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Uscirono dalla palestra mano nella mano, Jimin si teneva stretto stretto al suo ragazzo ed entrambi erano felici e a loro agio. Si amavano così tanto.
Entrarono in cucina dove trovarono Tae intento ad aprire gli armadietti borbottando che aveva fame.
I due ragazzi si guardarono e sorrisero teneramente verso quell'impiastro di Tae che, da solo, non sarebbe nemmeno riuscito a cucinarsi un uovo.
"Ti sei dato ai fornelli, fratello?" lo prese in giro Kook.
"AHHHH, mi hai spaventato brutto idiota. Ciao Jimin, come sono andati gli allenamenti?" si voltò verso il biondo, ignorando suo fratello e le sue stupide risate.
"Bene Tae, ormai manca poco alla gara e sinceramente non vedo l'ora. A proposito, vostro padre mi ha detto che oggi pomeriggio i magnifici sei si sarebbero incontrati tutti qui per stabilire un piano preciso sia per il giorno delle prove, sia per quello dello spettacolo" rifletté Jimin posando gli occhi sullo sguardo cupo di Tae.
"Si, l'ho saputo" sospirò Tae.
"Come stai?" chiese Jimin, capendo immediatamente l'angoscia che provava Tae.
"Non vedo l'ora di vederlo, ma ho paura. Paura di leggere nei suoi occhi l'indifferenza nei miei confronti. Non so come potrei reagire, sono stato un anno senza vederlo e sentirlo, ma non ho mai smesso di amarlo sai Jimin, ho sempre sperato che lui un giorno sarebbe tornato da me di sua spontanea volontà...invece sta tornando perché costretto da mio padre" sospirò pesantemente.
"Mi dispiace tantissimo Tae. Io non so molto dei sentimenti, ho imparato da poco cosa vuol dire amare" disse guardando in direzione di Kook che in quel momento, stava preparando qualcosa da mangiare per tutti e tre, senza perdere, nel frattempo, nulla delle parole che si stavano dicendo suo fratello e Jimin.
"Però so per certo una cosa, Tae. Sei una persona molto complicata, vivi in un mondo tutto tuo e hai un caratterino niente male quando ti arrabbi, ma sei speciale, sei meraviglioso, leale e dolcissimo. Se potessi daresti la tua vita per le persone che ami. Secondo me, se lui non ti ama, probabilmente è lui lo stupido che sta perdendo la possibilità di avere accanto una persona meravigliosa come te. Sono proprio curioso di incontrarlo questo tipo." concluse Jimin sinceramente.
"Grazie Jimin, peccato che sei già fidanzato con quell'idiota, altrimenti ti farei la corte" disse Tae cercando di sdrammatizzare un po'.
"Tu provaci solo ad avvicinarti a lui e io ti ammazzo" lo minacciò Jungkook scherzando, puntando il mestolo di legno contro suo fratello.
"Smettetela tutti e due, io appartengo solo a me stesso..." proclamò con orgoglio Jimin alzandosi dalla sedia, puntando in fuori il petto. Peccato che appena vide lo sguardo minaccioso di Kook e la sua lenta camminata verso di lui, ritrattò immediatamente le sue ultime parole.
"Scherzavo, scherzavo...io appartengo anche a te...giuro" disse ridendo iniziando a correre intorno al tavolo, inseguito da Kook con il bastone e da Nun che abbaiava contro i due ragazzi pensando che stessero giocando. Tutta questa bellissima scena portò Tae a ridere a crepapelle e per qualche minuto si scordò che a breve avrebbe rivisto l'amore dalla sua vita.
Era proprio vero che da quando Jimin era entrato nelle loro vite, il sole splendeva ancora di più in quella casa e sinceramente quell'atmosfera così famigliare gli scaldava il cuore.
Dopo aver mangiato e lavato i piatti i tre ragazzi andarono in salotto a guardare un film mentre aspettavano l'arrivo dei ragazzi che sarebbero arrivati a breve ormai.
Tae era sempre più agitato, i due ragazzi cercavano di distrarlo, ma non era facile.
Jimin era rannicchiato sul corpo di Kook, quando il campanello suonò.
Vedendo che i due piccioncini non avevano la minima intenzione di staccarsi uno dall'altro, Tae si alzò sbuffando.
"Tranquilli ragazzi, vado io, state pure comodi" borbottò contro quei due.
"Roba da pazzi. Quei due non li stacchi nemmeno con la..."si fermò nell'esatto momento in cui aprì la porta e si trovò davanti ai suoi occhi la persona che non vedeva da un anno, la persona che le era mancata così tanto che il solo averla lì di fronte a lui era un sogno...
"Ciao Tae" salutò Yoongi con la sua voce rauca e profonda.

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My bodyguard
FanfictionJimin un famoso ballerino, Jungkook la sua guardia del corpo. Una storia ricca di colpi di scena...