Capitolo 6. Vieni con me

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Finisco di lavorare alle 14:00 e Simon è fuori la caffetteria a leggere un libro. 

Prendo la mia borsa, timbro il cartellino e saluto Gerard "a Lunedi capo!" "Ciao Aurea" lo perdono per lo sbaglio.

"Ehi, libera!" dico "...pronto! Andiamo " grida Simon mentre si avvicina.

Arriviamo a casa mia e Simon dice di voler passare da cosa per prendere una cosa che ha dimenticato e rimaniamo d'accordo che dopo un'ora sarebbe stato di nuovo qui.

Corro in casa, rientro i vestiti, chiudo tutte le porte e finestre di casa e inizio a prepararmi il borsone o meglio libero la valigia e metto i vestiti nel borsone.

Metto a lavare i vestiti  che indossavo con il lavaggio veloce e corro a farmi una doccia.

In 30 minuti sono pronta, ho deciso di vestirmi più pesante visto che il tempo pian piano sta iniziando ad annuvolarsi  e di conseguenza iniziavano anche a diminuire le temperature.

Faccio anche in tempo a mettere i vestiti che ho lavato nell'asciugatrice e persino a finire di asciugarli.

Squilla il cellulare è Simon che mi avverte che tra 5 minuti è qui da me, scendo al piano di sotto e inizio a spegnere tutte le luci.

Sento suonare un clacson, prendo il borsone e mi chiudo la porta di casa alle spalle.

"Pronta per lo strepitoso week-end che ci aspetta?" mi chiede Simon "...pronta ma promettimi una cosa" "spara" dice "promettimi che non mi lascerai mai da sola, ho bisogno del mio interprete" dico ridendo "PROMESSO" afferma Simon con aria seria ma allo stesso tempo come uno che ti sta prendendo in giro.

Simon aveva ragione non è molto distante da Londra.

Scendiamo dalla macchina, prendiamo i corrispettivi borsoni e ci avviamo alla porta di casa.

Ci apre Alex "Ehi ciao ragazzi benvenuti, andato bene il viaggio?" "Si si benissimo grazie".

"Vieni Aurora ti presento gli altri" mi dice Simon prendendomi per mano.

"Ciao a tutti ragazzi, vi presento A-U-R-O-R-A ,mi raccomando pronunciatelo bene altrimenti si offende" dice ridendo con la sua solita risata.

Tutti si avvicinano per presentarsi "Lei è Emily, la ragazza di Alex. Lei invece è Kate la proprietaria di casa. " vedo un ragazzo che rimane in disparte vicino al camino. 

Alex si avvicina a me e mi dice che quel ragazzo è il fratello di Kate, anche lui proprietario di quella casa " è lo strano del gruppo." dice sotto voce.

Non me la sento di chiedere  il motivo di questo aggettivo, non voglio essere l'impicciona di turno.

Alex si allontana per aiutare Emily a preparare i drink e io decido di andare da Simon.

Faccio da subito amicizia con tutti quanti, sono persone molto semplici e gentili.

"Ehi perdonami Aurora ho ricevuto una chiamata dai miei mi allontano un secondo per richiamarli, torno subito" si alza dalla poltrona ed esce fuori.

Dopo 2 minuti vedo avvicinarsi Sam il fratello di Kate -  "Ehi perdonami se non mi sono avvicinato poco fa, troppa confusione ho preferito lasciarti un po' di ossigeno ti avevano praticamente circondata" "Figurati tranquillo non preoccuparti" rispondo.

Parlammo a lungo, lo trovavo molto interessante al contrario di come diceva Alex.

Ci si avvicina Simon " ehi amico fatto amicizia con Aurora?" gli chiede "Si mi sono scusato se non mi sono presentato prima, le ho spiegato il motivo" "Tutto chiarito" rispondo.

"Auro, domani mattina presto dovrò tornare a Londra per sbrigare una pratica con i miei, ma ti prometto che prima che tu dica BUONGIORNO sono qui da te"

Avrei preferito che rimanesse qui con me, in fin dei conti conoscevo i suoi amici da nemmeno 4 ore ma non volevo far capire questa cosa a Simon e decisi di tacere.

La serata è andata  una meraviglia, mi trovo davvero bene con gli amici di Simon.

Sono le 2 di notte decidiamo di comune accordo di andare tutti a dormire, Emily e Alex hanno deciso di tornare a Londra visto che Emily domani doveva lavorare ma ci avrebbero raggiunto domani sera.

Kate mi mostra la mia stanza, la ringrazio e ci auguriamo la buonanotte.

Inizio a disfare il borsone, non mi piace lasciare i vestiti chiusi e piegati lì dentro, decido di appenderli nell'armadio vuoto che era in camera mia.

Vado a lavarmi i denti e metto il pigiama; sto per mettermi a letto quando sento bussare alla mia porta, è Sam con un tazzone di camomilla in mano "ehi ciao scusami il disturbo, non riuscivo a prendere sonno e ho deciso di farmi una camomilla mi chiedevo se magari la volessi anche tu".

Non sapevo che rispondere in effetti non c'era niente di male nel bersi una camomilla e accettai.

Sam è molto loquace a differenza di come si era presentato inizialmente, i minuti passavano velocemente e devo dire che mi piaceva parlare con lui. Stava andando tutto bene, anche se sarebbe stato per poco tempo.

La stanchezza si faceva sentire e proposi a Sam di  andare a dormire, mi chiese di rimanere un altro po' sedendosi vicino a me.

Iniziai a sentire sempre più intensamente una costante debolezza che non mi permetteva di tenere gli occhi aperti, Sam era sempre più vicino a me.

Non riuscivo più a capire cosa mi stesse succedendo, provai a chiamare Simon ma non mi sentiva.

Persi conoscenza subito dopo, ricordo solo Sam che mi ripeteva "Shh! tranquilla vieni con me"  e che invece di portarmi nella mia stanza deviò per la sua. 


 Cosa aveva quella camomilla da farmi perdere conoscenza? Cosa aveva fatto Sam?

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 Cosa aveva quella camomilla da farmi perdere conoscenza? Cosa aveva fatto Sam?

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