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Non arrivò mai a toccare le labbra di Jimin perché fu fermato proprio da quest'ultimo che mise la sua mano tra le loro labbra.

"N-non f-farlo...s-se poi hai intenzione di non s-sfiorarmi per due s-settimane" balbettò Jimin fissandolo negli occhi "T-ti prego, almeno tu, n-non farmi stare male"

Fu in quel preciso momento che Jungkook si rese conto che la decisione di stargli lontano era la più sbagliata che poteva prendere. Aveva davanti a sé l'emblema della dolcezza e dell'insicurezza tutte concentrate in quei meravigliosi occhi che lo stavano scrutando terrorizzati all'idea di un suo rifiuto.

Gli tolse delicatamente la mano e sfiorò le sue labbra con il pollice, avvicinò il suo viso al biondo e lo baciò lievemente, voleva assaporare ogni secondo di quel momento, facendo capire a Jimin che lo voleva, lo voleva così tanto che aveva paura di quel forte sentimento che stava provando.

Non voleva solo le sue labbra o il suo corpo, voleva la sua anima, voleva il suo cuore, voleva semplicemente fargli scoprire il mondo insieme a lui, lo voleva dannatamente nella sua vita, di giorno, di notte...sempre.

"Baciami Jimin" sussurrò Kook sulle labbra del biondo.

In quel preciso momento, mentre le loro labbra si univano in un bacio colmo di amore, le fontane del ponte si illuminarono di tantissime luci colorate dando vita ad uno spettacolo meraviglioso. Entrambi i ragazzi si scostarono affascinati da quel meraviglioso panorama, Kook prese Jimin fra le braccia e lo mise in mezzo alle sue gambe facendogli appoggiare la schiena al suo petto e lo circondò con le sue braccia.

Jimin si sentiva protetto, per la prima volta nella sua vita si rilassò abbandonato in quel corpo muscoloso e tra quelle braccia muscolose che lo circondavano forte per non farlo scappare, ma lui non ne aveva la minima intenzione.

Stava bene, si sentiva importante per qualcuno finalmente, non conosceva l'amore Jimin, non sapeva cosa voleva dire essere amato...era insicuro e aveva sempre quella paura che tutti se ne sarebbero approfittati di lui come era sempre successo in passato, ma con Kook in quel momento si sentiva davvero amato...

Kook lo strinse ancora di più al suo corpo e appoggiò il mento sulla sua spalla.

"Ti piace, piccolo?" gli chiese.

"E' stupendo, grazie Kook...grazie per avermi portato qui. Mi prometti solo una cosa?" domandò titubante il biondo.

"Lo sai che sei autorizzato a chiedermi qualsiasi cosa, dimmi pure" gli chiese mentre aveva iniziato ad accarezzargli la guancia.

"N-non i-ignorarmi come q-questa s-settimana. V-voglio bene a Tae, m-ma mi sei m-mancato" riuscì a confessare Jimin con molta insicurezza. Jungkook alzò il suo viso e lo baciò, un bacio sincero, tenero ma allo stesso tempo passionale, chiese l'accesso a Jimin che non glielo negò iniziando a far intrecciare le loro lingue. Jimin gli sfiorò il collo, mentre Kook lo avvolse di nuovo nelle sue braccia accarezzandogli la schiena.

"Non lo farò piccolo, non ti lascerò mai più. Adesso sei mio e imparerai a conoscere il mondo insieme a me. Sai, non sono così tanto male, ma mi devi promettere una cosa...se un giorno vorrai andartene e vivere i tuoi sogni io non dovrò mai essere un ostacolo per te" gli disse il corvino con le lacrime agli occhi e dopo nemmeno un secondo si sentì travolto da quel piccolo mochi che gli si incollò come una cozza e iniziò a piangere disperatamente, ma stavolta erano lacrime di gioia, il suo cuore stava scoppiando dalla felicità e lui sapeva solo piangere...non riusciva proprio a fermarle e così passarono l'intera serata. Avevano intorno a sé uno spettacolo meraviglioso, il cielo era pieno di stelle quella sera, ma a loro due poco importava.

L'unica cosa che ricorderanno di quella sera saranno le loro lacrime e la nascita del loro amore.

My bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora