"Ciao Jimin, ci vediamo settimana prossima" lo salutò la piccola Min-so abbracciandolo forte, prima di correre dall'assistente sociale che l'aspettava all'ingresso della scuola.
"Ciao piccolina, ci vediamo settimana prossima" rispose Jimin malinconico, sorridendo verso una delle sue piccole allieve che ormai da un anno frequentavano la sua scuola.
Min-so era una bambina di cinque anni che, insieme ad un gruppo di altri bambini dell'orfanotrofio di Seoul, frequentavano gratuitamente la scuola del biondo.
Era stata un'iniziativa pensata da Kook, approvata immediatamente da Jimin, che in men che non si dica avevano organizzato tutto e, oltre che dare donazioni all'orfanotrofio, avevano anche organizzato dei corsi di danza gratuiti per tutti i bambini divisi in fasce d'età.
Min-so era una bambina speciale per Jimin, aveva le guanciotte rosse e gonfie, non era la classica bambina magra e alta, era piuttosto bassa e in carne, gli ricordava molto lui quando aveva la sua età e per questo l'aveva presa sotto la sua ala protettiva tanto da continuare a parlarne a Kook che un giorno, dall'esasperazione di sentire il suo ragazzo parlare di questa bambina, decise di fare una sorpresa alla scuola di danza per conoscerla e fu in quel preciso momento che anche si innamorò perdutamente per la seconda volta.
Ogni volta che c'era il suo gruppo, Kook veniva a trovarla e il sabato pomeriggio andava insieme al suo ragazzo, all'orfanotrofio per intrattenere i bambini, ma immancabilmente il corvino si perdeva sempre nel coccolare e giocare con Min-so. Anche la bambina si era molto legata a loro due, si faceva coccolare sempre e aveva già imparato che se voleva ottenere qualcosa doveva andare dal suo Kookie... aveva già capito tutto la piccolina.
Jimin e Jungkook vivevano nella grande casa di Hyun Bin, avevano deciso di stare insieme a lui e di non lasciarlo solo, anche perché Tae si era trasferito quasi subito da Yoongi.
La convivenza era davvero tranquilla, il padre dei ragazzi, tra l'altro, dopo due mesi dall'incidente aveva deciso di ristrutturare la depandance annessa alla casa e trasferirsi, nonostante le proteste di entrambi i ragazzi.
Lui sosteneva che comunque erano attaccati e vicini, ma la notte non voleva incappare in uno dei due nudo o sentire rumori strani.
Il piccolo Nun che, tanto piccolo non lo era più, faceva da staffetta tra il suo padrone Jimin e il padre andando la notte a dormire con lui.
Gli altri ragazzi stavano tutti bene, Jin e Nam ormai erano una coppia affiatatissima e J-Hope continuava a sostenere che l'essere single era la sua ragione di vita.
Da quella famosa serata in cui avevano regalato a Jimin la sua scuola, i ragazzi si erano uniti ancora di più e senza rendersene conto passavano tutti i sabati sera insieme davanti ad una pizza nella casa dei ragazzi, era diventata una cosa talmente abituale che nemmeno si davano più appuntamento.
Finalmente per Jimin arrivò quel sabato sera che attendeva ormai da giorni, era il compleanno del suo amore, della persona che in quell'anno lo aveva sostenuto nelle sue crisi esistenziali, nella paura di scoprire il mondo...lo aveva portato ovunque, gli aveva fatto assaggiare qualsiasi tipo di piatto, gli aveva fatto prendere la patente e lo aveva accompagnato nei primi passi verso un mondo a lui tanto sconosciuto.
Jimin voleva semplicemente contraccambiare tutto quello che il corvino aveva fatto per lui e sapeva benissimo che cosa lo avrebbe reso davvero felice e quella sera avrebbe esaudito il suo più grande desiderio esaudendo anche il suo, avrebbe preso due piccioni con una fava.
Erano solo le sette di sera quando arrivarono tutti i ragazzi, come sempre prepararono la tavola tutti insieme per poi fare l'elenco delle pizze, quella sera Jimin aveva chiesto a Hyun Bin di partecipare.
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My bodyguard
FanfictionJimin un famoso ballerino, Jungkook la sua guardia del corpo. Una storia ricca di colpi di scena...