- Va bene, vediamo di riassumere Potter.-
Duncan Gillespie era al terzo sigaro da appena un'ora dall'inizio della riunione, le maniche della camicia gli erano già arrivate ben sopra i gomiti e se avesse avuto il tempo si sarebbe anche portato l'inalatore d'ossigeno alla bocca.
Nel complesso, il Capo degli Auror sembrava sul punto di crollare.
O di dare in escandescenze.
Proprio non aveva l'anima adatta per sopportare un tale massacro tutto insieme. Ma in fondo...chi poteva vantare di avere un tale pelo sullo stomaco quando si rischiava la propria vita in prima persona?
Comunque non era il solo quella sera. La grande sala riunioni della Torre Oscura era gremita di Auror, professori e parenti dei soliti attaccabrighe e l'aria respirabile stava diventando densa come cera.
Auror che venivano da ogni parte dell'Inghilterra si erano riuniti al Ministero a Londra, per raggiungere poi in sordina la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts dove risiedeva l'eroe più grande dei maghi.
Harry Potter, all'altro capo della tavola. Seduto a guardare il vuoto, un vuoto lontano, e ad ascoltare con un orecchio solo. Attorno a lui, il suo potente quanto pericoloso entourage.
Ogni Auror lì presente guardava a lui e alla sua squadra come a un modello, come a leggende.
- Dunque...- sibilò Duncan, levandosi il sigaro di bocca e fissando sia Harry, che Draco e pure Silente - Mi state dicendo che siamo sull'orlo di una guerra aperta non solo col Lord Oscuro, ma anche con questa specie di Vendicatore che se ne va in giro con una maschera sulla faccia, un Guanto di Minegon e un intero esercito di dannati Illuminati. E questi non usano la magia oscura, ma quella nostra, così non possiamo identificarla. Esatto? Non bastando, abbiamo un Legimors che vede quello che non dovrebbe, Orloff che mi soffia sul collo, il bambino sopravvissuto che se ne va a spasso con un bersaglio attaccato alla schiena, un nugolo di mannari di Greyback nella Foresta Proibita e il figlio del Lord Oscuro nel palazzo.- la voce di Gillespie aveva fremiti pericolosi e le mani saettavano a scatti nell'aria, come preso da un tic - C'è altro che devo sapere?-
- Ah si, certo amico mio.- Silente gli sorrise con la sua aria placida, facendo dei cerchi di fumo con la sua lunga e affusolata pipa d'avorio - Devi ricordarti dei fasulli Mangiamorte.-
- Ci mancavano anche gli Inferi!- sbottò, avvolto in una nuvola di fumo.
- A dire il vero non sono prettamente Inferi. Sono fantocci animati.- cinguettò Lumacorno orgoglioso.
- Per l'amor di Dio Horace, non ti mettere a fare il pignolo!- ringhiò il Capo degli Auror.
- Duncan, sul serio calmati. Per il momento abbiamo capito alcune cose, studiandoli grazie alle visioni del signor Howthorne. Io e Horace li stiamo studiando. Crediamo che siano un nuovo ritrovato magico-meccanico.-
- E come fate a dirlo?-
- A nessuno sarebbe sfuggito lo strano ticchettio che producono quei manigoldi.- Lumacorno lo guardò con fare sapiente e superiore - Credimi Duncan, sono solo manichini anche se ignoriamo come li animino.-
- Certo che se mi permetteste di uscire da saprei andare a chiedere alle dovute persone e con la dovuta cortesia le informazioni che ci servono.- sibilò Harry per l'ennesima volta.
- E certo che se potessi andare a farmi vedere da qualcuno di serio, invece che da Medimaghi incapaci, forse a quest'ora già vedrei qualcosa e potrei informarmi sul Guanto di Minegon.- aggiunse anche Hermione, facendo roteare gli occhi a Malfoy per l'impazienza.
- Non cominciate anche voi due!- Gillespie scoccò ad entrambi un'occhiataccia - Va bene, d'accordo. Lady Lucilla aveva ragione. Cosa accidenti vuole questo Vendicatore?-
- E come facciamo a saperlo se sono chiuso qua?- rinfacciò Potter.
- Insomma basta, sta zitto!- imprecò Ron snervato - Harry dacci tregua!-
- No, voi dovete dare tregua a me! Ho Orloff così attaccato al collo che neanche un acaro si sognerebbe di fare una cosa simile a un materasso!- Duncan spense il sigaro stizzito, sempre più vicino all'esplosione...o alla depressione - Non so cosa voglia ma presto si presenterà qua Potter e vorrà parlare con te! E prega di non irritarlo altrimenti saremo tutti quanti col letame fino al collo!-
- Sei in ritardo Duncan, qua arriva già al soffitto.- sentenziò Jess, seduto accanto alla finestra, assolutamente tranquillo - Siamo circondati su tutti i fronti e Hogsmade è già stata attaccata, se non ci mandi subito altri uomini finiremo tutti sotto terra prima della fine dell'anno.-
- Ma certo e come faccio a controllare il resto dell'Inghilterra eh?-
- Me ne sbatto le palle dell'Inghilterra intera, qua c'è il bambino sopravvissuto e il figlio del Lord Oscuro.- replicò anche Tristan, in piedi dietro a suo fratello, camminando avanti e indietro pensoso - Quelli attaccano come viene, vogliono solo che Harry e Voldemort si ammazzino fra di loro, così a fine battaglia verranno fuori e faranno secco l'ultimo rimasto, ecco cosa faranno!-
- E io cosa ci posso fare?- Duncan levò le mani esasperato e impotente - Mckay, chiariamoci. Io devo occuparmi di tutta la popolazione magica ma se loro per primi mi passano dalla parte di Tu-Sai-Chi, mi dici io cosa posso farci? Niente. Esattamente come Potter non ha mai potuto farci una mazza, ma una cosa posso ancora farla. Tenerlo al sicuro e lontano da occhi indiscreti. Avrete altri uomini ma dovrete cavarvela da soli.-
- Come abbiamo sempre fatto.- sussurrò Draco.
- Precisamente. Vi serve altro?-
- Una buona dose di fortuna.- disse Ron, passandosi una mano fra i capelli.
- I bambini stanno bene?- chiese Duncan, cercando di riprendere le pulsazioni regolari.
- Benissimo.- gli sorrise Tristan.
- Ho sentito che avete un ospite immobilizzato dalla cintura in giù al piano superiore, è vero?-
Malfoy stavolta fece un ringhio sottile fra i denti, mentre Hermione annuiva.
- Esatto. È Crenshaw.- rispose la strega, computa.
- Jeager Crenshaw?- chiese un Auror che arrivava dal Devon, evidentemente allibito come tutti gli altri, visto il bisbigliare di sottofondo - E' un mezzo demone!-
- Si, lo so.- ammise la Granger - Qual è il problema?-
- E' potentissimo! Non sapete chi vi siete presi in casa!-
- A dire il vero l'ho battuto sei anni fa.- quietamente, Hermione sentì un silenzio ammirato e anche sconvolto - Abbiamo appurato che non ha più contatti coi Mangiamorte, tantomeno ha cattive intenzioni verso la nostra causa. Il tizio con la maschera l'ha attaccato, ha incendiato la sua residenza e ha cercato di uccidere lui e suo figlio.-
- Che adesso sta per entrare a Hogwarts come studente regolare.- concluse Silente soddisfatto.
- Albus, prima o poi finirai nei guai.- borbottò Duncan, scuotendo il capo - Il ragazzino è pericoloso?-
- No, solo estremamente dotato.- gli rispose il preside - Suo padre è mezzo demone e William ha delle doti magiche veramente impressionanti. Ha dodici anni e le capacità di uno del quinto anno.-
- In che casa lo piazzerete?-
- Il Cappello ha deciso. Serpeverde .-
- Una favola. E tua figlia Tristan? Il segreto della sua empatia regge?-
- Tutto a posto. Lei ha scrutato nella mente di Crenshaw e non ha trovato pericoli.-
- Usare l'Occlumanzia contro di lei non serve?-
- A quanto pare no.- gli rispose Piton - Le ho fatto dei test e mi ha battuto su tutta la linea.-
- Però. Se ha scavalcato perfino le tue barriere allora dev'essere eccezionale. Ma dalla figlia di Lady Lucilla non mi aspettavo altro.- sorrise il Capo degli Auror - Spero che Du Croix non le abbia fatto storie per quella pergamena.-
- Assolutamente.- annuì Tristan.
- Perciò cercheremo questi fasulli Mangiamorte, ci occuperemo di Tom Riddle, del Lord Oscuro, di questo Vendicatore, cercheremo di capire cosa vogliono e perché uccidono. E proteggeremo il bambino sopravvissuto.- Silente incrociò le dita, implacabile - Perciò Duncan, fai sapere a tutti che quei la speranza permane. E non se ne andrà facilmente.-
Parlarono, parlarono...ma Harry dopo qualche tempo tornò a guardare fuori dalla finestra.
La notte incombeva e le stelle luccicavano, trapuntando un cielo cupo e denso.
Fra quelle tenebre c'era Dark Hell Manor.
Doveva andare, doveva farlo. Ma non voleva che gli altri lo sapessero, o l'avrebbero ostacolato.
Avrebbe dovuto aspettare il momenti propizio...e sgattaiolare fuori dalla prigione come un ladro.
In fondo sarebbe stato come fare un salto indietro nel tempo.
Scappare dalla scuola...come se fosse stato ancora uno studente.
Chissà che quello non fosse il suo destino.
Restare per sempre il ragazzo e il bambino sopravvissuto...

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I Figli Della Speranza |Dramione|
FanfictionTerza parte della saga, signori e signore. La battaglia fra Harry Potter e i Mangiamorte subisce nuove mutazioni con l'entrata in scena di personaggi ambigui che minacciano la nuova vita del bambino sopravvissuto, mentre il giovane Tom Riddle, ormai...