"Ragazzi portatelo a casa nostra. Qui non può stare, è vero che la casa è sicura, ma Jimin deve stare dove quel bastardo non lo può raggiungere e casa nostra è il luogo più sicuro" comunicò Hyun Bin ai suoi figli, poi si rivolse a Jimin, gli prese le mani fra le sue e si inginocchiò davanti a lui seduto ancora sul divano.
"Jimin ascolta, ora ti portiamo a casa nostra, lo so che per te sarà ancora più dura, non abbiamo una sala da ballo dove allenarti, ma credo che i ragazzi siano disposti a lasciarti esercitare nella palestra. Vedremo come fare per crearti lo spazio" disse guardando i suoi due figli che annuirono subito per confermare le parole del padre "Da noi sarai al sicuro e tuo padre non potrà raggiungerti, così potrai prepararti bene per la prossima gara senza ulteriori pensieri. Devi pensare a te, al resto pensiamo noi. Tu devi solo ricordarti che sei al sicuro e che quell'uomo non riuscirà nemmeno ad avvicinarsi a te. Ok?"
"G-grazie" riuscì a rispondere Jimin ancora sopraffatto da tutte quelle emozioni così forti e così contrastanti che avevano arricchito quella serata.
"Andiamo piccolo, prendi l'indispensabile per stanotte e poi veniamo domani o io o Tae, a prendere il resto" disse Kook prendendolo per mano e facendolo alzare dal divano per poi accompagnarlo in camera da letto a preparare una piccola valigia.
Appena chiuse la porta della sua camera, Jimin lo abbracciò istintivamente mettendogli le braccia intorno al collo e appiccicandosi al suo corpo. Per la prima volta, Jimin non si tenne tutto il dolore dentro ma lo condivise con la persona che voleva accanto a sé, per la prima volta lasciò trasparire tutta la sua debolezza e la stanchezza di non reggere più tutto quel peso da solo.
"H-ho p-paura Kook...n-non lasciarmi t-ti prego. Se scopre c-che io....che io..." sospirò forte e si strinse ancora più forte alla sua ancora di salvezza "Lo sa...l-lui ci ha v-visti...e ora m-mi vuole u-uccidere"
"Dovrà passare sul mio corpo e sul corpo di parecchie persona per farlo. Jimin guardami" lo obbligò alzando il dolce viso devastato del biondo, gli depose un bacio sulle sue labbra "Nessuno ti toccherà Jimin, a parte il sottoscritto, nessuno e dico nessuno ti toccherà, questa è una promessa" suggellò quella promessa con un bacio.
Per la seconda volta il viaggio verso casa dei ragazzi fu silenzioso, Jimin continuava a guardare fuori dal finestrino avvolto nei suoi pensieri e Kook, invece, voleva spaccare qualcosa...aveva una rabbia dentro di sé che non sentiva da parecchi anni.
Doveva cercare di gestirla e di non mostrare a Jimin la sua vera intenzione, aveva paura di spaventarlo, ma se avesse visto in quel momento quel fottuto bastardo non si sarebbe fermato di certo a delle semplici botte. Doveva calmarsi per Jimin e per sé stesso, non ci voleva andare in carcere per omicidio, aveva di meglio da fare nella sua vita.
Appena scesero dalla macchina e varcarono il cancello, Kook prese la mano di Jimin.
"Ti ricordi cosa ho fatto l'altra volta? Credo che qualcuno ti stia aspettando con ansia" rise il corvino incitando Jimin a fischiare.
"Non sono capace di fischiare" abbassò lo sguardo guardandosi i piedi nervosamente, non sapeva fare niente e questo lo faceva sentire una nullità ogni volta.
"Jimin ti insegnerò io. Tutto ciò che non sai te lo mostrerò io e poi ricordati che le cose non le sai perché nessuno te le ha mai fatte fare, ma nel momento in cui qualcuno te le insegna sarai in grado di farle. Quindi inizia a demoralizzarti nel momento in cui te le insegno e non sarai in grado di eseguirle, hai capito? Ora devi solo imparare. Sei pronto?" gli disse accarezzandogli la guancia per poi insegnarli a fischiare.
Non ci volle molto, Jimin imparò velocemente e al quinto tentativo fischiò e da lontano, riuscì a vedere quella palla di pelo bianco che, appena si accorse del suo nuovo amico, iniziò a scodinzolare più veloce e si fiondò, come l'altra volta, addosso al biondo facendolo cadere e ridere a crepa pelle.
Kook osservò quella scena, sembrava un flashback, e come la prima volta si ritrovò imbambolato davanti alla risata cristallina di Jimin. Lo amava, amava quel ragazzo, amava tutto ciò che era, dal suo carattere di merda alla sua infinita dolcezza.
"Nun...lascialo stare, lui è mio brutta palla di pelo" scherzò Kook rivolgendosi a quel meraviglioso cucciolo che non lo ascoltò proprio e continuò a leccare il biondo che ormai non riusciva più nemmeno a ridere visto che il cucciolo lo aveva sepolto sotto il suo pelo.
Il corvino prese Nun in braccio e lo spostò dal corpo del biondo, ricevendo una piccola ringhiata da parte del cucciolo.
"Jimin puoi dire a questo piccolo teppistello che tu sei di mia proprietà e che lui non si può permettere di baciarti quando vuole e soprattutto di smetterla di ringhiarmi contro?" scherzò rivolgendo al biondo uno sguardo scherzoso, mentre Nun gli mostrava i piccoli dentini nella speranza di spaventarlo.
"No, mi dispiace Kook, ma Nun ha vinto. E' molto più dolce di te e mi fa sempre le coccole...preferisco lui a te" confermò Jimin accarezzando Nun e baciandoselo tutto.
Jungkook strattonò per il polso Jimin attirandoselo contro il suo petto.
"Sul serio? Allora bacia anche me Jimin, dimostrami che preferisci quella palla di pelo a me. Baciami come se fossi il tuo respiro" chiese profondamente Kook guardando intensamente quegli occhi che fin dal primo giorno gli avevano catturato l'anima.
"Non puoi nemmeno immaginare quanto sono vere le parole che hai appena detto Kook" rispose Jimin prima di avvicinarsi e baciarlo. Si aggrappò al suo collo e approfondì il bacio facendo gemere di nuovo Kook che strinse Jimin tra le sue braccia e lo prese in braccio facendogli avvolgere le gambe ai suoi fianchi.
Stava per portarlo in casa quando vide il viale illuminato da fari, segno che suo padre e suo fratello stavano tornando. Tempismo perfetto quei due, fece scendere Jimin con estrema delicatezza dalle sue braccia, gli depositò un bacio a stampo e attese l'arrivo dei due insieme al biondo, che nel frattempo si era messo a coccolare Nun con un sorriso stampato in faccia.
STAI LEGGENDO
My bodyguard
FanfictionJimin un famoso ballerino, Jungkook la sua guardia del corpo. Una storia ricca di colpi di scena...