Sono passate due settimane,due settimane d'inferno.
I messaggi del mio presunto "stalker" sono diventate chiamate...e da chiamate minacce.Ogni volta che mi suona il cellulare spero sempre di non leggere Numero Sconosciuto perché se succede,quello che mi aspetta dopo è terribile.Sono due settimane che soffro di attacchi di panico,la prima volta che mi vennero fu quando venni letteralmente seguita da un uomo incappucciato..riuscì in tempo a chiamare mio zio Roman sperando lui fosse a casa e per fortuna lui era lì.
Mi vengono i brividi solo a pensarci."Si amore,ci vediamo dopo"dico a Ian ridendo della sua estrema gelosia,gli ho detto che sono uscita e ha iniziato a farmi le solite raccomandazioni.
Inizio a camminare verso il negozio finché non sento qualcuno fischiarmi,appena mi giro però sobbalzo e la preoccupazione inizia a farsi spazio nella mia mente e nel mio corpo,c'è un uomo con un passamontagna vestito completamente di nero che mi guarda con un ghigno malefico..ma non di divertimento,un ghigno cattivo.
Senza pensarci inizio ad accelerare il passo ma il mio camminare velocemente si trasforma in corsa vera e propria quando mi accorgo che sta iniziando a seguirmi.
"Perché non rispondi"penso esasperata dopo aver fatto la seconda chiamata a Ian senza ricevere risposta...chiamo anche mio padre ma nulla.
"Roman,grazie al cielo zio...mi devi aiutare"dico appena mi risponde.."Nina cosa c'è"dice preoccupato accorgendosi del mio tono di voce e del mio affanno per la corsa....mi giro e vedo che sta continuando a corrermi dietro e senza pensarci due volte corro ancora più velocemente..."Zio aiutami,c'è un uomo con un passamontagna che mi sta correndo dietro,prima mi ha fischiato ma ho fatto finta di nulla ma dopo appena ho iniziato a camminare velocemente mi è arrivato dietro..."dico preoccupata..sento un grosso sospiro da parte sua e dei rumori provenire da lui.."Sto arrivando tu corri e dimmi dove sei"mi guarda intorno e riconosco subito il Fish and Chips..."Sono al vecchio ristornate di Bart,il Fish and Chips."guardo con la coda dell'occhio e non lo vedo più..mi fermo per un attimo giusto il tempo di riprendere fiato ma il mio cuore mi martella come un fulmine nel petto.
"Sto arrivando..tu guardarti intorno sempre e resta al telefono con me"una fitta forte al petto mi fa cadere il telefono a terra,faccio una smorfia di dolore che si sussegue a una di paura..è a pochi passi da me ed è armato..."Zio..cazzo,è armato..zio aiutami per favore"dico con voce rotta iniziando a correre nuovamente."Sono a un isolato da te..corri sulla strada principale.."lo faccio subito ma butto un grido quanto sento uno sparo..."Nina"grida subito.."Ha sparato in aria"dico sentendo già le lacrime a gli occhi...intravedo in lontananza la macchina di zio Roman e corro ancora di più anche se sono all'estremo delle forze..mi manca l'aria.
"Non hai scampo bambola"rabbrividisco a quella voce così roca e fredda ma non demordo,appena vedo la macchina venire verso di me mi butto dentro mentre zio Roman esce fuori.
"Porca troia è scappato"grida ma subito dopo viene verso di me,apre lo sportello e mi abbraccia quando si accorge che sto tremando come una foglia...sento un'altra fitta al petto e gemo dal dolore,"Non riesco a respirare"dico a fatica mentre lui sobbalza.."Respira scimmietta,piano.."
Sto avendo un attacco di panico,è la prima volta ma conosco i sintomi.
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|Little Angel|
FanfictionNina Toretto,nipote di Dominic Toretto,il capo della mafia di New York.Stronza,acida,testarda e manipolatrice.Orfana di genitori,cresciuta solo da suo zio.Non è per niente una ragazza facile,è stata tradita una volta e da lì ha capito che l'amore no...