"Nina aprirmi."
"Amore perfavore"
Dopo l'ultima mia storia non volevo più innamorarmi,l'amore era diventato un veleno per me.Un veleno a cui dovevo stare lontana a tutti i costi,finché due occhi azzurri non mi sono entrati nella testa e nel cuore,distruggendo tutti i muri che con fatica avevo creato.
Mi sono fidata e questo è stato il mio più grande sbaglio."Cosa cazzo stai dicendo? È la mia ragazza e tu mi hai baciato sapendo benissimo che lei era ferma alla porta"grida penso contro quella troia.
"Amore mio perfavore aprimi"sussurra vicino alla porta,do un pugno su essa facendo intendere di lasciarmi stare e vado in bagno continuando a piangere.
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"È propio adesso che devi dimostrare chi sei.L'ho visto ieri sera,era distrutto e ha mandato quella puttana fuori infatti stamattina presto se n'è andata."dice Giselle prendendomi le mani,annuisco e mi alzo dal letto prendendo delle robe pulite."Ora scendo"dico subito,entro in bagno e dopo una bella doccia inizio a vestirmi.
Jeans nero attillato,maglia nera e giacca di pelle rossa.
Do una grande passata di correttore alle brutte occhiaie che mi si sono formate per il pianto di ieri e finito il tutto esco fuori."Buongiorno"dico scendendo le scale,subito mio padre viene verso di me e mi stringe così forte da togliermi quasi il fiato.
"Possiamo parlare?"sussurra appena mi stacco dalle braccia di papà,sospiro guardandolo e nego con la testa.
"Nina per favor.."dice ma la voce di Hobbs lo blocca.
"Nina dobbiamo andare a una parte io e te,seguimi"giuro per quanto possa starmi sul cazzo,ora li farei una statua.
"Certo"dico superando lo stronzo,salgo subito in macchina e mi metto una mano sulla fronte respirando profondamente.Aveva gli occhi spenti e delle occhiaie enormi,sicuro non avrà dormito.
"Dopo questa amami"dice facendomi ridere,chiudo il finestrino e sbadiglio.
"Ragazzi miei,all'età vostra non ero così complicato.Mia moglie era rompi palle ma di certo non litigavamo giorno e notte"dice sghignazzando.."noi siamo diversi"replico ridendo.
"Va bene parliamo d'altro,dove andiamo?"chiedo facendolo sorridere.
"Prima di tutto ti porto a prendere un caffè,non voglio che ti addormenti sul momento e poi andremo a ritirare dei fucili."annuisco e mi rannicchio sul sedile chiudendo gli occhi mentre sento la sua risata.
"Io devo fare un'altra cosa tu vai ti sta aspettando Giselle"dice,annuisco e in un minuto sfreccia via.
Sospiro e entro nell'edificio,inizio a urlare il nome di Giselle ma non c'è praticamente nessuno.
"Nina"mi blocco sul posto e piano piano mi giro sperando di aver sentito male.
Cerco di scappare ma in due minuti mi prende dai fianchi trascinandomi verso di lui.Giuro che Hobbs e gli altri me la pagano!
"Lasciami stare Ian"dico acida,mi muovo per liberarmi dalla sua presa ma non ci riesco dato che mi fa sedere sul tavolo e si fa spazio tra le mie gambe.
"Dobbiamo parlare e tu mi ascolti."dice serio al che sbuffo,distolgo lo sguardo da lui e inizio a muovere freneticamente là gamba
"Non mi interessa niente delle tue spiegazioni,io ho visto non sono cieca perciò vivi la tua vita e lasciami in pace."sbuffa e mi guarda negli occhi mentre io sposto lo sguardo verso la finestra,se lo guardassi negli occhi lo perdonerei subito e non posso,non stavolta.
"Io la mia vita la voglio vivere con te al mio fianco."abbasso la testa ma dopodiché nego.
"Se fosse stato così non la baciavi."sputo acida,cerco di scendere ma mi riprende dai fianchi facendomi risedere.
"Non l'ho baciata io,ero di spalle e stavamo solo parlando poi ha guardato la porta e mi ha baciato"faccio una risata ironica e lo guardo male
"Sempre la solita scusa,cazzo ma non ti rendi conto di essere ridicolo"grido riuscendo a scendere da quel maledetto tavolo.
"Ma cosa vuoi che ti dica? È andata così punto."dice alzando la voce
"Non devi dire niente mi devi solo lasciare stare."dico sospirando,sentiamo le porta dell'ascensore aprirsi e ci giriamo insieme vedendo la stronza entrare.
"Che cazzo vuoi"dico andando verso di lei,alza gli occhi al cielo e butta la borsa sul tavolo.
"Voglio solo parlare con Ian,mi dispiace di quello che ho fatto."dice guardandolo,faccio una risatina e la sorpasso andando verso il piccolo divano dove mi siedo godendomi lo spettacolo.
"Parla"dice Ian freddo
"Senti mi dispiace io non avrei dovuto baciarti solo che...non so cosa mi è preso.Ora io riparto a New York,non voglio crearvi altri problemi"dice tutto d'un fiato,guardo Ian mentre lui guarda me ma dopo un po' distolgo lo sguardo.
"Non devi ripartire per forza,a Tej serve una ragazza brava con i computer quindi possiamo toglierci tutte queste cose dalla testa,basta che manteniamo le distanze"dice Ian,sgrano gli occhi mentre a lei si forma un sorriso gigante.
Brutta Troia..."Grazie Ian,davvero.Allora vado da Tej"dice dandogli un bacio sulla guancia,sono tentata di prenderla per capelli ma mantengo la calma,devo pensare solo a mia madre e al piano.
"Nina.."dice ma io lo blocco con la mano.
"Hai fatto la tua scelta,io la rispetto e tu rispetta la mia."dico andandomene.
"Giselle io ti ammazzo"dico appena entra nell'edificio seguita da tutti gli altri.
"Scusami amorino ma non potevo vedervi così,avete chiarito?"chiede sorridendo,nego con la testa mentre lei fa un espressione triste.
"Ragazzi venite"dice Hobbs seguito da mio padre
"Stasera Show arriverà a Londra,dobbiamo seguirlo per capire dove si sono stabilizzati perciò mi servite tutti."dice mostrandoci una mappa,ci passa le chiavi delle macchine mentre io guardo mio padre.
"Potremmo vedere Letty con lui?"dico deglutendo rumorosamente
"Si."risponde papà sicuro.
Bene..
Spazio autrice
Ciaoo,Ian e Nina sono ancora in lite che ne pensate?
Comunque apprezzo davvero che la mia storia vi stia piacendo ma mi dovete almeno dare il tempo di scriverla ahaha,però grazie lo stesso perché mi fate capire che la storia vi piace.❤️
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|Little Angel|
FanfictionNina Toretto,nipote di Dominic Toretto,il capo della mafia di New York.Stronza,acida,testarda e manipolatrice.Orfana di genitori,cresciuta solo da suo zio.Non è per niente una ragazza facile,è stata tradita una volta e da lì ha capito che l'amore no...