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Stettero in quella posizione per un bel po', non c'era bisogno di parlare, erano due anime che si stavano confortando. Jimin smise di piangere e si accoccolò ancora di più su Kook, le sensazioni che stava vivendo erano indescrivibili, si sentiva sereno e tranquillo, aveva una morsa allo stomaco e voleva osare un po' di più con quel ragazzo, ma non sapeva come doveva fare, non sapeva come comportarsi.

Tutto ciò che ha fatto fino ad ora nella sua vita è stato dettato dal padre, la sua personalità era presente solo quando si chiudeva nella sua sala prove e ballava liberamente senza coreografie, senza uno schema e di conseguenza ora non sapeva proprio come comportarsi.

Sapeva solo che per la prima volta nella sua vita stava bene e si sentiva felice.

"K-kook...posso chiederti una cosa?" osò Jimin con le guance rosse per l'imbarazzo.

"Puoi chiedermi tutto quello che vuoi" rispose tranquillamente, lasciandogli tutto il tempo necessario per elaborare la domanda, aveva capito che per Jimin era davvero difficile esporsi così tanto con una persona che conosceva da pochissimo, ma era molto felice che finalmente si stava sciogliendo.

Jimin si sollevò dalla sua posizione e si sedette sul divano a fianco del corvino, il quale fece un'espressione abbastanza contrariata per questa scelta, facendo sorridere leggermente il biondo che in quel momento era davvero in difficoltà, non riusciva a trovare le parole giuste per esprimere il suo stato d'animo.

"N-non so' cosa mi sta succedendo, voglio essere sincero con te. Sto bene, per la prima volta in vita mia sto veramente bene...qui...adesso... con te vicino. I-io n-non riesco a capire cosa mi sta succedendo, ma soprattutto non riesco ancora ad accettare il fatto che sono libero davvero di fare quello che voglio. Il problema è che vorrei tanto fare tante cose, come uscire, andare al parco, vedere finalmente il ponte che vedo dalla mia finestra da anni, mangiare una pizza, ci sono così tante cose che potrei e vorrei fare, ma..." si bloccò timidamente e sospirò profondamente per cercare di continuare a parlare, cosa che gli risultava davvero difficile. Kook sostenne il suo sguardo e non intervenne, gli diede semplicemente il tempo necessario per trovare il coraggio di esprimersi prendendogli la mano e accarezzandogli dolcemente il palmo.

"M-ma l'unica c-cosa che v-vorrei fare in questo m-momento è s-stare fra le tue braccia" ammise il biondo dopo aver fatto un lungo sospiro liberatorio e abbassando il capo dalla vergogna che provava in quel momento.

A Kook prese un colpo, non si aspettava di certo di sentire quelle parole dalla persona che fino al giorno prima lo insultava ogni secondo, ma sinceramente poco gli importava, prese il biondo fra le braccia e lo riposizionò come prima, sulle sue gambe e lo strinse forte.

"Vieni qui piccoletto, ti ho già detto che quando vuoi abbracciarmi sei libero di farlo e non ti preoccupare che ti farò vedere tutto quello che non hai mai visto. Ci andremo insieme al ponte, al luna park...ti porterò ovunque tu voglia" dichiarò il corvino sorridendo sopraffatto dalla dolcezza del viso di Jimin.

"P-perché? P-perché sei c-così gentile con m-me. Ti ho i-insultato fino a ieri e ora...p-perché lo fai?" chiese timidamente Jimin.

"Perché nonostante ti conosco da poco tempo, mi sei entrato nel cuore. Perché gli amici servono a questo, nel momento del bisogno ti abbracciano e ti stanno vicini anche quando ci si vuole divertire...e poi perché nei tuoi occhi rivedo me stesso prima che entrasse nella mia vita mio padre, siamo molto simili Jimin" concluse Kook con voce particolarmente emozionata.

"Quindi ti faccio pena?" grugnì il biondo, consapevole del fatto che stava di nuovo aggredendo il ragazzo, ma non poteva farci niente, non voleva la pena di nessuno. Piuttosto sarebbe rimasto solo, si stava alzando per la seconda volta dalle gambe di Kook ma non riuscì perché il corvino lo fece risedere immediatamente e gli prese le guance fra le mani e lo attirò vicino al suo viso.

"Sei stupido? Farmi pena? Piccoletto, come puoi farmi pena se l'unica cosa che voglio in questo momento è assaporare queste tue meravigliose labbra..." sussurrò Kook prima di sfiorargli le labbra delicatamente.

My bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora