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Hogwarts era in pieno fermento.
Tom Riddle quel sabato mattina presto (presto per essere sabato, s'intende!) entrò nella Sala Grande e quasi venne travolto dal panico, fermandosi in mezzo ai pesanti battenti dell'ingresso con espressione ghiacciata. Le quattro tavolate delle case della scuola di magia erano ricolme di ogni oggetto antico, da discarica, polveroso, decadente e rattoppato appartenente a studenti e a famiglie altolocate che Tom avesse mai visto.
E per lui una specie di mausoleo pieno di oggetti preziosi o meno, appoggiati anche a terra, era la trasposizione reale di un'allegra attraversata in un campo minato.
In fondo alla sala, davanti alla tavola degli insegnanti, c'erano le tre Grazie di Corvonero a finire di catalogare l'asta insieme al presidente Johnson, Cordelia Chilton di Serpeverde, Maggie Clark e la stranissima Pandora Leafgodd di Tassorosso, una ragazza che teneva sempre la testa bassa e non parlava mai, tanto che tutti credevano che fosse muta.
Fra i ragazzi degli anni più giovani, molti andavano su e giù con oggetti a cui era incollato un cartellino.
Tom si stava ancora guardando attorno, tenendosi un centrotavola d'argento al petto che Sofia aveva scovato nelle cantine di Cedar House, quando arrivarono anche Trix e Cloe alle sue spalle. Quelle due fecero a meno di spaventarlo, visto che di sicuro avrebbe rotto qualcosa con un terrificante effetto domino, e si limitarono ad affiancarlo, guardando allibite la Sala Grande.
E dire che l'asta si sarebbe tenuta alle tre di pomeriggio.
Il pendolo in quel momento batteva solo le undici di mattina.
- Certo che si sono dati un bel d'affare.- disse la King.
- Già, c'è decisamente troppa roba.- considerò Beatrix - Un esperto dovrebbe valutare le effettive porcate che vogliono propinarci.-
- Magari Silente ci farà sopra un Incantesimo Realizzante più tardi.- bofonchiò Tom, guardando a terra per cercarsi un'eventuale via libera - Che mettete in vendita?-
- Vaso di famiglia. Me l'ha mandato Brian.- celiò Cloe, sollevandolo sotto al suo naso - Carino eh?-
- Bello davvero. E tu Trix?-
La Diurna distolse lo sguardo da un acquarello bucolico, volgendosi verso di lui - Io.-
- Io cosa?- fece Riddle, levando un sopracciglio.
- Mi ha convinto Juliette.- tubò la Vaughn - Metto all'asta un bacio.-
- Adesso mi sento male.- si schifò il Grifondoro, deglutendo dopo un lungo istante di sepolcrale e catartico silenzio - Se mi prende mi farà lo stesso scherzo...-
- Ecco, bravo. Non dirle niente!- sbraitò Cloe sconvolta - Questa è prostituzione sai?-
- Per una limonata, su.- sbuffò la Diurna - Guadagneremo un po' di soldi e prenderò aria ai denti.-
- E' così che lo chiami adesso? Prendere aria ai denti?- la biondina scosse il capo - Dio, non so più cosa fare con te! Questa storia con Milo ti sta facendo andare fuori di testa! E pure Damon ci si mette! Dov'è quell'idiota?-
- Chiuso in camera. Ieri notte ha fatto le ore piccole.-
- Ragazza?- chiese Tom.
- Incubi.- rispose Trix - A quanto pare l'Occlumanzia apre la mente più che chiuderla.-
- Si, Harry dice che capita sempre le prime volte.-
- E com'è andata giovedì?- l'incalzò la Diurna, tirando fuori dalla borsa a tracolla il suo fido bicchiere di polistirolo pieno di sangue di Veela, rubato dallo sgabuzzino di Piton - Ieri non sono quasi riuscita a parlarvi. Il Legilimens che effetto vi ha fatto?-
- Bhè...- la voce di Tom si abbassò, mentre i suoi occhi si fecero lontani, tristi.
Ricordò il giovedì sera, passato per la prima volta a farsi leggere dentro dal suo migliore amico e a sua volta poi, a leggere nella sua memoria. Non era stato piacevole, anzi.
Se nella testa di Damon non aveva visto altro che mille flash dei tanti morti, degli occhi freddi dei parenti del Legimors, di lunghe cavalcate quando era piccolo con suo padre, probabilmente Howthorne in lui era riuscito a vedere qualcosa che Tom teneva nascosto a tutti, da tanto tempo.
Ne era quasi sicuro, perché insieme a Damon anche lui aveva rivisto quel ricordo.
Buio. Sbarre. Carcerieri.
Grida di dolore, frustate, fiaccole labili, odore di muffa e oleandro.
Una strana nenia fischiettata.
Si, se Damon aveva visto...aveva scoperto la sua più grande paura.
- Tom tutto bene?-
La mano gentile di Cloe si posò sulla sua, svegliando da quei tristi pensieri.
- Si, tutto ok.- rispose, scuotendosi - E' stato un po' pesante, ma ce la faremo entro qualche mese.-
- Si spera.- aggiunse Trix, diffidente - Allora non è successo niente di fastidioso?-
- No, per il momento no.- Tom levò le spalle, con aria incredibilmente angelica, tanto che per la prima volta in vita sua la balla gli riuscì bene - Tu piuttosto. Sicura che vuoi davvero mettere all'asta in bacio?-
- E' solo un bacio, dai!- la Diurna agitò la mano, noncurante - Andiamo, su. Prima finiamo e meglio è!-
- Si ma datemi la mano...- ghignò Riddle, infilando una gamba nell'unico buco libero, per avanzare un po' - Ho l'impressione che potrei rompere qualcosa.-
- Non è un'impressione, fidati. Doveva usare una scopa, accidenti.- Cloe iniziò per prima la rapida salita fino alla tavola degli insegnanti, afferrandolo saldamente, ma una volta più vicino al pulpito di Silente andò meglio.
Non fosse stato per Tom, Juliette e le altre non avrebbero filato Cloe e Trix di striscio e infatti quando Regina vide Riddle, emise un gorgoglio atroce che spaccò i cristalli e si diresse verso di lui con una cartelletta in mano, sbattendo gli occhioni e ancheggiando in una provocante minigonna che sinceramente nemmeno Beatrix avrebbe mai avuto il coraggio di mettere.
- Ciao Tom!- tubarono le Tre Grazie in coro, accerchiandolo e facendo roteare gli occhi alla Grifondoro e alla Serpeverde che invece erano state quasi sbalzate via dal suo fianco.
- Salve.- bofonchiò lui, imbarazzato - Avete...ehm...avete fatto davvero un ottimo lavoro.-
- Grazie!- cinguettarono sempre in perfetto sincrono, aggrappandosi ognuna ad un suo braccio come una ventosa - Cos'hai portato?-
- Ci siamo anche noi.- borbottò Cloe cominciando a fare fuoco dagli occhi, pronta a lasciare carne bruciata di quelle oche che si strusciavano al suo Tom con troppa enfasi.
- Oh, è vero!- Juliette sbatté le lunghe ciglia, facendo una smorfietta col naso - Beatrix, allora siamo d'accordo?-
- Si, nessun problema.- rispose la Diurna.
- Sono contenta, con te faremo un sacco di soldi.- le disse Regina Farrell, agitando la lunga chioma bruna e stringendosi di più a Riddle - Peccato che non sono riuscita a convincere Tom!-
- Davvero Tom, perché non metti all'asta un bacio?- Juliette mise un adorabile broncio, facendolo ghiacciare - In fondo a quanto ne so io, che ti ricordo faccio parte della Gazzetta della scuola, non hai mai avuto una ragazza fissa o no?-
- Già! Ti prego!- Paige Brinkam si sporse verso di lui, mettendo in risalto la scollatura e mentre Riddle cercava di guardare altrove con un'eleganza d'altri tempi, Trix afferrò Cloe per la cintura, onde evitare le uccidesse.
- E' un'offerta davvero carina ma...- Tom arrossendo cercò di guardare Juliette e le altre due maliarde negli occhi -...ma la famiglia del prof Mckay mi ha passato questo centrotavola.- e lo porse alla capa delle Grazie - E' autentico, in argento e credo possa andare bene.-
Juliette guardò l'oggetto con aria vaga, poi tornò a sorridere con quell'aria da bambolina e chiamò Pandora Leafgodd con un fischio. La Tassorosso del settimo si presentò sempre a testa bassa, i capelli color topo nodosi come serpenti e la pelle pallida. Non era né carina né brutta, era semplicemente anonima.
Tom le diede il centrotavola che lei catalogò, accennando appena un cenno verso di lui.
- Che strana ragazza.- disse Juliette - E' un'ottima estimatrice, sa tante cose su queste cianfrusaglie...ma una palla come oratrice.-
- Non tutte vivono e muoiono per uomini e nuove mode.- le disse Cloe mentre Pandora sentiva tutto, alle loro spalle.
- Dici? Bhè hai ragione...e si vede nel suo caso.- ridacchiò Paige, troppo svampita per essere cattiva.
- Trovi qual cosa di male nel trovarsi un ragazzo Claire?- le chiese Juliette, sbattendo le ciglia.
- Assolutamente no. Ma ritengo che bisogna imparare a dosare miele e veleno nella vita, non so se mi spiego.- rispose la biondina, senza mai abbassare lo sguardo.
Tom e Beatrix rimasero ad osservare la scena, poi si scambiarono un'occhiata.
Bhè? Che voleva dire?
Trix se ne infischiò presto, riportandosi il bicchierone di sangue alle fauci, intanto Riddle, restando saldamente piantato in un punto, si guardava attorno curioso...almeno fino a quando non rischiò di franare a terra, sentendo una frase.
-....come Trix, metto all'asta un bacio.-
E avvenne l'Epico Disastro dell'Asta. Prima ancora di girarsi, Tom aveva già urlato un titanico: - COOOSSSAAAAA????-
Investite da quella bora, Claire e le Grazie incassarono la testa fra le spalle e la King lo fissò allibita.
- Ma che ti prende?-
- Metti all'asta un bacio?- tuonò Tom sconvolto - Ma ti sei bevuta il cervello!?-
- Ma perché?- Cloe lo guardava senza capire - Ho solo cambiato idea. Ha ragione Trix. È solo un bacio!-
- Non avevi detto che era prostituzione legalizzata?- bofonchiò la Vaughn sarcastica, con la cannuccia fra i denti.
- Oh, chissene frega!- la Grifondoro agitò la mano, seccata. Aver visto Tom attorniato di ragazze le aveva ricordato ancora una volta che lui non vedeva nessuna di loro, che probabilmente nel suo destino c'era una super donna, come nel caso di Tristan e Lucilla e lei, per rabbia, aveva fatto la classica sciocchezza da chiodo scaccia chiodo.
- Che idiota.- sentenziò Beatrix, schifata, quando rimasero sole per qualche minuto prima di andarsene.
- Non rompere.- sibilò la bionda con aria cupa - Odio questa situazione! Questa caccia alla volpe è più un massacro di elefanti, in cui l'elefante sfigato di turno sono io!-
- Forse glielo dicessi con garbo...-
- Ma quale garbo! Tanto non mi vede lo stesso!-
- E allora ti arrendi?-
- Ma certo che no. Non sono una di quelle che dicono "Che sarà, sarà..."-
- E allora che vuoi fare? Ingelosirlo?- la Vaughn guardò Tom in fondo alla sala, mezzo sclerato come se fosse appena uscito da un'orgia. Macché ingelosirlo. Era già cotto a puntino!
- Intanto ho fatto la mia cazzata giornaliera!- brontolò l'altra mentre facevano lo slalom per uscire dalla Sala Grande - Adesso chissà chi mi toccherà baciare! Dio, lo sapevo! Non posso certo vantare la tua corazza...-
- Vantaggi di essere metà e metà.-
- Lasciamo perdere. Allora? Che fai fino alle tre?-
- Cerco di evitare Fern e la scozzese.- Beatrix si scostò i capelli dalle spalle, lasciandoli ricadere come una nera cascata sulla schiena sottile - Asteria si sta dimostrando una capo branco alla Juliette e la cosa mi piace poco.-
- Quella a me non piace per altri motivi.- sibilò Cloe, fermandosi sulla soglia mentre aspettavano Tom.
- Istinto?-
- Anche. Sai che i Sensimaghi vedono le forze magiche degli altri a colori no? I maghi hanno aura azzurra, i demoni rossa e via dicendo. Quella della McAdams è di un blu dannatamente fastidioso. Quasi psichedelico.-
- Vorrà dire che è forte, può essere?-
- No. Harry è forte. E lui lo vedo attorniato da una tempesta di azzurri e verdi.- sorride dolcemente la King, vedendo arrivare Riddle col suo passo regale e cadenzato - Ma quella...è quasi un blu ostile.-
- E io che colore sono?- tubò la Diurna con aria serafica, finendosi la colazione nel bicchiere.
- Lilla.-
- Lilla? Che cazzo di colore amorfo è il lilla?-
- Ma non lamentarti. Ehi!- la Grifondoro osservò Riddle attenta - Tutto bene? Hai una tale faccia imbronciata!-
- No, non va bene per niente!- sfuggì a Tom, con tono irritato.
- Ma che ti piglia?- chiese naturalmente quella Giuda di Beatrix, gettando benzina sul fuoco.
- Niente, niente.- ringhiò il moro - Scusatemi ma mi sono ricordato che devo finire una ricerca. Lunedì è il mio turno per le interrogazioni con Ruf e sono un po' indietro. Ci vediamo dopo.- e senza aggiungere altro filò via, fumando come una teiera e lasciando un po' stupita la bella King.
- Ma che gli è preso?- riecheggiò, volgendosi verso la Vaughn.
Impossibile, si disse Trix. Erano davvero ciechi.
Come faceva a non capire che era geloso marcio?
Scosse il capo, dandole una pacca sulla spalla - Lascia perdere. Ho un appuntamento con Stanford fra dieci minuti.-
- Occhio a quello che fai.-
- Perché? C'è differenza fra lui e Damon?-
- Vampiri.- sbuffò Cloe a sua volta, alzando le mani in segno di resa - Fa' come ti pare!-

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