"Ciao Jacob"dico sorridendo,appena mi vede scatta in piedi e sul suo viso si forma un sorriso smagliante.
"Non pensavo saresti venuta davvero..."risponde lasciandomi un po' esterrefatta...sinceramente non ne ero sicura nemmeno io,non voglio perdere Ian per questa cazzata ma se lo sto facendo è per fargli capire che Jacob è un amico e che con qualsiasi persona io uscirò,lui sarà sempre il mio primo pensiero.
"E invece sono qui...su andiamo"dico facendo cenno con la mano di seguirmi.
Meno tempo rimango,meglio è."Dopo il giro,ti va di prendere un gelato?"chiede incerto,ecco che le mie speranze di andarmene subito spariscono.Non me la sento però di dirgli no,è un ragazzo molto gentile e dolce non ha mai dimostrato malizia nei miei confronti e non vedo perché non posso avere un amico maschio che non sia Paul,Drake e Harry.
"Certo,perché no"rispondo facendolo sorridere,sorride sempre questo ragazzo..
Percorriamo il central park e inizio a fargli vedere tutto e a spiegarli anche qualche storia sulla città.
...............
"Questa città mi affascina"dice con aria sognante..ridacchio e annuisco,continuando a mangiare il mio gelato.
Ha voluto pagare lui,ero contraria ma ha insistito tanto quindi ho lasciato stare.Altro motivo per dire che questo ragazzo è bravo e gentile."Benvenuto nel mio mondo,io amo New York."dico guardando la mia favolosa città,siamo seduti a una panchina di fronte al World Trade Center.
"Sai,quando ho letto i nomi delle persone morte sulla fontana mi sono venuti i brividi."dice mentre io mi rattristo un po',il ricordo di quella giornata è ancora molto vivido nella mia mente.
"Quella è stata la giornata più brutta della mia vita,mio padre e mio zio erano lì.
Erano andati per un affare a incontrare una persona del Messico quando hanno iniziato a sentire le persone gridare...fortunatamente sono riusciti a uscire prima del crollo della torre,ma è mancato davvero poco."dico sospirando rumorosamente,ricordo i pianti con Candice al pensiero che Roman e papà erano lì.La mamma di Candice cercava di tranquillizzarci ma l'unico nostro pensiero era quello,erano loro.
"Dio Nina...non immagino nemmeno cosa tu abbia provato."dice triste mentre io annuisco malinconica,cerco di cambiare discorso per non risultare noiosa e molto intelligentemente lui inizia a chiedermi della mia vita.
"Mio padre è Dominc Toretto,credo che tu sappia che è un criminale"dico mentre lui fa una faccia scioccata e spaventata,mi viene da ridere infatti lo faccio.Li scoppio a ridere in faccia e poco dopo si unisce anche lui.
"Sei davvero una persona magnifica"dice toccandomi la mano,li faccio un sorrisino falso e sfilo la mano facendo una tosse nervosa.
"Scusami"dico quando inizia a squillarmi il telefono..
Chi potrebbe essere se non lui?!"Dove cazzo stai?"chiede nervoso appena accetto la chiamata,sbuffo rumorosamente e prego che Jacob non senta la conversazione.
"Sai dove sono...cosa vuoi?"chiedo scazzata mentre sento lui sospirare rumorosamente
"Di al tuo amico di farti accompagnare al mio locale,subito."dice calcando la parola amico in modo sarcastico.
"Sei un rompi palle,ci vediamo tra poco."rispondo per poi chiudere,senza nemmeno aspettare una sua risposta.
"Mi spiace Jacob devo andare,potresti accompagnarmi?"chiedo mentre lui annuisce subito,ha cambiato espressione da quando mi è suonato il telefono.
Che strano...In giro di pochi minuti sono già al locale,dove vedo Ian fuori con le braccia incrociate la solita sigaretta e uno sguardo glaciale....non promette nulla di buono.
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|Little Angel|
FanfictionNina Toretto,nipote di Dominic Toretto,il capo della mafia di New York.Stronza,acida,testarda e manipolatrice.Orfana di genitori,cresciuta solo da suo zio.Non è per niente una ragazza facile,è stata tradita una volta e da lì ha capito che l'amore no...