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"Eccoci ragazzi, come stai Jimin? Entriamo in casa così pianifichiamo un po' di cose " ordinò il padre facendo entrare i ragazzi seguiti da Tae che sogghignava sotto i baffi.

"Jimin, come stai?" chiese Tae sorridendo ambiguamente verso il ragazzo e vedendo con la coda dell'occhio suo fratello che lo stava minacciando con gli occhi di stare zitto " Posso chiederti se è Nun che ti ha fatto tornare il sorriso o se è quello stallone di mio fratello?"

"Io ti ammazzo" lo rimproverò Kook con gli occhi che sputavano sangue andando verso il fratello con aria minacciosa, mentre dall'altra parte della stanza Jimin e il padre scoppiarono a ridere.

Jimin, ormai, aveva imparato a conoscere Tae e sapeva benissimo che non poteva fare a meno di prendere in giro il fratello, soprattutto vedendo quest'ultimo che si incazzava subito. Purtroppo per Tae, aveva trovato in lui un degno avversario ed infatti controbatté subito alla sua battuta con un sorriso enorme stampato in viso.

"Tae, lo sai benissimo che niente e nessuno potrà mai essere paragonato a tuo fratello, uno stallone è poco al confronto, non ti preoccupare prima o poi lo troverai anche tu" concluse Jimin avvicinandosi a un Kook sbalordito dal suo intervento, ma soddisfatto che finalmente qualcuno riusciva a far rimanere senza parole quella testa calda di suo fratello.

Prese Jimin per mano e lo fece sedere sul divano vicino a lui e lo avvolse nelle braccia, guardando con sfida il fratello che, nonostante fosse stato messo al suo posto, non poteva far altro che sorridere vedendo Kook finalmente felice accanto alla persona che, a parer suo, era quella giusta per lui.

"Voi ragazzi siete stati un dono del cielo, lo sapevo che non sarei morto di noia con voi due e ora con Jimin è ancora tutto più divertente" disse il padre che non era rimasto immune a tutta questa scenetta e conoscendo di più Jimin ora, non era più preoccupato per suo figlio. Si era reso conto che Jimin era davvero un bravo ragazzo ed era sicuro che entrambi si sarebbero sostenuti a vicenda e che il loro amore avrebbe sconfitto tutti i loro brutti ricordi.

"Bene, ora parliamo di cose serie, così poi possiamo andare a dormire. Jimin, io e Tae abbiamo pensato di sistemare la palestra in modo che tu possa continuare ad allenarti. Starai qui per un bel po', dobbiamo trovare tuo padre e farlo arrestare con la massima pena" iniziò a raccontare Hyun Bin con la massima serietà "Tua madre ha già confessato tutto dando anche parecchie prove, quando te la sentirai e solo se vorrai potrai raccontare la tua storia. Non sei obbligato, già con tutto quello che tua madre ha fornito e raccontato avrà un bel po' di anni da scontare. Il problema principale è che tuo padre è tornato in Corea ed è sparito. Non si trova più. Non te lo abbiamo detto fino a ora per non farti preoccupare, ma dopo la lettera è giusto che tu lo sappia" si interruppe per vedere la reazione di Jimin se stava bene. Il ragazzo era stretto al corpo di Kook e tremava come una foglia ma le carezze che stava ricevendo e il calore di Nun che si era appisolato sulla sua coscia stavano evitando un ulteriore attacco di panico.

Vedendo questa scena Hyun Bin, si rilassò e continuò a parlare "Come sempre avrai i ragazzi con te ovunque andrai. So che settimana prossima dovrai andare in accademia per le prove generali per la gara di ballo, i ragazzi saranno entrambi con te. Chiederò, sia per quel giorno, che anche per il giorno della gara la presenza di tutta la squadra in giro per il teatro, mentre al tuo fianco metterò la squadra dei magnifici sei"

"I magnifici sei?" lo interruppe Jimin incuriosito da quella frase vedendo soprattutto la strana reazione di Tae e di Kook.

"Si, sono i miei migliori ragazzi. Jin, Nam, Jhope, Yoongi e questi due formano la squadra che ho chiamato i magnifici sei l'anno scorso quando hanno lavorato duramente per il presidente della repubblica salvandogli la vita. Tae domani mattina chiamali e digli di liberarsi da tutti i loro impegni per quei due giorni e chiama Yoongi e digli che è ora di tornare alla base che in Giappone non hanno più bisogno di lui, se la possono cavare da soli. Ora andiamo a letto che siamo tutti stanchi. Domani mentre io e Tae andiamo in agenzia tu e Kook potete iniziare a vedere la palestra per capire come sistemarla. Buonanotte ragazzi"

Dopo che tutti diedero la buonanotte a Hyun Bin, Kook si staccò da Jimin e andò da suo fratello.

"Tae, stai bene?" gli chiese mettendogli una mano sulla spalla.

"S-si...non preoccuparti. Sto bene, prima o poi doveva tornare e io devo affrontarlo. Buonanotte ragazzi, fate i bravi" disse sconsolato Tae che sospirò a testa bassa incamminandosi verso la sua stanza.

My bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora