Capitolo 59

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Luca è così arrabbiato e distrugge tutta la casa.
Ha appena preso il quadro con le foto nostre e lo ha lanciato contro al muro e si è distrutto in mille pezzi.
Io sono immobile ferma senza fare nulla seduta per terra.
Lui sta gridando qualcosa ma non riesco a sentirlo anche se mi sto sforzando di capirlo.
Cosa è successo?
Prende qualcosa di affilato e se lo punta al collo,ha gli occhi infuocati.
Continua a dire qualcosa,ma io non riesco a rispondere o a muovermi.
Il sangue comincia a colargli dal collo e le lacrime fuoriescono dai suoi occhi,si sta facendo del male ed io lo sto guardando.
-"Svegliati" sento gridare.
Apro gli occhi e mi ci vuole un po' prima di capire che era un incubo.
Ho il viso ricoperto dalle lacrime e sono molto scossa.
Mi abbraccia forte.
-"Era solo un brutto sogno" sostiene mentre mi accarezza i capelli.
-"Vuoi raccontarmelo?" Chiede dopo un po'
-"No,non voglio" era solo un sogno ma è stato orribile.
-"Va bene come vuoi" dice per poi lasciarmi un tenero bacio.
Mi riaddormento dopo pochi istanti,sono veramente stanca.
Mi sveglio dopo un paio d'ore per prepararmi e dirigermi a lavoro.
Oggi non ne ho tanta voglia ma devo.
-"Buongiorno" sostiene Alessandro quando passo davanti al suo ufficio.
Accenno un sorriso.
Non capisco cosa gli passa per la testa,sembra non voler più essere neanche mio amico.
Non è colpa mia,io ho cercato di essere sua amica anche perché Luca non può impedirmelo ma se lui ci prova spudoratamente con me io non posso non frenarlo.
Essendo che il mio carattere non mi permette di restare ferma a cercare di capire una persona cosa vuole da me e scervellarmi mi alzo dalla mia postazione e mi dirigo nell'ufficio di Alessandro.
Chiudo la porta dietro di me per evitare di farmi sentire da qualcuno e l'espressione stranita di Alessandro mi fa capire che forse ho esagerato con la teatralità della mia entrata.
-"Ora mi spieghi cosa cazzo sta succedendo" Dico per poi sedermi difronte a lui dietro la scrivania.
-"Non capisco cosa vuoi sapere?"
-"Sai bene cosa voglio sapere Ale,un giorno provi a baciarmi,un altro mi tratti male,l'altro ancora esprimi giudizi cattivi sulla mia relazione poi mi invii un messaggio puntualizzando che non ti interessa e poi questo...cioè trattarmi come un'estranea"
Resta in silenzio e continua a sistemare nervosamente la sua scrivania.
-"Vuoi sapere cosa penso?"
-"No ma guarda sono venuta qui a fare questa scenata per perdere del tempo...ti pare?"
-"Marika lasciami lavorare,non abbiamo nulla da dirci"
Per un secondo penso di prenderlo a schiaffi ma riesco ad accennare soltanto un 'bene' per poi andare via.
Sono veramente stufa di dare conto a tutti i comportamenti delle persone nei miei confronti,non me ne frega un cazzo di nessuno.
Torno a lavorare per cercare di distrarmi dalle cose strane che accadono...l'incubo,Alessandro.
La giornata trascorre velocemente tra i mille fogli stampati sparsi sulla mia scrivania.
Prendo la borsa ed esco dal mio ufficio.
Una volta arrivata a casa trovo Luca steso sul divano.
-"Ciao piccola tutto bene?"
Mi stendo accanto a lui sfinita da questa giornata stressante e tolgo le scarpe.
-"Si,sono molto stanca e a te?"
-"Bene"
Mi accarezza i capelli dolcemente e restiamo in silenzio.
Trascorriamo una ventina di minuti così.
-"Vedo che la voglia di cucinare non c'è,ordiniamo una pizza?" ride
-"Me ne ero completamente dimenticata,si dai vada per la pizza"
-"Come fai a dimenticare di mangiare,io ho una fame assurda"
Dopo mezz'ora arrivano le pizze e ceniamo per poi andare a dormire dopo aver visto alcuni episodi su Netflix.
Abbiamo discusso un po' per decidere quale serie tv cominciare ma alla fine ho vinto io e come al solito Luca si è arreso dicendo 'la prossima la scelgo io' ma questo lo dice ogni volta.
Il momento migliore delle mie giornate è quando Luca mi contorna con le sue braccia e mi stringe a se per poi addormentarci.

𝕮𝖗𝖊𝖉𝖎𝖒𝖎 𝖕𝖊𝖗 𝖙𝖊 𝖋𝖆𝖗𝖊𝖎 𝖉𝖊𝖑 𝖒𝖆𝖑𝖊🖤//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora