"Che succede a Tae?" chiese Jimin, al quale non era sfuggita l'espressione abbattuta del ragazzo e la reazione alquanto strana che aveva avuto appena il padre aveva nominato i magnifici sei.
"Ahhh, non ti sfugge niente piccoletto. E' una storia lunga e complicata" sbuffò il corvino passandosi una mano sui capelli "Andiamo a letto, sei distrutto e sinceramente anche io inizio ad avvertire la stanchezza"
Lo prese per mano e salirono insieme le scale seguiti dal fedele Nun, che ormai aveva preso Jimin come il suo cucciolo da proteggere.
Si fermarono davanti alla stanza di Jimin, Kook gli diede un bacio a stampo sulle labbra e fece per andarsene, ma il biondo prese il lembo del suo maglione per trattenerlo e davanti all'espressione interrogativa di Kook, si fece coraggio.
"Non voglio rimanere solo stanotte, posso dormire con te?" confessò tutto d'un fiato con l'imbarazzo che gli colorì le guance di un rosso acceso e lo sguardo basso.
"Vieni piccolo" lo tirò Kook verso la sua stanza sentendolo borbottare che non era piccolo e che doveva andare in camera per prendere il pigiama e lavarsi.
"Entra...il bagno è dietro quella porta. Ti porto un mio pigiama e nel cassetto c'è uno spazzolino di scorta. Per il resto, usa tutto ciò che vuoi" gli sorrise.
"G-grazie mille, m-ma mi servono i boxer puliti e sono n-nella mia stanza" sussurrò Jimin che divenne ancora più rosso di prima, facendo ridere il corvino.
"Smettila di ridere, idiota. Guarda che se voglio posso stare benissimo senza boxer, non mi vergogno di te, stupido" ribatté offeso.
"Davvero?" chiese Kook avvicinandosi al biondino con passo lento e provocatorio, guardandolo come se volesse spogliarlo in quel preciso momento. Jimin preso in contropiede gli lanciò addosso la prima cosa che vide sulla poltrona e scappò in bagno chiudendo la porta a chiave continuando a borbottare la parola idiota,mentre nell'altra stanza si sentivano le risate di Kook.
Uscito dal bagno, aspettò che Kook si facesse la doccia, per dirigersi nella sua stanza e indossare velocemente un paio di boxer. Tornò nella stanza del corvino e si mise seduto sulla poltrona non osando entrare nel letto senza il proprietario, non voleva essere invadente e voleva prima sapere da che parte dormiva abitualmente il corvino.
"Che ci fai seduto lì? Perché non sei entrato nel letto? Jimin fa freddo, avanti entra subito nel letto e copriti bene" lo sgridò appena uscì dal bagno con solo i pantaloni indosso e un asciugamano posato sulle spalle.
Davanti a quell'immagine, il biondo, non poté fare a meno di fissarlo deglutendo diventando rosso come un pomodoro, non capiva perché quel ragazzo lo rendeva così debole e così succube delle sue emozioni. Di solito le controllava benissimo, aveva alle spalle anni di esperienza in questo, ma con lui non riusciva proprio.
"N-non volevo invadere il tuo spazio. N-non sapevo c-che parte del letto preferivi" rispose.
Kook sbuffò davanti a quella risposta, gli andò vicino, lo prese in braccio e lo depositò delicatamente sul letto, scostando le coperte per infilarlo dentro al calduccio.
"Qualsiasi lato mi va bene, tanto la mia intenzione stanotte è tenerti fra le braccia stretto al mio corpo" gli sussurrò prima di allontanarsi per andare a prendere una maglietta per poi infilarsi anche lui sotto le coperte e attirare a sé immediatamente il biondo.
"Grazie Kookie" sussurrò mentre i suoi occhi si stavano chiudendo.
"Dormi tranquillo piccolo" disse posando un bacio sulla fronte, avvolgendolo ancora più stretto fra le sue braccia prima di cadere anche lui nelle braccia di morfeo.
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My bodyguard
FanfictionJimin un famoso ballerino, Jungkook la sua guardia del corpo. Una storia ricca di colpi di scena...