𝕮𝖗𝖊𝖉𝖎𝖒𝖎 𝖕𝖊𝖗 𝖙𝖊 𝖋𝖆𝖗𝖊𝖎 𝖉𝖊𝖑 𝖒𝖆𝖑𝖊🖤//

Capitolo 18

La giornata passa velocemente.
Chiamo Luca prima di mettermi a dormire.
Parliamo per un po',mi racconta che già ha cominciato a girare il videoclip.
Ci auguriamo una buonanotte e stacchiamo.
Dormo.
Sogno la persona che tanto aspettavo di sognare.
La mia meravigliosa mamma.Bella come il sole.
È felice...mi sorride e mi accarezza il viso.
Mi sveglio con le lacrime che scendono lentamente sulle mie guance.
Mi manca terribilmente.
Ogni volta che varco la porta di casa,desidero vederla di nuovo...
Mi alzo e passo davanti la sua camera.
La porta è chiusa.
Faccio un sospiro profondo e decido di entrare.
Le lacrime fuoriescono dai miei occhi senza che io possa fermarle.
Mi siedo sul letto,dal lato dove lei dormiva.
Apro il suo cassetto dove sono ancora meticolosamente sistemate le sue cose.
Mi avvicino al suo armadio e lo apro.
I suoi vestiti profumano di lei,un profumo dolce e inebriante,quello che possiedono le madri.
Chiudo le ante,mi guardo intorno ancora una volta ed esco richiudendo la camera.
Non ho proprio la voglia di andare a scuola.
Avviso Alessia e torno a letto.
Dormo ancora qualche ora poi mi risveglio.
Amore🖤🧸
-"Amore sei a scuola?"
Marika
-"No amo sono a casa"
Mi videochiama.
-"Hey,che hai?"
-"Cos'ho?"
-"Hai pianto?"
-"No ho dormito poco"
-"Non mentirmi che mi arrabbio...che succede?" Chiede
-"Un po' di mancanza"
-"Vuoi che torno?"
-"No,devo imparare a conviverci da sola"
-"Sicura?"
-"Si sono sicura"
Gli sorrido per rassicurarlo.
-"Te l'ho detto prima di andare...sono lì da te in un attimo"
-"Non c'è bisogno amore,grazie e stai tranquillo"
-"Ci sentiamo dopo torno a fatturare" ride
È così bello quando ride
Gli mando un bacio e riattacco.
—
Come se non bastasse per questa giornata,c'è il ritorno della persona che preferirei non vedere.
"Ciao papà"
"Ciao Marika,come va?"
"Bene papà"
"Ma non cucini?"
"No perché non avevo fame se vuoi ti faccio qualcosa"
"Perché non l'hai preparato prima? Non ci pensi a ste cose?"
"Non pensavo tornassi per cena"
"Ecco perché non hai preso nulla da tua madre...sei senza sentimenti,te ne freghi di tutto... basta che pensi alla tua vita" dice alzando il tono della voce.
Perfetto.
Dimenticavo quanto fosse rincuorante averlo in casa.
La rovina delle nostre vite...la mia e quella di mia madre.
"Io stavo per uscire comunque"
Prendo una felpa e le chiavi della macchina.
"Ecco appunto,pensi solo alle tue cose..."
Esco sbattendo la porta di casa prima che potesse continuare.
Prendo la macchina ed è già la millesima volta che piango in un giorno.
Almeno so che per un bel po' non piangerò dopo tutta questa fuoriuscita di lacrime.
Chiamo Alessia.
-"Amo sono fuori da te esci per andare a prendere un caffè?"
-"Certo amo sto uscendo"
La aspetto per un po' e poi la vedo uscire.
Sale in macchina e già ha capito tutto.
Forse già ha capito tutto da quando le ho detto che papà era a casa.
Mi abbraccia senza proferire parola.
Sa perfettamente che preferisco non parlarne.
Scambio messaggi con Luca cercando di non fargli capire nulla,non voglio rovinargli questi giorni insieme alla famiglia e il lavoro.
Passiamo la serata sedute ad un bar in centro,chiacchierando del più e del meno.
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