Capitolo 63.

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Ian pov's

Quel urlo,quel maledetto urlo mi ha spezzato il cuore.Lei non si merita tutto questo,il mio angelo non merita di soffrire.
Setaccerò tutta l'america se necessario..ma quello stronzo me la paga.

Adesso si è addormentata,appena lo stesa sul letto si è aggrappata al mio petto e non molla la presa..io mi limito ad accarezzargli i capelli e a dargli dei baci sulla testa e sulla guancia.Il peggio sembra essere passato..non trema più e a ripreso a respirare tranquillamente.

Prendo il telefono sul comodino facendo attenzione a non svegliarla è appena vede che mi muovo stringe ancora di più la presa sul mio petto e inizia di nuovo a tremare..."Dormi amore,io rimango qui..non mi muovo"sussuro e vedo che si tranquillizza.

Compongo il numero di un mio uomo,il più affidabile che ho e dopo due squilli risponde..

"Capo..cosa c'è"dice subito

"Jacob ho bisogno di una mano."li racconto tutto e sospira rumorosamente

"Capo..che non sia.."dice mentre io sospiro rumorosamente

"Non lo so,per questo ho bisogno di tutti i miei uomini,compreso te dovete setacciare New York e l'intera america se è necessario...conto su di te,ora ti mando le chiamate fai vedere a Peter e cercate in tutti i modi di scoprire qualcosa..nel frattempo manda 30 uomini dappertutto..LA,New Jersey..dappertutto."dico serio..

"Non ti preoccupare...ci penso io."finito questo mi stringo al petto Nina e sospiro guardandola

Quanto ti amo!
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"Buongiorno amore mio"dico appena vedo che si stiracchia e stropiccia gli occhi..come si gira verso di me sobbalzo leggermente,ha gli occhi gonfi e rossi...dio,odio vederla così.

"Mi dispiace tanto...so che sei arrabbiato"sussurra abbassando lo sguardo,la tiro verso di me e la faccio sedere sulle mie gambe.

"Non sono arrabbiato con te,hai sbagliato sicuramente a non avermelo detto ma..ti capisco"dico sospirando,l'ultima cosa che voglio è che lei stia male anche per me..

"Supereremo anche questa piccola,tu hai me e non devi temere nulla"annuisce e si aggrappa come un koala nascondendo il viso nel incavo del mio collo.

"Supereremo anche questa piccola,tu hai me e non devi temere nulla"annuisce e si aggrappa come un koala nascondendo il viso nel incavo del mio collo

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"Andiamo a fare colazione"sussurro accarezzandogli i capelli,annuisce con gli occhi chiusi e sorrido di rimando.
La prendo in braccio alzandola facilmente come fosse una piuma ed esco da camera sua iniziando a scendere le scale per andare in cucina.

"Devo dirlo a papà"dice stringendomi ancora di più,le do un bacio sulla spalla e scendo gli ultimi gradini prima di entrare in cucina.

"Buongiorno ragazzi"dice Letty sorridendo intenta a preparare i pancake...mh,se sapesse cosa succederà ora non credo sorriderebbe.

"Buongiorno mamma"dice Nina a occhi bassi per non far vedere in che condizioni è...si siede su uno sgabello e mi fa sedere accanto a lei e una volta seduto si aggrappa ancora a me nascondendo il viso nel mio petto.
Ha bisogno di sentirsi protetta..e il contatto fisico è l'unico modo,non che mi dispiace.Prende la mia mano e la stringe con la sua iniziando a giocarci..lo fa sempre,e io amo quando lo fa.Mi fa capire quanto è piccola in confronto a me.

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