perderemo altro tempo a capire in quale classe siamo"
Entriamo e subito andiamo verso il cartellone su cui ci sono scritti i numeri delle classi, e ci rendiamo conto di essere completamente dalla parte opposta.
Abbiamo perso altri dieci minuti per trovare la classe, per di più James è inciampato sulle scale facendoci perdere altro tempo.
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Heaven
Storie d'amoreAlyssa Foster ha 17 anni. Come quasi tutti i ragazzi, ha dovuto superare periodi difficili e ad aiutarla a superare in qualche modo i periodi difficili sono stati solamente i suoi amici, visto che dopo la morte di sua madre a casa nessuna la capiva...