Jimin fu il primo a svegliarsi quella mattina, era ancora fra le braccia di Kook, non si erano mossi per quelle poche ore che avevano dormito, era come se entrambi dipendevano uno dall'altro.
Jimin sorrise e osservò meravigliata la bellezza di quel ragazzo che lo teneva fra le braccia, possedeva un viso da cucciolo e certe volte lo era davvero, ma aveva in sé una forza d'animo che a volte invidiava. Sapeva che nemmeno la sua adolescenza era stata fra le migliori, ma nonostante questo, era riuscito a sopravvivere e a diventare un uomo coraggioso ed anche gentile.
Iniziò ad accarezzargli la guancia e a posargli dei piccoli baci sul viso fino ad assaporare dolcemente le sue labbra.
"Sei diventato audace piccolo mio" spaventò il biondo, facendolo sussultare. Kook ridacchiò appena Jimin gli tirò un pugno sulla spalla.
"I baci non si sussurrano sulle labbra, i baci rubati vanno poi approfonditi sai?" lo provocò assalendogli nell'istante dopo quelle labbra rosee e morbide.
Prese possesso della bocca di Jimin e iniziò a baciarlo con passione, non voleva assaporarle stavolta, voleva mangiarle. Chiese l'accesso e nel momento in cui lo ebbe iniziò a torturare le sue splendide labbra, mordicchiandole e leccandole intrecciando poi la sua lingua iniziando una danza erotica che risvegliò in entrambi l'erezione che iniziava loro a dar fastidio.
Kook non riusciva più a controllarsi, Jimin era diventato una droga e fu davvero difficile trovare la forza per staccarsi da lui e da quelle meravigliose labbra gonfie e rosse per tutti i suoi morsi.
"Piccolo dobbiamo andare, stamattina dobbiamo controllare la palestra e iniziare a vedere come sistemarla. Poi ci raggiungeranno i magnifici sei per aiutarci, così li conoscerai tutti...sono ragazzi davvero stupendi, vedrai" dichiarò Kook deglutendo più volte alla vista di quel magnifico sguardo dolce posato su di lui.
"D'accordo" sospirò abbassando lo sguardo.
"Lo so cosa stai pensando, ormai ho imparato a conoscerti piccoletto e ti posso assicurare che tutto ciò che il tuo cervello sta elaborando è sbagliato" rise Kook mentre gli strattonò le guance stampandogli un bacio sulle labbra.
"Ah si? Allora dimmi cosa pensi, saputello" lo prese in giro Jimin alzandosi a sedere sul letto, pensando che non avrebbe mai avuto il coraggio di parlare, peccato che si sbagliava di grosso e se ne accorse appena vide Kook sbellicarsi dalle risate.
"Io penso che sei un piccolo idiota adorabile" iniziò a dire Kook alzandosi di scatto e mettendosi di fronte a Jimin "Penso che stai pensando che io non ti voglia e che mi sono fermato perché non mi piaci, giusto?" chiese, anche se dallo sguardo colpevole del biondo capì di aver azzeccato ogni parola.
"Jimin, non credere che sia stato facile allontanarmi da te, ho fatto davvero tanta fatica" confessò.
"E allora perché lo hai fatto?" chiese timidamente Jimin, abbassando lo sguardo.
"Perché quando farò l'amore con te, sarà perché entrambi siamo pronti e soprattutto sarà speciale, perché cancellerò ogni ricordo che hai con le mie labbra e con i miei baci. Sarai mio per tutta la notte, ti amerò fino al giorno dopo baciando ogni centimetro del tuo bellissimo corpo..." lo rassicurò Kook accompagnando le sue parole da un bacio talmente appassionato che Jimin se lo ricorderà per molto tempo.

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My bodyguard
أدب الهواةJimin un famoso ballerino, Jungkook la sua guardia del corpo. Una storia ricca di colpi di scena...