44. Chiamata

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È passato circa un mese dalla rottura con Logan e in questo periodo non ci siamo mai visti; quando io uscivo con Justin e Isaac lui rimaneva a casa oppure usciva con altri amici e viceversa.
I miei voti a scuola stanno peggiorando, sto facendo schifo in tutte le materie comprese quelle in cui andavo bene.
Non riesco a concentrarmi sullo studio ma devo riuscire a levarmi dalla testa Logan.

"Si mangia la pizza?" James tira fuori la pizza dal congelatore e inizia a scartarla.
"Beh non mi ispira molto se devo essere sincera, ma se è l'unica cosa rimasta nel frigo me la faccio andar bene"
Elena è partita per un viaggio di lavoro da una settimana e la spesa non l'abbiamo ancora fatta, quindi le uniche cose che ci sono rimaste sono le varie cose surgelate.
"James dobbiamo fare la spesa, domani torna tua mamma e non può trovare il frigo vuoto" quando lei torna dai viaggi non ha voglia di fare niente per due giorni interi, quindi dubito che avrà voglia di andare a fare la spesa.
"Andiamo dopo va bene?" annuisco e lui mette la "pizza" nel forno.

Siamo al supermercato e dobbiamo fare in fretta visto che sono le sette e questa sera vengono i ragazzi a mangiare da noi.
"Leggi la lista e io metto le cose nel carrello"
"Ma te non sai neanche dove sono le cose, facciamo che io prendo le cose e te leggi la lista"

"Pesto" odio fare la fila al balcone, soprattutto se ci sono solamente anziane che non sanno fare altro che parlare bloccando la fila.
"Queste vecchie di me.." gli tappo in fretta la bocca visto che tutte queste signore anziane conoscono sua madre e credo che sappiamo che James è il suo figlio.
"Zitto che ti conoscono" mi fa il verso ma faccio finta di nulla.
"Alyssa!" mi sento chiamare da una voce femminile e mi giro.
"Teresa!" merda.
"Tesoro come stai?" lei sa che io e Logan ci siamo lasciati? Mh credo che ormai sia una cosa ovvia.
"Bene, te invece?" le rivolgo un sorriso, anche se è tirato e aspetto una risposta che però non arriva.
"So che ti va tutto uno schifo, ma non mi piace parlarne ad un supermercato"
"No davvero sto bene, non ti preoccupare" sto da dio.
"Logan sa essere davvero un coglione, ma credilo quando ti dice che ti ama. Non l'ha mai detto a nessuna"
"Lo so, ma non posso perdonarlo dopo quello che ha fatto. Non so cosa ti ha raccontato lui ma credo che se tu fossi stata nella mia situazione avresti fatto lo stesso"
"So cosa ha fatto, mi ha raccontato tutto... o almeno quel poco che si ricordava" dice facendo una leggera risata.
"Numero cinquantatre" la voce robotica mi fa spostare lo sguardo sul mi biglietto e vedo che tocca a me.
"Tocca a me. È stato un piacere rivederti Teresa" per fortuna questa conversazione imbarazzante è finita.

Non credo che a lei sarebbe piaciuto sentire una ragazza parlare male di suo figlio.
"Era la mamma di Logan?" annuisco e vado davanti alla ragazza chiedendole di darmi alcune cose che ci sono nelle lista.
Ci allontaniamo e James continua ad elencarmi le cose che ho scritto nella lista.
"Ti sta chiamando Justin" mi giro verso di lui e gli prendo il telefono dalle mani.

"Pronto?" sento delle risate.
"Alyssa sono Logan" sbuffo e sento che le mie gote si stanno colorando di rosso... perché sto arrossendo?
"Che vuoi?"
"Mi dispiace così tanto" dice mentre allunga l'ultima o.
"Sei ubriaco?"
"Non lo so, puoi venire da me? Ti voglio baciare e poi finire sul letto, cazzo sto immaginando le tue labbra che mi baciano e mi implorano di continuare a toccarti" riattacco subito.
Sono diventata rossa solamente sentendo la sua voce, cosa mi è successo?

"Che voleva?" scuoto la testa e gli ripasso il telefono.
"Era Logan" non dice niente anche perché non c'è niente da dire.
Se si è messo a chiamarmi con il telefono dei suoi amici è messo proprio male.
"Dobbiamo prendere i cereali e abbiamo finito"
Prendo delle scatole di cereali e andiamo verso le casse per pagare il tutto.

"Come mai c'é la macchina di mia madre? È tornata oggi?" menomale abbiamo fatto la spesa oggi allora.
"A quanto pare" scendiamo dalla macchina e mi faccio aiutare a prendere i vari sacchetti.
"Mamma sei in casa?"
"Tesoro non urlare, sto cercando di dormire" troviamo Elena sdraiata sul divano con le valige accanto a lei.
"Come mai sei tornata oggi?"
"Abbiamo finito prima e ci sembrava inutile rimanere li a non fare niente" significa che nella città dove sono andati non c'era niente di interessante.

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