Capitolo 20

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-"Ma è impazzito o cosa?" Dice Alessia.
Lei e Gionata sono qui.
-"Mi ha snervato tantissimo" dico
-"Io non esprimo pareri però magari voleva fare una cosa buona per te" dice Gionata che fino ad ora si è limitato ad ascoltare.
-"Conosco Luca da moltissimo e non avrebbe mai chiesto a nessuna di invadere il suo spazio personale,fidati" continua
-"Lo so Gionata ma non sono costretta ad andare da lui...è diverso dormire insieme una o due notti a casa mia ,così a caso,dal vivere insieme"
-"Lo so Marika non sto dicendo che hai sbagliato,ti sto solo spiegando,conoscendo Luca,quello che potrebbe essere il motivo del suo arrabbiarsi così tanto" dice
-"Comunque ti ha fatto una proposta importante,magari sentendosi rifiutato ha pensato che per te non è importante quanto per lui" aggiunge Alessia
-"Aspetta mi ricordi da quale parte stai tu?" Dico ad Alessia.
-"Non fare la stupida,stiamo soltanto ragionando...non ci stiamo schierando.
Ti ho anche detto che ha sbagliato ad arrabbiarsi così tanto.Bastava parlarne secondo me" dice
Stiamo un altro po' a parlare e poi vanno via.
Cenano dalla famiglia di Gionata e non voglio farli tardare.
Sono così contenta di vedere Alessia così serena e innamorata.
Ceno insieme a papà.
Ci scambiamo poche parole,fredde e distaccate.
Il discorso più lungo è stato
"Mi passi l'acqua"
"Tieni"
"Grazie"
Sembriamo due estranei.
Faccio una doccia e vado a letto.
Mi addormento mentre sto leggendo uno dei libri che ci ha assegnato il professore di storia.
Parla di una storia d'amore realmente accaduta tra un giovane soldato e una giovane donna del suo paese.
Lui è costretto a lasciarla per andare in guerra.
Siamo nel periodo della seconda guerra mondiale.
Il prof lo ha assegnato per mostrarci le atrocità della guerra,che stiamo appunto studiando per la maturità,descritte in prima persona dal giovane soldato.
Per mesi la giovane non riceve lettere dal suo amato e decide di suicidarsi credendolo morto.
Prima di cadere in un sonno profondo,sono arrivata al punto in cui il soldato apprende la notizia della morte della sua metà.
È così triste.

Mi sveglio e controllo il cellulare.
Spero di trovare un messaggio di Luca ma niente.
È così orgoglioso...come me d'altronde.
Mi preparo,prendo lo zaino e le chiavi della macchina e esco di casa.
Alessia non verrà oggi a scuola,non si sente tanto bene.
Sto controllando dove ho messo il cellulare.
Alzo lo sguardo e noto qualcuno di familiare appoggiato alla macchina.
È Luca.
Vado verso di lui.
-"Scusami per ieri,non volevo alzare la voce" dice dispiaciuto.
Ha messo da parte l'orgoglio.
-"Ma l'hai fatto"
-"Lo so sono un cretino,vorrei solo farti stare bene.Non immagini come mi sento quando capisco che stai male.
E poi se ti ho chiesto una cosa così importante è perché tengo a te più di qualsiasi altra cosa,ma va bene se non vuoi,ci ripenseremo quando sarai pronta"
-"Anche io tengo a te tantissimo,mi piacerebbe tantissimo vivere con te ma ho bisogno di più tempo, e mi fa piacere che hai capito" dico sorridendogli
-"Ora posso avere un bacio?"
-"C'è bisogno di chiedermelo?"
Ci baciamo e saliamo in macchina.
-"Allora alle 15:00 tutti da me per l'uscita del videoclip,passo a prenderti dopo scuola,così mangiamo qualcosa insieme.Intanto ora vado a registrare l'ultimo pezzo"
-"Va bene amore a dopo,non vedo l'ora"
Ci salutiamo ed esco dalla macchina.

La mattinata trascorre molto velocemente.
Non posso dire di odiare la scuola.
L'unica cosa che odio è la matematica per il resto mi piace.
Vorrei soltanto fosse diversa a volte.
Tutto funziona sempre basato sulle preferenze;i professori instaurano rapporti con chi gli dà retta e con chi studia molto.
Per loro il resto è solo una sedia riscaldata da un qualcuno che ha un futuro già segnato.
A volte dovrebbero soffermarsi su chi non li segue e non studia,su chi risponde male e si comporta altrettanto male...magari si nasconde un qualcosa che non immaginano dietro la distrazione di un alunno.
Infondo viviamo in un mondo pieno di problemi.
Almeno cinque ragazzi su dieci tornano a casa e si chiudono in camera per non ascoltare i genitori che litigano,o magari per non assistere alla violenza che usano tra di loro,che può essere utilizzata sia dall'uomo di casa nei confronti della donna che dalla donna nei confronti dell'uomo.
Così come potrebbero avere un genitore problematico legato al consumo di alcool e droghe per non affrontare la realtà,perché infondo anche gli adulti si nascondono dai problemi,che spesso sono più grandi di loro.
Magari i genitori non stanno più insieme e questo porta alla convinzione che le cose belle e la felicità non esistono,durano un attimo per poi distruggersi proprio come il matrimonio dei propri genitori.
Magari uno dei due genitori non c'è più,è andato via troppo presto,lasciando un vuoto incolmabile.
Tutto è così sbagliato.
C'è poco amore nell'aria per questo siamo circondati da problemi.
Ecco perché non dovremmo essere così frettolosi ad etichettare qualcuno tipo come "uno strafottente che non ha un cavolo a cui pensare"...non sappiamo cosa può esserci dall'altra parte,quali sofferenze ci sono dietro ad una persona.

𝕮𝖗𝖊𝖉𝖎𝖒𝖎 𝖕𝖊𝖗 𝖙𝖊 𝖋𝖆𝖗𝖊𝖎 𝖉𝖊𝖑 𝖒𝖆𝖑𝖊🖤//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora