Capitolo 71

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-"Luca bastava parlare non c'era bisogno di arrivare alle mani" sostengo rimproverandolo
-"Lo sai che non ci vedo più quando si tratta di te,l'avevo detto che avrei dovuto spaccare la faccia a qualcuno"
-"Non ti capisco"
Trascorriamo ancora un po' di tempo poi decidiamo tutti di uscire scossi un po' dalla situazione.
Fuori al locale salutiamo i nostri amici e stiamo per allontanarci...
Fino a quando non veniamo bloccati da un gruppo di ragazzi,uno di loro è un po' più distante ed è colui che attira la nostra attenzione per il modo in cui ci guarda.
La cosa comincia a preoccuparmi.
-"CapoPlaza questo è per mio fratello" grida da lontano.
Tira fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni una pistola.
Spara.
Non ho il tempo di realizzare.
Luca prima che il proiettile potesse colpirlo mi spintona lontano lasciandomi cadere a terra.
Un solo colpo,preciso e diretto è servito a far cadere Luca e farlo urlare dal dolore.
I ragazzi scappano e con loro anche il tizio che ha appena sparato un colpo senza pensare alle conseguenze.
Corro da Luca che è steso a terra e si sta disperando dal dolore.
Il mio cuore sta cedendo e comincio a piangere a dirotto.
-"Stai tranquilla" mi accarezza il viso e i suoi occhi sono sempre più sofferenti mentre lentamente la sua maglia si sporca di sangue.
Non voglio crederci,vorrei fosse un incubo.
L'ambulanza arriva in pochi minuti.

-"Stanno operando Luca nella speranza di salvarlo,c'è molto sangue e la lesione sembra essere alquanto grave.Vi aggiorno il prima possibile" riferisce il dottore dell'ospedale ma non è il chirurgo quindi non ha notizie certe.
Mentre sono seduta con le mani tra i capelli cercando di non pensare al peggio arriva la polizia,sicuramente è stata chiamata dall'ospedale stesso.
-"Signorina,sa dirmi cosa è successo?" Si siede accanto a me.
Mi irrigidisco.
-"Non adesso,vorrei prima pregare per il mio fidanzato" dico con un filo di voce.
-"Lo capiamo ma noi dobbiamo scrivere un verbale"
-"Lo scrivete dopo quel cazzo di verbale non voglio parlare di nulla in questo momento,il mio fidanzato è in grave condizioni quindi andatevene a fanculo,vi chiamo io" grido per poi alzarmi e spostarmi.
I ragazzi si avvicinano per poi scusarsi da parte mia con la polizia,spiegando loro la situazione di Luca.
Passano tre ore prima di ricevere nuove notizie dai dottori.
Stavolta dalla sala operatoria è il chirurgo ad uscire e mi tremano le gambe mentre si sta avvicinando.
-"Siamo riusciti nell'operazione ma stavamo per perderlo,l'abbiamo rianimato e adesso è in coma.Dobbiamo attendere e sperare che si svegli,ha perso molto sangue"sostiene il chirurgo.
È in coma?
Dobbiamo attendere e SPERARE che si svegli?
Il mondo mi sta crollando addosso.
-"Posso vederlo?"
-"Certo ti faccio accompagnare dall'infermiera"
Prendo la mia borsa che ho lasciato su una sedia e cammino dietro l'infermiera che mi sta guidando.
Apre la porta della stanza in cui è Luca e mi sorride dolcemente per poi andarsene.
Non posso descrivere la sofferenza che provo quando lo trovo steso su quel letto d'ospedale con tubi e aghi che non so neanche a cosa servono.
Mi avvicino e poggio la mia mano sulla sua delicatamente,ho troppa paura di fargli del male in questo momento,è così fragile ai miei occhi.

𝕮𝖗𝖊𝖉𝖎𝖒𝖎 𝖕𝖊𝖗 𝖙𝖊 𝖋𝖆𝖗𝖊𝖎 𝖉𝖊𝖑 𝖒𝖆𝖑𝖊🖤//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora