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Duncan Gillespie allargò la bocca, subito dopo aver sbarrato gli occhi.
Naturalmente non credeva alle sue povere orecchie che in quegli anni, e da quei due, di cazzate ne aveva già sentite tante.
- Come prego?- ringhiò fra i denti il capo degli Auror - Che avete detto?-
Harry Potter e Draco Malfoy, seduti uno a destra e uno a sinistra, lo guardarono senza battere ciglio.
- Ripeto.- disse il biondo, con fare saccente - L'Arca di Grimaldentis si trova sopra una città. Abbiamo usato la Cristallomanzia tre giorni fa, per beccarlo. Dai rumori in sottofondo, la nave di quel bastardo dev'essere sopra una città. O addirittura su una strada molto trafficata. Se non contiamo che potrebbe trovarsi a Liverpool. O in Scozia.-
- O magari a Parigi.- continuò Harry, senza nascondere una vena sarcastica nel tono - Sai, con tutti quei clacson era un po' difficile capire dove fosse sospesa l'Arca.-
- E poi le ha scagliato un incantesimo per renderla invisibile.- rincarò Draco.
- E quello è così stronzo da mandare i suoi gufi in giro...-
- E voi due mentecatti mi avete già rovinato la mattinata!- ringhiò Duncan, chiudendo il discorso gettando il sigaro ancora acceso dentro al cestino, che prese fuoco in allegria - Porca di quella grandissima miseria! Voi due sapete portare solo rogne! Che possa crepare quel deficiente che v'ha messi insieme nella stessa squadra dieci anni fa! Per Dio, dove sono le mie pastiglie?-
- Secondo cassetto a destra.- tubò Draco, prendendosi dietro un'occhiata fulminante.
Duncan, dopo aver acceso tutti l'incensi possibili, deciso ad affumicarli, cominciò a fare meditazione sotto gli sguardi annoiati dei due Auror.
Con le mani congiunte in preghiera, stava blaterando qualche stronzata che sapeva tanto di yoga quando Harry si permise d'interrompere il suo sclero.
- Ehm...Duncan, scusami se interrompo la seduta ma ci servirebbe che tu mandassi i Sensimaghi a battere le strade. Non vedranno l'invisibile ma quell'Arca sarà grande come sei balene in fila. Magari scoprono qualcosa.-
- O magari qualcun altro farà esplodere altre chiese piene di Illuminati.- frecciò Gillespie, scrutandoli severo - Che mi dite? S'è calmata?-
Draco tacque, fissandolo.
- Lo sapevi?-
- L'ho immaginato. E se mi avesse detto che aveva intenzione di fare, le avrei dato una mano. Liam Hargrave è stato il mio mentore.-
- La soluzione non è scatenare un vespaio.- sussurrò Harry - Per il momento almeno.-
- Allora cosa mi proponete voi due cervelloni?- rincarò il Capo degli Auror, innervosendosi di più - Ci uniamo ai Mangiamorte Potter? Questa sarebbe un'idea?-
- Neanche per sogno.- replicò il moro - Non sono mai sceso a patti, questo lo sai.-
- Allora cos'avete in mente? Guerra aperta?-
- Per quella si vedrà.- gli disse Malfoy - Ma per ora abbiamo altri piani.-
- Sono tutt'orecchi.-
- Come ti abbiamo già detto, tre giorni fa abbiamo usato la Cristallomanzia per trovare l'Arca,- gli spiegò Harry - ma non ha funzionato putroppo. Non sappiamo dove sia, a parte quei rumori di traffico in sottofondo. Però Grimaldentis se n'è accorto.-
- Complimenti, vi siete anche fatti beccare come dei pivellini.-
- E...- continuò Potter, ignorando la frecciata acida -...ha cercato di strozzare Tom.-
- E voi mentecatti avete messo in pericolo la vita di Riddle?- sbraitò Duncan perdendo il lume della ragione - Cristo Santo, non avete la minima idea delle ripercussioni voi due?! Volete che Voldemort si dia alla trucidazione di massa?-
- Calma.- lo placò Draco, serafico - Lo Sfregiato gli ha mozzato la mano.-
- A Voldemort?-
- No, a Grimaldentis.- sbuffò Potter - E così ora abbiamo la sua bella manina.-
- E che ve ne fate, la mettete sotto forma al deide?-
- Duncan la finisci di dire cazzate?- sbuffò Draco - Con la sua mano, possiamo evocarci direttamente da lui.-
- E con che metodo di grazia?-
- Magia oscura.-
Gillespie imprecò pesantemente, spegnendo il sigaro che ormai gli stava bruciando l'ufficio per accendersene subito un altro - Dannazione a Hermione! Non è eticamente corretto per un Auror.-
- Me ne sbatto le balle.- replicò Harry per chiarire meglio la situazione - Sappiamo che non possiamo Smaterializzarci in un posto che non conosciamo, ma lei può spedirci lì da lui in massa con quella mano.-
- In massa?- riecheggiò Duncan, ingranando - Volete attaccare? Un blitz insomma?-
- Io direi retata punitiva.- ghignò Draco - Prevista per stasera. A mezzanotte.-
- E io a questo punto cosa dovrei dire?- sibilò l'uomo, inferocito.
- Non so.- belò Potter - Tornarte sani e salvi? Morirei senza di voi?-
- Ah, già che ci sei, ti avvisiamo che tutto l'Ordine della Fenice viene con noi.- aggiunse Draco, melenso.
- Vi dirò di meglio.- Il Capo degli Auror si alzò dalla poltrona e poggiando le mani sui fianchi della scrivania, si sporse verso di loro. Gli occhi quasi iniettati di sangue, li guardava con aria libidinosa ben poco rassicurante.
- Voi due siete stati le mie spine nel fianco dal giorno in cui qualche figlio di buona donna ha avuto la malsana idea di accoppiarvi. Siate stramaledetti voi due, Weasley e pure quel maledetto di Dalton che mi ha rubato il portacenere buono! Fate quello che vi pare, ma rivoglio l'Ordine intero. Se salta qualche testa, pregate Dio che sia la vostra. O alla fine di questa nottata, provvederò personalmente a farvi vedere le celle di Azkaban molto da vicino. Sono stato chiaro?-
Harry e Draco rimasero zitti per un attimo.
- Quindi non vieni?- fu l'unica cosa che cinguettò il bambino sopravvissuto.
- FUORI DA QUESTO UFFICIO!-
Quei due malefici esseri si alzarono ridacchiando. Ma si, infondo dovevano tornare subito a Hogwarts.
Quel giorno c'era una lezione speciale, prevista per quelli del sesto e del settimo anno e Silente avevano richiesto anche la loro presenza.
Una vera e propria conferenza, tenuta in Sala Grande.
- Conferenza?- chiese Duncan, quando glielo dissero - Chi la tiene?-
- Ah, un certo ricercatore.- borbottò Harry soprappensiero - Molto famoso. Studia i grandi maghi di quest'epoca.-
- La solita menata.- disse anche Draco, alzando le spalle - Si chiama...aspetta...Roger Rodman.-
Duncan stavolta il sigaro lo sputò direttamente nel cestino, facendogli fare una parobala perfetta, tanto il suo stupore.
- Roger Rodman?- alitò, sbattendo le palpebre - Merlino! Possibile che non lo conosciate?-
- E' uno importante?- chiesero in coro.
- Cretini! E' il ricercatore più famoso degli ultimi vent'anni! Ha studiato vite morte e miracoli di ogni mago famoso! Pare conosca a menadito ogni scoperta di Lord Voldemort, ogni tua avventura Potter.-
- Cos'è, un Mangiamorte?- replicò Malfoy gelido - Così lo facciamo secco subito.-
- No. Non ha idee politiche al riguardo.-
- Non mi piacciono gli uomini senza idee politiche.- si lagnò Potter.
- Pace, neanche tu piaci a loro.- berciò Duncan - Davvero, non è un Mangiamorte. È uno di quelli seri, fidati. Ma non capisco perché al Ministero abbiano accettato di mandarlo in una scuola, a far lezione a maghi minorenni. Le sue idee trascendono da ogni morale. Lui venera i grandi maghi, sia buoni che malvagi.-
- Allora ci sarà da stare attenti.- disse Draco improvvisamente, afferrando il bambino sopravvissuto per il gomito - Torniamo a scuola. Tom ci deve assistere a questa conferenza.-
- Esatto.- annuì Duncan - Attenti ragazzi.-
- Va bene.- concluse Potter - Quindi stasera non ti farai vedere, ho capito.-
- No. Neanche morto.-
- Avrai notizie di noi domani mattina.- cinguettò Draco maligno, mentre si chiudevano la porta alle spalle - Ma se ci succede qualcosa ci avrai sulla tua testa!- e subito dopo un portacenere prese in pieno il battente, chiusosi proprio sulle sghignazzate di quei ragazzini deficienti.

I Figli Della Speranza  |Dramione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora