Capitolo 75.

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"Ragazze basta,non ne voglio più parlare."dico scazzata uscendo velocemente dalla macchina.Sento le portiere sbattere dopo di me e capisco che mi stanno seguendo.

"Vuoi davvero rinunciare a lui?"chiede Candice incerta.Mi fermo ma non mi giro.

No.
Certo che non voglio ma non posso fare altrimenti.
Ho bisogno di pensare a me!

"Si.."mi esce più in un sussurro ma vedo che sentono perché Candice sospira rumorosamente e Kath mi abbraccia da dietro.

"Forza andiamo,ho sonno.."dice quest'ultima dandomi un bacio sulla guancia,le faccio un piccolissimo sorriso e saliamo i tre gradini per poi entrare nella villa.

"Non credo stiano dormendo,ma fate piano comunque."dico riferendomi ai miei genitori,camminiamo in punta di piedi fino alla cucina e arrivati accendiamo la luce.

"Porca puttana"grido seguita dalle mie amiche,mio papà è in piedi vicino all'isola con il cellulare al orecchio.

"Non urlate"dice facendo un sorriso divertito,mi metto una mano sul petto per calmare il mio battito accelerato e poi lo inizio a guardare male.

"Ma sei matto Dom? Mi hai fatto prendere un accidenti"alle parole di Candice papà scoppia in una fragorosa risata mentre io ridacchio.

"Che fai sveglio a quest'ora"chiedo confusa prendendo tre bicchieri di vetro e una caraffa di succo dal frigo.

"Shh..."dice per poi parlare con non so chi,in russo.
Un attimo mio padre sa il russo?

Guardo le mie amiche confuse e vedo che Kath ridacchia mentre Candice e scioccata quanto me.

"Эта шлюха твоей матери"dice sospirando rumorosamente chiude la chiamata e sghignazza vedendo Kath sorridere.

"Ok un attimo...cosa succede?
Tu sai il russo? E tu hai capito cosa ha detto?"chiedo confusa mentre la mulatta annuisce continuando a ridacchiare.

"Wow Dom...molto delicato"dice sorridendo mentre papà alza le spalle come se niente fosse.

"Ha detto precisamente..quella puttana di tua madre"Candice scoppia a ridere mentre io la intimo a far silenzio per non rischiare di svegliare mia madre o peggio ancora, Bryan.

Se il piccoletto si sveglia,è la fine.

Vedo papà guardare ancora una volta il cellulare e la sua espressione da divertita diventa seria.

"Nina...abbiamo un problema"dice facendomi tremare leggermente

......................
"È stato trovato nel bronx.
Non so perché ma qualcosa mi dice che non è stata solo una rissa da strada"dice Bertram,uno degli uomini di papà.

Mi abbasso sulle ginocchia per controllare che non ci sia nulla di sospetto ma,un particolare mi salta all'occhio.

"Non è stata una rissa da strada,guarda qui.Qualcuno l'ha strozzato con una fascetta"dico indicando a mio padre i segni rossi sul collo.

"Era un mio uomo e qui a dividere la zona siamo in due,io e Somerhalder.A controllare il bronx sono i Falcones"subito il cognome mi fa scattare qualcosa.
Lo già sentito da qualche parte ma non ricordo dove.

"Ian"dico all'improvviso facendo girare tutti e due verso di me.

"Ian una sera parlo con loro nel suo ufficio,ricordo che disse il loro cognome"papà annuisce e poi si abbassa per coprire con il lenzuolo il corpo senza vita del suo uomo.
Fa il segno della croce e si alza.

"Vai a parlare con Somerhalder e chiedi informazioni,io e te andremo dai Falcones."dice prima al suo uomo per poi girarsi verso di me.

Salutiamo Bertrand e ci incamminiamo verso la Lamborghini blu notte di papà.

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