Capitolo 76.

496 32 7
                                    

"Promettimi che farai attenzione"dice ancora una volta Candice,annuisco sorridendo e do un bacio sulla guancia a tutte e due le mie amiche.

"Non preoccupatevi,fate buon viaggio."rispondo sorridendo.

"Tu ora vai a casa tua?"chiede Kath mettendo le valigie in macchina.

Annuisco e guardo il telefono sospirando.
È in programma di andare in Russia,da Ivanov ma alle mie amiche non l'ho detto.
Non sarebbero mai partite sennò.

"Bene noi andiamo...mi raccomando bellezza"le abbraccio un'ultima volta e quando partono inizio a incamminarmi verso casa.

Sono molto tesa,per tutto quello che sta succedendo in questi giorni.
L'incontro con Falcones mi ha destabilizzata e anche il nome di Ivanov.

Vorrei anche io fare come le mie amiche,vorrei fregarmene di tutto e pensare solo al college e a divertirmi ma,purtroppo non posso.
Non fraintendete io amo la mia vita,amo le persone che mi circondano ma...alcune volte vorrei sparire e andarmene lontano.

Ora più che mai devo restare affianco a mio padre,un giorno prenderò io il suo posto e devo essere preparata.Sono le mie radici,è la mia vita.
Non posso tirarmi indietro.È una mia responsabilità.

Con tutti i pensieri che vagano nella mia mente non mi ero nemmeno accorta di essere arrivata a casa.Apro il grande cancello e saluto alcuni uomini di papà che restano sempre a fare la guardia.

"Perché non aprono"sbuffo rumorosamente e suono di nuovo.

"Ma buongiorno dolcezza.."ecco,al peggio non c'è mai fine.Ian Somerhalder.

"Che cazzo ci fai a casa mia"rispondo scioccata mentre lui rimane fermo alla porta con un ghigno malefico in volto.
Ora gli e lo faccio sparire a suon di schiaffi!

"Nemmeno un ciao?"chiede sarcastico mentre io lo fulmino con lo sguardo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Nemmeno un ciao?"chiede sarcastico mentre io lo fulmino con lo sguardo.Li do una spallata e entro in casa iniziando a guardarmi intorno.

"Mio padre?"chiedo confusa

"C'è solo Brian ma sta dormendo,tua madre e tuo padre sono usciti."sbuffo rumorosamente e vado in cucina,dove vedo che mi segue.

"Grazie per aver controllato mio fratello ma ora,quella è la porta"dico aida mentre lui fa un sorrisetto.

"Non posso andarmene finché non viene Dom,ordini dall'alto"dice scrollando le spalle.

"Ci sono gli uomini di papà fuori e poi tu non hai mai ascoltato i suoi ordini quindi non mentire"rispondo scazzata mentre lui continua a ridacchiare.

"E se non volessi andarmene?"chiede venendo verso di me,subito indietreggio ma riesce a bloccarmi.Sono incastrata tra lui e l'isola della cucina,non ho scampo.

Appoggia entrambe le braccia sull'isola e avvicina il suo corpo al mio.
Fa caldo,molto caldo...dovremmo aprire le finestre!

"A-Allontanati"dico a fatica,non mi ascolta e continua ad avvicinarsi al mio viso.Basta che mi avvicino un po' di più e le nostre labbra si toccano.

|Little Angel|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora