Capitolo 44

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Finalmente siamo tornati alla nostra vita quotidiana a Milano,anche se mi mancherà l'affetto che mi ha dimostrato la famiglia di Luca in questi giorni,ma comunque non mancherà modo di rivederli.
Ho chiesto loro di raggiungerci al più presto.
Siamo arrivati fuori casa nostra,Luca paga il tassista,prende le valige ed entriamo in casa.
-"Piccola io sono proprio stanco credo dormirò un po'..." mi sciolgo.
-"Piccola?" Non mi ha mai chiamata così.
-"Si piccola,la mia piccola" sorride
-"Vieni anche tu dai" sostiene.
Come posso rifiutarlo?
Tolgo la giacca e la appendo e seguo Luca in camera.
Si stende mentre io tolgo le scarpe per raggiungerlo.
-"Ti ho già detto quanto mi piacciono questi leggings che hai?" Dice prendendomi per i fianchi e facendomi mettere a cavalcioni su di lui.
-"Circa mille volte direi..." dico
Poggia le sue mani sul mio sedere e mi sorride.
Sono assurde le sensazioni che riesce a trasmettermi.
-"Non avevi sonno tu?"
-"Come posso riposare con te accanto con questi pantaloni?" Mi sposta i capelli dietro l'orecchio.
Mi bacia e il mio cuore comincia già a battere più forte.
Ci spogliamo a vicenda mentre ridiamo entrambi dopo la vista del mio completo intimo bianco in pizzo.
-"Il mio preferito" sostiene Luca.
Il modo in cui mi rende sua ogni volta è pazzesco,queste sensazioni credo che non riuscirei a provarle con nessun altro se non con lui.

Sento Luca parlare al telefono e mi sveglio.
-"Si vabbè,ci vediamo stasera allora" e attacca
-"Chi era?" Chiedo mettendomi a sedere.
-"Era Gionata,stasera andiamo al prime" sostiene
-"Io volevo riposare però..."rispondo con la voce ancora impastata dal sonno.
-"Lo so ma mi ci ha costretto e dobbiamo andare"
Sono già le 19:00,credo di aver dormito circa tre ore e ho bisogno di una doccia e uno shampoo per riprendermi e prepararmi.
Preparo le mie cose e mi dirigo in bagno.
Dopo aver terminato inizio a pettinarmi i capelli per asciugarli.
Sento bussare alla porta.
-"Quanto tempo ci vuole ancora?devo pisciare cazzo" sento gridare
-"Sei sicuro di non essere il figlio della regina d'Inghilterra? Ho qualche dubbio,sei troppo fine...un principe" apro la porta.
-"Quando sono volgare mentre ti scopo ti piace però"
-"Luca..." lo rimprovero
-"Scusa" entra in bagno e attendo.
Esce dal bagno e mi lascia un bacio sulla fronte.
Mi asciugo i capelli e vado a vestirmi.
Indosso un jeans aderente,un body particolare nero e dei décolleté neri.
Arriccio velocemente i capelli e mi trucco leggermente.
Solita routine prima di uscire.
Luca che si prepara mentre fa commenti sui miei vestiti e da fastidio...solita routine appunto.
Usciamo e ci dirigiamo al locale.
Entriamo superando l'infinità di persone che sono in fila in attesa di entrare e ci dirigiamo verso il nostro solito tavolo privato.
-"Buonasera a tutti" grido per sovrastare il volume altissimo della musica.
Ci sono Gionata,Alessia,Lollo,Ava,Lucy e Pietro con la sua ragazza.
Scattiamo un paio di foto.
Luca e gli altri si alzano per andare a parlare di alcune cose fuori.
Non ho capito bene di cosa,Luca mi ha liquidata con un "mi raccomando subito torno"
Ci dirigiamo al bancone per prendere un drink.
Mi accomodo sulla sedia posta sotto al bancone e sto ridendo con le mie amiche di una battuta ridicola che ha fatto Alessia.
-"Ciao ragazze cosa bevete?" Chiede il barman che appoggia le mani sul bancone mettendo in mostra le sue braccia tatuate.
Sento un leggero imbarazzo nel momento in cui i suoi occhi incrociano i miei e distolgo lo sguardo evitandolo.
-"È per te? Cosa preparo?" Si rivolge a me avvicinandosi per cogliere la mia attenzione,sorridendo.
-"Non lo so ancora" dico.
-"Faccio io"
Mischia qualcosa e prepara il mio drink.
-"Ecco a te bellezza"
Arrossisco.
Beviamo il nostro drink.
-"Dai ragazze cicchetto?" Sostiene ovviamente Alessia,chi se non lei.
Credo di essere arrivata al 4 cicchetto bevuto tutto d'un fiato quando la testa comincia a girarmi e comincio a sorridere.
Tutta colpa di Alessia,penso mentre la sto osservando mentre balla e ride.
-"Allora come ti chiami?" Chiede il barman appoggiato sempre sul bancone.
-"Eh?" Ero distratta e non ho capito cos'ha chiesto.
-"Come ti chiami?"
-"Marika"
-"Che bel nome" sostiene
-"Grazie"
-"Sei di poche parole?"
-"Sono fidanzata" dico bevendo un altro sorso del drink che ho ordinato.
-"E mica ti sto chiedendo di uscire...cerco di conoscerti"
-"E qual'è la differenza?"chiedo incuriosita
-"Cosa ti fa pensare che io ci stia provando con te?"
-"Il modo in cui mi sorridi" rido.
-"E ti piace?" Chiede
Non rispondo.
-"Cosa ti spinge a bere così tanto,le tue amiche hanno smesso invece tu bevi come se ti stessi rifugiando da qualcosa..." sostiene
-"Cosa vuoi precisamente?" Una voce familiare richiama la mia attenzione,è Luca e sta parlando con il barman
-"Nulla amico" dice
-"Dai Luca stava solo parlando" dico
-"Hai bevuto?" Si gira verso di me.
-"Un pochino" rido.
-"Vado in bagno" prendo la borsa e mi dirigo verso la toilette.

𝕮𝖗𝖊𝖉𝖎𝖒𝖎 𝖕𝖊𝖗 𝖙𝖊 𝖋𝖆𝖗𝖊𝖎 𝖉𝖊𝖑 𝖒𝖆𝖑𝖊🖤//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora