5. Conoscenza

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Appena passo dal cancelletto del parco, noto che dei ragazzi che circondano una persona.
Decido di nascondermi dietro ad un muretto per poter sentire cosa stanno dicendo, sono troppo curiosa per lasciar perdere e non origliare.

"Allora Harris, te ne sei scopata un'altra ieri sera? Dicci il suo nome che anche noi vogliamo divertirci un po' con quella bambola" dopo questa affermazione gli altri ragazzi ridono insieme a lui.
"Ormai sapete che non mi lascio scappare le occasioni... se inizio qualcosa vado fino alla fine. Comunque ti direi volentieri il nome ma non lo so, l'ho conosciuta proprio là e siamo arrivati subito al dunque. Per questo non sono potuto passare da voi" ma io questa voce già l'ho sentita... o forse sono io un po' pazza.
"Hai portato quello che ci dovevi dare l'altra sera?" chiede sempre il ragazzo di prima, però alzando la voce rendendola più dura.
"Si, ho tutto. Prima però fatemi vedere i soldi" questo è proprio Logan, ne sono sicura al 99%.
"Sicuro amico. Tyler, dammi i soldi" dice sempre il ragazzo "Ecco i tuoi soldi. Ora tocca a te"
Sento solamente la cerniera di uno zaino e dopo il rumore di alcuni sacchetti.
"Oh bravo amico. Per questa volta abbiamo lasciato perdere il fatto di ieri sera, ma non deve ripetersi più. Se fissiamo un giorno deve essere quello, non devi cambiare le cose come ti pare solamente per poterti scopare una ragazza"

Sono andati via tutti da pochissimi minuti, ma io sono ancora qua dietro... devo solamente trovare il momento giusto per andare via.
Per mia fortuna non sono usciti dal cancello che è davanti a me altrimenti non so cosa mi avrebbero fatto.

Aspetto altri due minuti e decido di uscire dal mio "nascondiglio".
Conto fino a tre e mi alzo.
Uno.. due.. t..
"Alyssa, che cazzo ci fai qua?" merda.
Alzo la testa e vedo Logan proprio davanti a me.
"Ero venuta a camminare.. e h-ho deciso di venire qua" chiudo gli occhi e mando giù con fatica la saliva "non volevo ascoltare tutto..."
"Eppure l'hai fatto. Ti rendi conto che se ti avessero vista avrebbero fatto il culo ad entrambi?" allunga la mano e io la afferro per poi alzarmi in piedi.
"Lo so scusami" scuote la testa e mi sorride.
"Hai ascoltato tutta la conversazione?" annuisco guardando da un'altra parte e lui sospira.
"Non dire niente a nessuno mi raccomando. Posso fidarmi di te, vero?" annuisco di nuovo ma questa volta guardandolo in faccia.

"Vuoi venire a casa mia? Cosi parliamo di ieri e ti spiego la situazione... sempre se ti va" mi chiede impassibile.
"Vuoi uccidermi perché ho scoperto qualcosa che non dovevo sapere?"
"Lo scoprirai soli se vieni con me" mi fa l'occhiolino e scoppiamo a ridere.
"Non so se mi posso fidare di te" mi gratto il mento e fo un mezzo sorriso.
"Va bene, torni a casa a piedi o ti riporto io?"
"No va bene vengo da te"
"Guarda che non mi offendo se non vieni" dice facendo una mezza risata.
"Lo so, però mi annoio quindi perché no?" mi maledico da sola.

"Allora vuoi che ti racconto tutto?" dice mentre si siede sul divano.
"Se vuoi si, altrimenti fa niente" non è vero che fa niente, sono la persona più curiosa del mondo e non posso rimanere con questa mezza storia in testa.
"L'importante è che tu tenga queste cose per te, altrimenti andiamo nella merda entrambi" si alza dal divano e porta lo zaino in una stanza, presumo che sia camera sua.
"Ah siamo a casa da soli, mia mamma lavora a quest'ora. Torna domani mattina."
"Oh okay" sto cercando di mantenere la calma, ma in realtà ho l'ansia mi sa mangiando viva.

"Spaccio per mantenere la famiglia, anche se di famiglia mi è rimasto poco. Vivo qua con mia mamma e mia sorella più piccola, ha quattordici anni.
Mia mamma fa la prostituta, per questo è sempre fuori la notte" dice tutto quanto d'un fiato come se volesse togliersi questa cosa di dosso e mi guarda, aspettando una mia risposta.
"Ah beh.. ehm.. lavoro interessante" lavoro interessante? Ma cosa mi esce dalla bocca.
"Beh possiamo dire che è un lavoro insolito" dice ridendo.

"E tua sorella sa di tutto questo?"
"No. E non deve saperlo, non voglio che anche lei capisca quanto la vita in questo quartiere fa schifo. So che sta crescendo e che quasi sicuramente sa cosa succede qui nei dintorni però non voglio che venga a sapere che anche noi siamo uguali a tutti gli altri" vedo che gli stanno venendo gli occhi lucidi.

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