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Yoongi rimase senza parole, tanto che guardò Kook chiedendogli dove aveva trovato un elemento del genere, tanto dolce e gentile dall'aspetto, ma acido e pericoloso al suo interno.
Jungkook scoppiò a ridere davanti alla faccia scioccata del suo amico, lo prese sottobraccio e lo fece sedere al tavolo dove gli offrì una tazza di caffè.
"Non è pericoloso, ammetto che ha un caratteraccio non male, ma si batte sempre per chi ama. E lui ama Tae" lo difese Kook.
"In che senso ama Tae?" chiese Yoongi incuriosito da quell'affermazione, detta poi da colui che è l'effettivo fidanzato, era abbastanza curioso e se proprio doveva ammetterlo, era un pochino infastidito dalla frase che aveva appena detto Kook.
"Il loro è un amore che va al dì la dell'amore fraterno, ma che non potrà mai diventare l'amore che prova per me. E' difficile da spiegare, ma Jimin è riuscito ad entrare nel cuore ferito di Tae e ad aiutarlo a ricucire le ferite che erano ancora aperte per colpa tua, come tu ben sai amico mio" lo provocò, continuando a guardarlo sospirando prima di continuare "Sei il mio migliore amico e il mio mentore, ti stimo da morire, ma sono pur sempre il fratello di Tae e sai benissimo che se dovessi scegliere...la mia prima scelta non saresti tu. Sono stato zitto per tutto quest'anno perché, sinceramente credo che sia tu che debba spiegare a Tae cosa nascondi veramente e il perché ti ostini a non rivelargli i tuoi veri sentimenti...non è stato bene sai. Ha pianto quasi tutte le notti, non ti puoi nemmeno immaginare quante volte sono dovuto andare a prenderlo nei pub, ubriaco marcio...vederlo così mi straziava il cuore. Spero che tu sia tornato per rimanere stavolta" continuò parlando seriamente il corvino.
"Non è stata una mia scelta...tornare" abbassò lo sguardo Yoongi.
"Vero, ma ora sei qui ed è ora che tiri fuori le palle e parli seriamente con Tae. Non puoi continuare a vivere ignorando i tuoi sentimenti e scappando. E' ora di affrontare la realtà, probabilmente è il destino che ti ha riportato qui, dalla persona che alla fine ami e che ti ha fatto battere il cuore di nuovo" dichiarò dolcemente Kook mentre poggiava la sua mano su quella di Yoongi per dargli forza.
"Ho paura..." ammise Yoongi.
"Lo dici a me? So benissimo cosa provi, sto con il ragazzo che ha bisogno della migliore squadra dell'agenzia per essere protetto...credi che non sappia cosa vuol dire, vivere ogni giorno con la paura che gli possa succedere qualcosa?" sospirò Kook guardando Yoongi e per la seconda volta vide in quegli occhi lo stesso sguardo di un anno prima, quando lo aveva chiamato per incontrarsi di nascosto e rivelargli il vero motivo della sua partenza in Giappone...capiva Yoongi, non aveva vissuto il suo dolore, ma anche solo immaginarlo, gli metteva i brividi.
Si dovettero riprendere dal loro stato di trance, quando da lontano sentirono delle voci che si avvicinavano, infatti di lì a poco sbucarono sia Jimin che Tae mentre sorridevano e parlavano tra loro.
Jimin andò subito da Kook e si sedette sulle sue gambe per poi avvinghiarsi circondandogli la vita con le braccia, mentre quest'ultimo lo accomodò meglio su di lui condividendo l'abbraccio, dandogli un bacio sulla tempia.
Dall'altra parte della cucina, al di là del bancone dove era seduto Yoongi, stava Tae appoggiato al lavandino che fissava quest'ultimo con rabbia e delusione.
"Beh, che hai da guardarmi così?" gli disse scocciato Yoongi appena si accorse di essere fissato.
"Brutto pezzo di merda, stai attento a come parli o giuro che ti cavo gli occhi" si alzò di scatto Jimin e per poco non colpì il suo nemico perché fu fermato in tempo da Kook che lo tenne dalla vita e lo attirò al suo petto.
"Ma sei sicuro di stare con questo tipo, Kook..." disse indicando con il dito un piccolo Jimin che stavolta era davvero incazzato e continuava a dimenarsi tra le braccia di Jungkook.
"Io giuro che ti ammazzo, lasciami Kook, questo stronzo deve avere una lezione" urlò furente il biondo.
"Andiamo piccolo, lasciamoli da soli. Vedrai che Tae non ha bisogno di noi. Se la sa cavare benissimo da solo" gli sussurrò nell'orecchio il corvino, cercando di calmarlo un po'.
"Noi andiamo ragazzi, anche perché se rimaniamo ancora qui credo che tu, amico mio, saresti fuori uso per il prossimo mese e sinceramente ci servi" disse Kook spostando lo sguardo prima su suo fratello e poi sul suo migliore amico.
Yoongi fece una smorfia appena udì quella frase e guardò minacciosamente il biondo, che non aveva smesso un secondo di sfidarlo con lo sguardo, fino a quando Kook non lo prese di forza e lo portò via con sé.
Prima di uscire dalla stanza il corvino si permise di fare un'osservazione a Yoongi che gli lasciò l'amaro in bocca, mentre diede una piccola scintilla di speranza a suo fratello.
"Ricordati amico mio quello che ti ho detto prima, non si può sempre scappare. Vale la pena lottare se ami veramente"

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My bodyguard
FanfictionJimin un famoso ballerino, Jungkook la sua guardia del corpo. Una storia ricca di colpi di scena...