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Tiziano Sclavi,
Della Morte, Dell'Amore, VI.

La morte di pietra, la morte di neve,
la morte che viene con passo lieve,
ma per averla dovrai lottare,
vivere ancora e ancora respirare.
Perché è un'amante che non si dà a tutti,
non conta che siano belli oppure brutti:
può darsi a un altro, ma un attimo appena
e anche allora ti pensa e t'incatena.


Thomas Maximilian Riddle gettò un paio di galeoni sul tavolo, attento a non bruciare con la cenere della sigaretta la tovaglia rossa. Davanti a lui Sedwigh Stanford, suo compagno, lo seguì con la stessa posta.
- Altro whisky?- chiese Stewart Travers, alzandosi per andare al bancone della stanzetta ad anticamera della Sala Duelli che Tristan all'inizio aveva usato per chiuderci dentro una Banshee.
- Si, io ne voglio.- rispose Jeff Lunn - Ragazzi?-
- Io nulla.- Tom scosse il capo.
- A me due dita appena.- Sedwigh sollevò brevemente lo sguardo dalle carte.
Spiava l'ingresso attentamente, come per vedere chissà chi.
A quell'ora di notte del primo maggio la stanza era occupata da numerosi Serpeverde e da altrettanti Corvonero.
Mancavano alcuni Caposcuola, Neely per prima che da parecchio non metteva piede fuori dal suo dormitorio o dalla camera da letto del suo ragazzo.
Dieci giorni di silenzio. Una vita intera. Dieci giorni persi.
Ne restavano a malapena quaranta di libertà. Così pochi...
Proprio in quel momento entrò Thaddeus Flanagan, tampinato da Fern Gordon che gli correva dietro con un fazzoletto sporco di sangue...per non macchiare il prezioso marmo.
- Che è successo?- chiese Matt Rogers, seduto al bancone con Adam Broody e Clyde Hillis.
- Merlino, Flanagan.- sibilò invece Lunn- Ti avevo detto di starci lontano.-
- Lontano da chi?- chiese Tom, senza interesse.
- Da Bart Owin.- rispose Fern con tono irritato - Questo deficiente è andato alla redazione della Gazzetta della scuola e s'è attaccato con lui!-
- E meno male che è tuo amico.- ghignò Stanford - Flanagan non sai cosa sia la delicatezza.-
- Non l'avresti avuta nemmeno tu con quel deficiente se avessi visto cosa stavano pubblicando.- replicò il Tassorosso inferocito, facendosi lanciare da Matt del ghiaccio dentro un panno pulito - Fa insinuazioni troppo pesanti, mi ha rotto le balle. Fine della storia.-
- Hai una copia dell'edizione di domani?- gli chiese Tom.
- Si, quella che non andrà in stampa.- ironizzò Flanagan - Ecco.-
Una pagina spiegazzata e strazzonata colma di titoloni catastrofi fu il colpo finale di quella serata.
Altre accuse su alcuni studenti e le loro famiglie, altre velate minacce, il racconto dell'incidente del giorno al campo di quidditch quando un ragazzo del quarto di Serpeverde aveva pestato uno di Tassorosso perché aveva spifferato in giro falsità sui suoi genitori.
E infine ciò che lasciò Tom a occhi sbarrati.
- McAdams.- lesse Fern ad alta voce, piegandosi sulla spalla di Riddle - "Dieci ore fa una famiglia di maghi composta di alcuni membri mezzosangue è stata trovata decimata nella loro casa nella periferia di Londra. Gli Auror hanno arrestato i colpevoli che si sono macchiati della morte di due genitori, una coppia di parenti anziani e un bambino di nove anni. Le prove fornite all'Autorità Magiche hanno fatto ricadere i sospetti sulla famiglia McAdams, già implicati il mese scorso in un incidente alla dimora di campagna della famiglia Lampert, dove sarebbe stato trovato morto il custode Magonò. Harnold e Dyana McAdams sono stati interrogati e messi sotto arresto dopo l'inconfutabile veridicità delle prove, ma solo la strega è stata condotta alla prigione di Azkaban. Harnold McAdams è tuttora ricercato."-
- Per tutti i maghi...- mormorò Mary J. Lewis.
Poi cadde il silenzio.
Le voci erano vere.
Erano Mangiamorte.
Tom accartocciò la pagina, gettandola nel fuoco.
- Hai fatto bene a far sparire tutto, Flanagan.- disse Sedwigh.
- Dici?- fece Matt.
- Lo sai come gira di recente.- annuì anche Adam Broody, allentandosi la cravatta verde e argentea - E' una fortuna che quella roba non sia andata in stampa o domani a quest'ora ci saranno già delle gogne pronte per chiunque apra bocca.-
- Gogne per chi?-
La voce conosciuta fece tremare Tom.
Tenne lo sguardo basso mentre Cloe King entrava facendo tintinnare appena i tacchi alti.
- I McAdams.- le disse Mary, quando la bionda la raggiunse al bancone per bere qualcosa, senza degnare gli altri di un saluto. Eppure, anche se lei gli dette subito le spalle, Tom notò dei graffi e un livido sulla guancia della Grifondoro.
Cos'era successo?
- Non lo sai?- gli disse Stewart, leggendogli quasi nel pensiero - Oggi, mentre non c'eri in Sala Duelli, Asteria e Kathleen Barnett hanno lanciato accuse su di te.-
Riddle non se ne stupì, ma allargò la bocca quando il Corvonero continuò.
- Cloe le ha zittite per poco e sono arrivate alle mani. La Vaughn ha cercato di separarle e se l'è prese anche lei.- sorrise Travers - Io mi sono anche preso un calcio. Alla fine le ha fermate Tristan, ma sono tutte in punizione.-
Cloe e Trix...
Tom scosse il capo, desolato.
Ora qualcosa di forte gli serviva davvero.
Finita la mano, vinta dai Corvonero, Tom fece per alzarsi e tornarsene in camera sua, quando anche la King si alzò dallo sgabello al bancone. Salutò Stewart e anche Sedwigh dando loro un profondo bacio sulla guancia che lo gelò, poi raggiunse la porta con lui. Senza una parola.
Non ce n'era bisogno.
Una volta fuori con uno sguardo imperioso, lo stesso che aveva da tempo a quella parte verso di lui, gl'impose di seguirla. E Tom già sapeva che di nuovo non sarebbe riuscito a dormire.
Ma in fondo se lo meritava.

I Figli Della Speranza  |Dramione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora