Trentuno agosto.
La notte più infernale della sua vita.
Thomas Maximilian Riddle si alzò alle sei di mattina, imprecando fra i denti.
Non era stato così nervoso neanche al primo anno a Hogwarts.
Aveva quasi voglia di buttarsi giù dalla finestra.
Si alzò in piedi e si stiracchiò, massaggiandosi la schiena. Toccò il cerotto di garza sul fianco sinistro, lo tolse si mise di spalle allo specchio, guardando quel capolavoro soddisfatto.
Bene, il tatuaggio era guarito. Un grifone e un serpente attorcigliati troneggiavano sulla sua schiena, orgogliosi e vanitosi, al livello dei reni.
Proprio come dovevano essere.
Luce e ombra.
Unite. Insieme.
Uscì in corridoio per andare in bagno ma quando aprì la porta, sempre soprappensiero, si prese in faccia sapone magico che gli morse il naso e anche tre asciugamani che cercarono di strozzarlo.
- Ma possibile che non bussi mai?!- gli sbraitò Degona in pigiama, furibonda.
Svegliò mezzo casa ma poi tutti si rimisero a dormire, immaginando che Tom fosse caduto o avesse battuto la testa da qualche parte. La piccola Mckay invece lo guardava snervata, aiutandolo a rimettersi in piedi.
- Scusami.- alitò il mago, toccandosi il naso mordicchiato - Cosa ci fai già in piedi? Ahi...merda!-
- Non esce sangue, non fare storie.- ghignò la ragazzina - Non riesco più a prendere sonno.- ammise, sedendosi sul bordo della vasca con piedi a zampe di leone mentre Riddle si lavava la faccia e i denti - Sono così nervosa...-
- A chi lo dici.- sospirò lui, immergendo la faccia nell'acqua fredda.
- Ma dai, sei Caposcuola. Tutti ti conoscono! Sanno che non centri niente con questa storia!-
Lui rise, appoggiandosi coi fianchi al lavandino - Ti accorgerai presto che in un posto come Hogwarts, non conta chi sei davvero ma solo il tuo nome.-
- Damon, Trix e Cloe non ci hanno mai fatto caso.- sorrise Degona - O sbaglio?-
- Siamo un gruppo di sfigati tutti e quattro.- ridacchiò Riddle - Comunque se Harry davvero verrà a scuola avrò le spalle un minimo coperte, prima che la mia già corrotta reputazione finisca definitivamente nel cesso.-
- Adesso parli come un Serpeverde.- frecciò la ragazzina, alzandosi - Vado a fare del caffè. Vuoi?-
- Si. Ma piano con la magia.-
- Tranquilla, ce lo farà Nyssa. Da oggi inizia il periodo legale del mio giuramento.-
- Certo, ammesso che Liz non ammazzi in qualche modo la mamma nel sonno.-
- Se, in un'altra dimensione dove la mamma è un'innocente babbana magari.- ghignò Degona sparendo nel corridoio e poi giù per le scale.
Tom invece rimase in bagno. Si volse verso lo specchio, guardando il suo viso.
E alla mente gli tornò quello di Lord Voldemort.
Dio.
Come si assomigliavano. Stessi occhi, stessi lineamenti.
Quella faccia Harry avrebbe dovuto odiarla. Spaccargliela.
Disgustato, se ne andò dal bagno e non poté accorgersi di una cosa.
Il suo volto...era rimasto impresso nel vetro.
La sua immagine vi rimase per qualche secondo. Poi rise...e sparì.- Pietà.-
Due ore più tardi, Tristan Mckay appoggiò la fronte alla tavola, deciso a non ascoltare più né Liz né sua madre.
La cucina era ingombra di Auror pronti a partire, bauli e animali in gabbia ma quelle due non sembrano attente alla loro immacolata reputazione. Sembravano pronte a far piazzate.
- Ripensaci!- sbraitò di nuovo Rose Mckay, picchiando la mano sul bancone della cucina e facendo andare per traverso il caffè a Sirius, Remus e Jess - Tua figlia è troppo piccola! Troppo speciale! Facciamola studiare a casa con Elisabeth!-
- Neanche per idea.- rispose Tristan pacato - Non ha niente di diverso dagli altri e non la segregherò in casa.-
- Insomma, pensa ai pericoli!- piagnucolò teatralmente anche Liz.
- C'è Nyssa.-
- Non basta!- tornò ad incalzarlo la Jenkins - Hogwarts è in piena guerra, lo capisci o no?-
- Ma tu guarda, pensavo di andare lì per una scampagnata.- ironizzò Jess da parte sua.
- E tu non cominciare!- sibilò sua madre - Portare Alexander e Sarah è già abbastanza folle! Non so cosa ti passi per la testa! Anzi, lo so ma è meglio lasciar perdere.-
- Ecco, brava.- le disse Tristan gelido - Lascia perdere mamma.-
- Tu proprio non capisci! È precipitoso mandare Degona a scuola!-
- Me l'ha chiesto lei.-
- Hai un cuore di burro con tua figlia. La vizi troppo!- disse Elisabeth - Cosa credi, che io non sia preoccupata per lei?-
- Non lo metto in dubbio. Ma a Cedar House con voi non sarebbe al sicuro.-
- E con chi è al sicuro? In una scuola piena di talpe, dove entra chiunque, dove c'è il bambino sopravvissuto e Lucilla?-
Tristan stavolta sorrise, scuotendo il capo.
- Il fatto che ci sia Lucilla, dovrebbe assicurarti, mamma, del fatto che sopravviverò anche io.-
Rose stavolta si morse la lingua, seccata.
- E' fiato sprecato.- finì il suo secondogenito - Degona viene con me e Tom.-
- Se succede qualcosa sarà colpa della tua testardaggine!-
- Oh, grazie.- l'Auror fece una smorfia, quasi disgustato - Non mi sarei aspettato altro da voi.-
- Insomma si può fare colazione in santa pace?- sbuffò anche Tanatos - Mi state mandando per traverso il caffè e coi vostri strilli sveglierete la madre di Black.-
- Così la giornata inizierà alla grande.- soffiò Sirius - Come siamo messi con la scorta?-
- Tutto ok, andiamo col Nottetempo.- gli disse Remus - Clay, Sphin e Jess verranno con noi. Ninfadora ci aspetta a King's Cross con Kingsley. Duncan vuole un rapporto entro stasera.-
- E sul treno chi baderà ai ragazzi?- chiese Molly Weasley - Ron, Edward e Blaise sono già a Hogwarts!-
- Sul treno sono al sicuro.- biascicò Tristan, mangiando svogliatamente del bacon - Ci sono i professori e Nyssa darà uno sguardo a tutti. Una volta arrivati li aspettano Hagrid e Gary Smith con la sua squadra. Saranno scortati attentamente fino ai cancelli. Una volta dentro sono al sicuro.-
- Trix è già arrivata?- chiese Degona tutta curiosa.
- Arriva dritta a scuola.- le rispose Tom, mandando giù una tazza di caffè dietro l'altra - Il suo aereo è partito in ritardo ieri sera. Cloe e Damon invece arriveranno al binario come ogni anno. E poi si spera che riesca a vedere Harry. Sirius, Tristan...di Glory e Lucas vi occupate voi?-
- Si, non preoccuparti.- Black annuì, finendo la colazione - Speriamo solo che anche Harry sia al sicuro.-
- Già, speriamo.- disse Molly - Ne sapete qualcosa dei nuovi professori? Li avete controllati?-
- Ah già.- Tristan si levò di tasca un foglietto di Silente, con su scritti i nomi del nuovo professore d'Incantesimi e della professoressa di Difesa che si sarebbe occupata degli altri anni - La tizia che si occupa con me della Difesa si chiama Anita Mortimer. Mai sentita. Quello che sostituisce Dorian Broody invece mi hanno detto che voi lo conoscete. Si chiama Horace Lumacorno.-
Sentito quel nome, Remus sgranò gli occhi e Sirius sentì una spiacevole sensazione nauseabonda in fondo allo stomaco.
- Bhè?- Mckay li guardò preoccupato - E' uno strano?-
- E' un vecchio demente.- scattò Sirius velenoso.
- Paddy!- Lupin scosse il capo - Ma no. È solo un po'...come dire, un po' opportunista. Ma è un bravo insegnante, davvero. Noi l'abbiamo avuto per tre anni di fila, dal quinto fino al settimo. È molto abile ma aveva la tendenza a circondarsi di studenti con un certo nome e una certa fama.-
- Cos'è, un lecchino?- si schifò Degona.
- Dena!- sbottò Liz - Che linguaggio!-
- Qualcuno ha visto la mia stricnina?- se ne uscì Jess sarcastico - Credo di averne bisogno.-
- Mi spiegate meglio?- chiese Tom interessato.
- Bhè...te l'ho detto.- gli disse Remus - E' uno che ha sempre amato farsi una sua cerchia di studenti che avevano alle spalle famiglie famose, con un certo nome. Amava definirsi "uno scopritore di talenti". Per un po' di tempo ha tampinato Sirius, poi dopo che l'ha mandato al diavolo si è buttato su Lily. Anche Harry l'ha avuto al sesto anno.-
- Immagino le sviolinate.- ridacchiò Riddle.
- Già ma...- Black lo guardò con aria contrita - Ecco, è meglio che ti avvisiamo adesso. Lumacorno ha insegnato anche a Lord Voldemort.-
L'aria sorridente di Tom sparì.
- Che allegria.- sussurrò, abbassando gli occhi sulla tazza.
- Già. Lo adorava. Sapeva che sarebbe diventato un grande mago anche se non ha previsto in che direzione...-
- Un genio eh?-
- Si, un vero genio.- Sirius gli mise una mano sulla spalla - Tutto bene? Meglio essere preparati no?-
- Si, è vero.- Tom tornò a bere il suo caffè, pensoso - Come mi devo comportare?-
- Tranquillo, ti terrà a debita distanza.- gli disse Arthur Weasley - A quanto mi raccontarono Ron e Harry a loro tempo, era mortalmente impaurito da Tu-Sai-Chi.-
- E chi non lo è...- ringhiò il giovane Riddle fra i denti - Quando mi vedrà in faccia gli verrà un collasso.-
- Un idiota in meno.- sibilò Lucilla, apparendo in cucina in vestaglia - Buongiorno a tutti.-
- Ciao mamma!- cinguettò Degona, baciandola - Ci accompagni in stazione?-
- Si, certo.-
- Di bene in meglio.- berciò Rose Mckay - Allora non vuoi proprio fermare questa follia vero?-
- Oh, dovrebbe saperlo da tempo ormai che sono fuori di testa Rose.- insinuò Lucilla, aprendo il giornale senza neanche guardarla in faccia - O almeno questo è quello che bofonchia quando pensa che non sento, no?-
Tanatos e Jess non riuscirono a trattenere un risolino, mentre la vecchia strega arrossiva di rabbia.
- Impudente.-
- Ancora non ne ha una vaga idea.- ghignò diabolicamente la Lancaster - Amore non mi dai un bacio?-
Tristan le scoccò un'occhiata obliqua, sempre sull'orlo delle risate. Eccola. Quando voleva far incazzare a morte Liz e sua madre faceva la zuccherosa e lo chiamava "amore" quando a momenti non si sognava di farlo se non sotto alle lenzuola. Vipera tentatrice.
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I Figli Della Speranza |Dramione|
Fiksi PenggemarTerza parte della saga, signori e signore. La battaglia fra Harry Potter e i Mangiamorte subisce nuove mutazioni con l'entrata in scena di personaggi ambigui che minacciano la nuova vita del bambino sopravvissuto, mentre il giovane Tom Riddle, ormai...